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12 luglio 2010

Frammenti di nicolismo

L'idea nicoliana dell'Umbria Jazz è del tipo 'sti cavoli del jazz, fanculo alle quasi 40enni che ballano sul posto con aria ispirata, alcol e musica ai Giardini Carducci.

4 maggio 2010

Primo Maggio 2010 (imborghesito)

Anche quest'anno, è stato Primo Maggio!
Concertone un po' sotto il livello di altri anni, ma un grande Vinicio, una grande e ottima compagnia, amici di Perugia e di Castello, e soprattutto Agnese, con cui ho passato due bellissimi giorni...
Pesa la botta romantica sul Primo Maggio!
E' che ci si imborghesisce, a non farsi il viaggio in pullman (anzi in treno, con notte in stazione), a non bere troppo, e quasi a non accorgersi della fatica della grande folla di amici e compagni che riempie la piazza...
Viva il Primo Maggio!

16 marzo 2010

Il primo disco degli Altoforno

E finalmente è pervenuto il primo disco ufficiale degli Altoforno!
Da fan, discepolo, seguace e quant'altro, posso anche dirlo, la registrazione in studio è fin troppo "pulita", la dimensione ideale dei Membri (e sottolineiamo Membri) è quella dal vivo.
Però porca miseria, stamo a parla' del disco degli Altoforno! Buon ascolto, e al prossimo concerto...

...la Ternitudine lo sai è moltitudine di noi non c'è inquietudine né ruggine e neppure la fuliggine...

2 marzo 2010

Avanti Savoia


Comunque, visto che venerdì ne aveva parlato anche Guccini (parentesi su Guccini: gran concerto,francamente non è che ce ne siano altri al suo livello in Italia), facciamo un commentino su Sanremo 2010 e suoi derivati.
Sentite solo tre canzoni: la vincitrice, l'ormai nota e abbastanza insulsa canzone sull'amore lacustre, quella di Arisa e quella del trio Pupo/Savoia/tenore. Che culo direte voi.
Quella di Arisa ha come unico elemento positivo l'utilizzo di un kazoo verso la fine. Ma forse non è
neanche un kazoo, ma una tromba in sordina.
Italia amore mio” veramente è terribile, un'accozzaglia piena della retorica nazionalistica più stucchevole. E poi veramente, dà tanto da pensare che a cantarla ci fosse uno che poteva essere adesso principe ereditario italiano.
Bell'affare il rientro dei Savoia, per avere un Emanuele Filiberto che si diletta in spettacoli televisivi vari, condendolo con velleità politicheggianti, e soprattutto un Vittorio Emanuele coinvolto in scandali e malaffare vario, tanto da essere già passato per le “patrie galere”.  
Lui adesso poteva essere re d'Italia.

26 febbraio 2010

Mi piace far canzoni e bere vino, mi piace far casino... e a culo tuttoil resto!

Guccini stasera signori! Ancora un'ora e mezza...

5 febbraio 2010

Blues!

A musica vado un po' a periodi.
E adesso è blues!

3 novembre 2009

Filologia resistenziale reload

L'anno scorso, dopo una mattinata passata ad ascoltare canti partigiani jugoslavi, con molta soddisfazione s'era scoperto come la canzone "Su fratelli su compagni", cantata in Valnerina dai partigiani della Brigata Garibaldina Antonio Gramsci, avesse ripreso la musica da "Po šumama i gorama", canzone della Resistenza jugoslava appunto.
Venerdì sera ci si era dati invece al Coro dell'Armata Rossa. E con ancora più gusto s'era ritrovata la melodia di Su fratelli su compagni nel canto, risalente all'epoca della Guerra civile in Russia, nella "Partisan song".
Nonché, la melodia di "Canto dei partigiani reggiani", in "Red Army is the strongest", sempre dello stesso periodo.
E' notevolissimo come una stessa melodia sia nata tra i partigiani bolscevichi dell'Oriente russo negli anni '20, sia passata alla Resistenza jugoslava contro i nazifascisti a inizio anni '40, e infine, attraverso reduci italiani e internati jugoslavi, arrivata tra i boschi della Valnerina.

30 ottobre 2009

Pljuni i zapjevaj moja Jugoslavijo con intro!

Crearsi un filmato di Pljuni i zapjevaj moja Jugoslavijo dei Bijelo Dugme, caricarlo su YouTube e poi pubblicarlo su Facebook, solo perché non ce n'è nessuno in rete con l'intro Padaj silo i nepravdo forse è un tantinello autoreferenziale e non merita troppo il tempo impiegato.
Però gran canzone [e suoneria!].





15 ottobre 2009

Partigiano

Una delle più belle canzoni sulla Resistenza.
Il testo è stato inviato personalmente dall'autore Alberto Cesa, gentilissimo.

C'era una volta un ponte difficile da traversare
un ponte che separava l'uccidere e l'amare
ma gli uomini che han conquistato di forza la sponda buona
oggi son suoni inutili una musica che non funziona.

E c'era un'altra volta un tempo, un tempo meno scemo
che i giovani cercavano, io non ero da meno
dai vecchi di capire quello che non andava
quello che tra i libri e il cuore come fuoco li divorava.

E' così che son partito un giorno come tanti
con la chitarra in spalla con gli occhi aperti e attenti
a ricercare i suoni e i ritmi del passato
di quello che da bravi avevamo ben studiato.

Così mi trovai in montagna con un vecchio partigiano
davanti a del buon vino e al ricordo, ormai lontano
dei suoi anni più belli della sua grande occasione
dei giorni della lotta diventati una canzone.
E il suo canto partì deciso come i canti della sua terra
con voce forte e fiera come i suoi passi di guerra,
E il suo canto partì deciso come i canti della sua terra
con voce forte e fiera come i suoi passi di guerra.

E ogni nota era dolcezza malinconia rabbia e rancore
il rancore dei vent'anni ribelli per amore
gettati a muso duro nel fuoco oltre quel ponte
per colorare invano di rosso l'orizzonte.

E il mio canto lo seguiva ma era timido come di un bambino
mi usciva dalla gola strozzato e ballerino
mentre il suo sguardo allegro a poco a poco si intristiva
riattraversando il sogno che sul nascere moriva.
Ma canta con più forza non starci più a pensare
con la chitarra in mano hai tanto da gridare
e allora grida forte per chi non l'ha ancor capito
che il partigiano ha vinto e l'Italia lo ha tradito.

Era già notte fonda e il vino ci scaldava
era la prima volta che la mia voce andava
decisa insieme al canto rabbioso e popolare
di chi senza aver niente questo mondo provò a cambiare.

E poi dopo vent'anni musicante di mestiere
lassù son ritornato e lo volli rivedere
e andai all'osteria di quel giorno lontano
ma c'era un bar moderno in stile americano.
E i tavoli il bancone le sedie ed i bicchieri
i jeans ed i giubbotti i clienti e i camerieri
le facce i tramezzini i discorsi i sorrisini
erano alla moda firmati e un po' cretini.

E intorno nella valle c'era un silenzio disperato
non c'era neanche l'ombra del suo grande passato
e quella vecchia voce anche lei se n'era andata
solo da un anno morta da mille ormai scordata.

E allora m'è scoppiato nel cuore e nel cervello
il ricordo di quel canto adesso ancor più bello
coi miei quattro compagni come un coro di marziani
abbiam rispolverato quei versi proprio strani.
E di nuovo le montagne dopo quel colpo di mano
ritornarono a scandire come nel tempo lontano
dalle balze alle pendici dalle cime fino al piano
il passo duro e cadenzato di quel vecchio partigiano.

E ogni nota era un fucile puntato dritto al cuore
di quell'insopportabile indifferenza senza amore
puntata contro il grugno dell'imbecillità rinata
laccata qualunquista e telecomandata.

E il suo canto tornò deciso come i canti della sua terra
con voce forte fiera come i suoi passi di guerra
lo so che non serve niente ma sarà dura a morire
l'eco della montagna anche per chi non vuol sentire.
E allora canta ancora non starci su a pensare
con la chitarra in mano hai tanto da gridare
e allora grida forte per chi non l'ha ancor capito
che il partigiano ha vinto e l'Italia lo ha tradito!

 



13 ottobre 2009

Intensa attività youtubbica

Da un po' di giorni ci si è messi a postare roba fondamentale su YouTube.

Filone liscio: grandissimi successi di Marietto Riccardi!

Monachella
Occhio non vede
Chi balla

Filone popolare: postiamo la Valnerina Ternana!

Resistenza

Su fratelli su compagni
Non ti ricordi mamma quella notte
La Valnerina è il centro della lotta

Popolari
Il dodici dicembre a matina
E prima di canta' chiedo permesso
E io dormo fra le pecore e li cani
Cosa piangi mia cara Gemma

14 agosto 2009

Una canzone per l'estate (mezza estate)

Bardasci carissimi, ci si saluta che whooa I'm shipping to Turchia, una volta di più.
Vi lascio con una grandissima scoperta musicale, i Glockenthurm, folk e casìn en dialeto trentìn!

Un'antologia di alcuni dei brani migliori, Polenta e crauti, La femena ideale, Le me sgnape.

Si apprezzino certe perle.

"E intanto che spetava il disnar, vardando in su intacava a cantar: "lalillerauti, polenta e crauti, con la luganega mi g'ho magna'..."
"Ma mi per femena voria na vera asburgica, che la suonasse anca la fisarmonica, che la gavesse la dote de maiolica, che la bevesse anca roba alcolica!"
"Metto via sgnape de ogni sorte... co le me sgnape curo ogni dolor!"





   



   




19 giugno 2009

Stornelli

Stornelli della Valnerina ternana. Da sbobinare meglio.

E prima di canta' chiedo permesso
se in questo modo se si può cantare

Dormu fra le pecori e li cani
pe' fa magna' l'agnello a li padroni

se magnano la carne li padroni
e a noi ci danno l'ossa come i cani

Vonno li meglio frutti de stagione
e vonno lu cappone anche a Natale

Vonno li nostri fiji a fa' il garzone
e quel che non han voglia il professore

I fiji lavoratori so' più 'ntelligenti
ecco perché loro non so' contenti

Speriamo finirà quista cuccagna
e se non si lavora nun se magna

E quando la cambieremo questa usanza
allora tornerà la fratellanza

La Valnerina è il centro della lotta
che al nemico gli fa' strada interrotta

Il nemico troverà strada interrotta
ma i traditori ci sarà la forca

E caro compagno te lo voglio dire
l'errore fu la gente perdonare

E che condannato sia il traditore
sebbene voglia bene all'umanitate

E tutta l'amici mia se so' sbagliate
io suono sempre la Rivoluzione!

15 giugno 2009

"O cara moglie io prima ho sbagliato dì a mio figlio che venga asentire che ha da capire che cosa vuol dire lottare per la libertà!"

Il compagno Ivan Della Mea, uno di quelli dell'elenco qua accanto, tra i più importanti cantautori politici italiani, è morto oggi.
Per chi c'abbia voglia di scoprirlo o riascoltarlo un po', alcuni link di sue canzoni.

3 giugno 2009

Vamos a matar compañeros!

Levantando en aire los sombreros
Vamos a matar, vamos a matar, compañeros

Pintaremos de rojosol y cielos
Vamos a matar, vamos a matar, compañeros

Hay que ganar moriendo, pistoleros
Vamos a matar, vamos a matar, compañeros

Hay que morir venciendo, guerrilleros
Vamos a matar, vamos a matar, compañeros

Luchando con el hambre, sin dineros
Vamos a matar, vamos a matar, compañeros

Estudiantes, rebeldes, bandoleros
Vamos a matar, vamos a matar, compañeros

Hermanos somos, reyes y obreros
Vamos a matar, vamos a matar, compañeros!






6 maggio 2009

A horse with no name (o cavallo o cavallo)

So' annato pe' lu deserto con un cavallo senza nome.
Che poi nel deserto puoi ricordare il tuo nome.
In the desert you can remember your name. Di friendsiana memoria.

La canzone è molto bellina.
Che poi di base, A horse with no name sarebbe O cavallo o cavallo o cavallo, che l'erba nun te dura tuttu l'anno.
Beh!





25 marzo 2009

X-Endorsement

Qui lo diciamo.
Si sono sostenuti fin dall'inizio i Bastard Sons of Dioniso, quilli tre burinozzi trentini.
E si chiama come teste l'amica Mari (sebbene preferisca i Simpsons alla sua gradita compagnia)!

6 marzo 2009

AB's song

In giorni di redneckaggine pure vagamente country imperante, si è ritirata fuori una canzone della Marshall Tucker Band, storico gruppo southern rock. La AB's song. Tristezza a palate su 'sta canzone, però suggestiva.
Per scrupolo, pur mancando della controparte femminile condizione necessaria della canzone, ci si dà sempre a scongiuri furiosi ascoltandola.

AB's song
The Marshall Tucker Band
If i die at 23

won't you bury me


in the sunshine?


Please let me know


that you're still mine.


Though i'm gone,


my love for you


is, oh, so strong.



And when the grass grows over me,


let me know


you still love me.


Never put nobody else


above me.


Then i'll know


my love for you


will always grow.



Se muoio a 23 anni
non mi seppellirai nell'alba?
Ti prego, fammi sapere che sei ancora mia.
Che anche se me ne sono andato,
il mio amore per te
è -oh!- così forte.

E quando l'erba cresce su di me
fammi sapere
che mi ami ancora.
Non mettere nessun altro
sopra di me.
Allora saprò
che il mio amore per te
crescerà sempre.



 





15 febbraio 2009

Armonie

Apecchio insegna. L'armonica è divertente, ma -se c'era bisogno di ribadirlo- la fisarmonica è un altro passo.
Mmh.
Magari un organetto.

9 febbraio 2009

Tra l'A16 e il West - Sincretismo

Tra l'A16 e il West. O tra la Route 89 e la Murgia. Vabbe'. Motocicletta e tarantella!
Musica rega'!

If you want to be a bird pe' putere libera vulare e 'nguacchiare 'sti divise a tutt' 'e piemuntise!

2 febbraio 2009

Down in the ground where the dead men go!

Il testo di Down in the ground where the dead men go dei Pogues.
Completamante allucinata.
Così come il video creato sulla canzone.



Hello boys I've been away                              Salve ragazzi sono stato via
On a bit of a holiday                                      Per una piccola vacanza
To the land where the rivers freely flow             Nella terra dove i fiumi scorrono liberamente
And the cattle roam on the wild callagh             E il bestiame vagabonda su pascoli selvaggi
Walking home three parts pissed                     Tornando a casa pisciato da tre parti
I fell and rolled in the morning mist                 Sono caduto e rotolato nella nebbia del mattino
I fell and tumbled in the hungry grass              Sono caduto e ruzzolato nell'erba affamata
That tells the tale of a terrible past                  Che racconta la storia di un terribile passato
I screamed and rolled and dreamt I fell            Ho gridato e rotolato e sognato di cadere
Down in the depths of a freezing hell                Giù nelle profondità di un gelido inferno
With a man coming up with the bugs inside       Con un uomo che appariva con scarafaggi dentro
Bouncing tooth in a skull that died                    Dente che rimbalzava nel teschio che morì
We laughed to old times and the bad old days   Abbiamo riso ai vecchi tempi e ai vecchi giorni brutti

Gonna wrap me up and takin' me away              Per poi avvilupparmi e portarmi via
Four million people starved to death                  Quattro milioni di persone morivano di fame
Could smell the curse on their dying breath        Potevi sentire la sciagura nel loro respiro morente
Where no one ever wants to go                         Dove nessuno mai vuole andare

Down in the ground where the dead men go          Giù nella terra dove vanno gli uomini morti
Down in the ground where the dead men go          Giù nella terra dove vanno gli uomini morti

Down in the ground where the dead men go          Giù nella terra dove vanno gli uomini morti

Down in the ground where the dead men go          Giù nella terra dove vanno gli uomini morti

To Hell which is circular all around                    All'Inferno che è in cerchio tutto intorno
Down in the belly of the big cold ground           Giù nel ventre del grande terreno freddo
The moving shadows were everywhere              Le ombre che si muovevano erano ovunque
The very trees seemed to bend and stare         Gli stessi alberi sembravano piegarsi e guardarti fisso
I remembered the dunes on a Sligo shore        Mi ricordavano le dune sulla spiaggia di Sligo
Ran and screamed 'til I could run no more        Ho corso e strillato fino a che non poter correre più
Over the hill and across the moor                    Sopra la collina e attraverso la brughiera
I ran in the house and slammed the door        Sono corso in casa e ho sbattuto la porta
Just what the hell's that over there                  Solo che diavolo è quella cosa là
A putrefying corpse sitting in that chair             Un corpo in putrefazione a sedere su quella sedia
One place I don't want to go                           Un posto dove non voglio andare

Down in the ground where the dead men go            Giù nella terra dove vanno gli uomini morti
Down in the ground where the dead men go            Giù nella terra dove vanno gli uomini morti
Down in the ground where the dead men go            Giù nella terra dove vanno gli uomini morti

Down in the ground where the dead men go            Giù nella terra dove vanno gli uomini morti

Been drunk as a skunk since I've been home     Ubriaco come una canaglia da quando sono stato a casa
From bar to bar like a ghost I roamed                Ho girovagato di bar in bar come un fantasma
I can't forget those things I saw                         Non posso scordare quelle cose che ho visto
Been down with the devil in the Dalling Road       Stando giù col diavolo in Dalling Road
One place I don't want to go                             Un posto dove non voglio andare

Down in the ground where the dead men go            Giù nella terra dove vanno gli uomini morti

Down in the ground where the dead men go            Giù nella terra dove vanno gli uomini morti

Down in the ground where the dead men go            Giù nella terra dove vanno gli uomini morti

Down in the ground where the dead men go            Giù nella terra dove vanno gli uomini morti

Down in the ground where the dead men go            Giù nella terra dove vanno gli uomini morti

Down in the ground where the dead men go            Giù nella terra dove vanno gli uomini morti

Down in the ground where the dead men go            Giù nella terra dove vanno gli uomini morti

Down in the ground where the dead men go            Giù nella terra dove vanno gli uomini morti

Down in the ground where the dead men go            Giù nella terra dove vanno gli uomini morti

Down in the ground where the dead men go            Giù nella terra dove vanno gli uomini morti