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24 luglio 2007

Su nel Paradiso lascialo andare, per le Tue montagne...

Signore delle cime

Dio del cielo, Signore delle cime,
un nostro amico hai chiesto alla montagna.
Ma ti preghiamo, ma ti preghiamo
su nel paradiso, su nel paradiso
lascialo andare, per le Tue montagne.

Santa Maria, Signora della neve
copri col bianco soffice mantello
il nostro amico il nostro fratello
Su nel paradiso, su nel paradiso,
lascialo andare, per le Tue montagne.



E' da venerdì che non si hanno più notizie di Stefano Zavka, alpinista ternano, disperso durante la discesa dopo aver conquistato la vetta del K2.
Le ultime speranze sono ormai da riporre sulle difficoltà dei collegamenti col Pakistan, ma non ci si possono fare troppe illusioni.
E' un paio di settimane che ne ho sentiti diversi di lutti, che hanno colpito anche persone amiche.
Ma tocca dire che la notizia di Zavka m'ha scosso. Perché è ternano, perché un paio di volte m'è capitato di vederlo, perché anch'io ci vado in montagna, e qualche rischio a ogni livello si sa di correrlo. La montagna ci unisce tutti, e notizie di questo genere te le senti come se ti fossero capitate direttamente.

25 giugno 2007

Emergenza neve

Ieri bella escursione sul Vettore, l'anello da Forca di Presta a Casale Ghezzi passando dai Laghi di Pilato. Ha colpito la scarsezza di acqua dei laghetti, già separati, e la totale assenza di neve nei dintorni. Rispetto alla -splendida!- foto qui sotto, boh almeno un metro e mezzo d'acqua in meno, con solo circa  tre settimane di differenza.

25 febbraio 2007

Definitely addio ai monti...

E non è improbabile ormai che quest'anno non riuscirò mai ad andare in montagna con la neve...

12 febbraio 2007

Il sangue cola sul Gran Zebrù!

Altra storiella di montagna, che però finisce male.
Sempre sul Terminillo, qualche anno fa, in vetta ci capita di incontrare una coppia sulla sessantina. E' ora di pranzo e si attacca a chiacchierare.
Costoro sono lombardi, con l'unica figlia sposatasi con un romano. Hanno pensato bene di trasferirsi giù e ora abitano a Pratica di Mare. Certo, un po' gli mancano le Alpi, e per questo li troviamo lì.
Il signore comincia a raccontare una gita che fece anni orsono (se scrive cuscì? boh) mi pare sul Gran Zebrù. Erano un gruppo, e avanzavano in fila sulla cresta innevata verso la cima. A un tratto sente un -PORCA PUTTANA!-, si volta e fa appena a tempo il giovane alpinista che lo seguiva che scivola e cade giù. 300 metri di caduta libera, poi il corpo si schianta contro dei lastroni inclinati, si stacca la testa e tutti i pezzi del cadavere continuano a cadere per altri 100 metri.
Questo è. Un po' pesa come storia, vagamente splatter forse.
Morale? Che forse il Terminillo porta merda ed è buona ambientazione per brutte storie.

11 febbraio 2007

Il terrore corre sul crinale sud!

Là'ppe marzo 2006. Domenica mattina. Ci si avvia verso il Terminillo. Lungo la strada becco una multa perché si va a 84 invece che a 60 km/h in un punto fatto apposta per multare la gente. Vabbe'.
Si lascia la macchina poco oltre il piazzale di Pian de' Valli, che la strada per la forca di Leonessa e il rifugio Sebastiani è interrotta subito. Si sale ripidi fino alla forcella tra Terminilletto e Terminillo, e già si tirano fuori ramponi e piccozza.
Si decide di affrontare la salita verso la cima lungo il crinale sud del monte; d'estate è troppo ripido e non vale la pena, d'inverno innevato con la neve che regge bene è fattibile. La salita procede abbastanza bene.
Ai due terzi della salita il fondo cambia, si avanza sul ghiaccio duro. Tocca fare molta attenzione.
A un tratto, non so come, quasi in vista della cima, mi parte il rampone destro! Comincia a scivolare, ma fortunatamente papà lo riprende. Riuscire a rimetterselo è discretamente difficile, decido di proseguire, c'è un po' di neve, tenendo il destro a valle. A 15 metri dalla vetta però sono ovunque circondato dal ghiaccio, un solo piede ramponato non è abbastanza, se faccio un altro passo scivolo giù sicuramente.
Arrivano i rinforzi: papà riesce a raggiunermi e in qualche modo si riesce a rimettere al volo il rampone.
Per il resto tutto ok, pranzo in vetta, e divertente discesa nel canalino innevato della direttissima.

Questa è stata la volta che maggiormente ho rischiato in montagna.

28 gennaio 2007

Addio ai monti

Burph oggi sarebbe stato ideale per fare una capatina sul Terminillo finalmente innevato, ma niente, che dovevo (cercare di) studiare...

Per i poco pratici, il monte Terminillo (2217 m) è il monte principale della catena che separa la conca di Rieti a sud col comprensorio Leonessa-Cascia-Norcia, a est della Valnerina, nonché sede per belle escursioni.

Rimando ad altra occasione l'epico racconto di "La Morte corre sul crinale sud"!

Intanto, eccolo il Terminillo, visto dalla Sella di Leonessa (non so chi siano coloro che stanno in foto)