Visualizzazione post con etichetta opposizione al governo Berlusconi. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta opposizione al governo Berlusconi. Mostra tutti i post

3 dicembre 2009

Ganzu Veltroni

Ganzu Veltroni, che da segretario disertava le manifestazioni del sindacato e teorizzava il "dialogo" con Berlusconi, e oggi lo troviamo a sostenere il No Berlusconi Day (su cui si ritornerà a brevissimo).

1 dicembre 2009

Congiuntura

Nel Governo c'è da registrare un'oggettiva tensione altissima. Pesanti contrasti tra i ministri, Parlamento esautorato e pressoché inutile, assenza (ma non è una novità) di un progetto politico che non vada oltre gli interessi di Berlusconi. Che non pare essere in grado di metterci una toppa, e ci diletta con i grotteschi elogi a Lukashenko (tanto per variare regime). Oggi pomeriggio in più ci si aggiunge un Fini che fuorionda mette in fila tutta una serie di problemi.
Nonché ci sarebbe una situazione economica non poco pesante, sulla quale praticamente non si interviene.
Terreno fertile per l'opposizione e l'alternativa.
E invece abbiamo una passività  e una pace sociale nel paese imbarazzante, e la mancanza di un progetto politico nel centrosinistra, che si potrebbe opporre potenzialmente in caso di crisi. [o meglio, forse si potrebbe ragionare su un larghe intese Pd-centristi-finiani/conservatori, che non è che farebbe proprio impazzire]

3 aprile 2009

FUTURO SI - INDIETRO NO!

Un appello, a chiunque possa, affinché partecipi domani alla grande manifestazione nazionale organizzata a Roma dalla Cgil.
Dovrà essere una di quelle manifestazioni di cui si parlerà a lungo nei prossimi anni.
Molte sono le ragioni domani per manifestare. Per reclamare politiche efficaci contro una crisi economica che sta falciando centinaia di migliaia di posti di posti di lavoro, per sostenere anzitutto i disoccupati. Per gli studenti, contro i tagli che stanno compromettendo pericolosamente scuole e università. Contro lo sciagurato accordo separato sulla contrattazione collettiva. Contro le politiche di un governo che, con la scusa della crisi, taglia le sanzioni e i controlli per la sicurezza sul lavoro, non esita a fare condoni preventivi su una nuova ondata di cementificazione del Paese, attacca un sistema previdenziale attualmente perfettamente in ordine, vuole rimuovere l'idea stessa di contrattazione collettiva.
E grandissima è l'importanza politica della manifestazione. Deve riuscire bene, essere una prova di forza, per dimostrare che in Italia, dopo neanche un anno dalle elezioni, ancora ci sono settori importanti della società che resistono e non si rassegnano al pensiero unico della destra berlusconiana.
Contrariamente a Cisl e Uil, che invece pare credano ancora di riuscire a ottenere qualcosa piegandosi a ogni richiesta del governo, alla Cgil va riconosciuto il merito di aver avuto fin dall'inizio una posizione e un'analisi chiara e appropriata della situazione. Da sei mesi sono ormai in mobilitazione permanente in difesa del mondo del lavoro: pieno sostegno quindi anche domani ai compagni del Sindacato, per una grande giornata di mobilitazione.

Tutti a Roma! Futuro sì, indietro no!

29 novembre 2008

Il ritorno del "dialogo"

Dopo che sono un paio di settimane che quello che potremmo chiamare il "conflitto sociale", espressosi essenzialmente in quest'ultimo periodo attraverso mobilitazioni sindacali e studentesche, non riesce più a imporsi all'attenzione dei media e dell'opinione pubblica, il Governo fiuta l'aria e ritorna dopo parecchio tempo a fare la faccia gentile, a mostrarsi dialogante.
E ricerca di nuovo una copertura bipartisan alle sue politiche, con tutta la retorica del "dialogo". Sapendo anche che in campo economico si ritroverà una Italia dei Valori molto più moderata che su altri temi.
Ma nulla è cambiato nei fatti. Si invita al dialogo e al confronto, e alo contempo proseguono imperterriti a legiferare per decreti e mettendo tutti di fronte al fatto compiuto. Oppure si pensi al caso Vigilanza Rai.
Per questo è importante che il PD e tutte le forze di opposizione non cedano alle chiacchiere consociativistiche, e avanti verso lo sciopero generale del 12 dicembre.

31 ottobre 2008

Firma separata del contratto degli statali

Capisco che Cisl e Uil non muoiano dalla voglia di dover fare opposizione costante e permanente, ma devono prendere atto che se vogliono svolgere veramente la loro funzione di sindacato purtroppo con le attuali posizioni di Governo e Confindustria questa è l'unica strada. Così come ha fatto la Cgil su Alitalia, e unitariamente ieri con lo splendido sciopero generale della scuola.

26 ottobre 2008

Ottimismo... ottobre di lotta

Per la prima volta dalle elezioni (e anche da un po' prima quindi...), è da un paio di settimane che nutro un po' di ottimismo, con riguardo alla situazione politica italiana. L'11 le Sinistre, e ieri il Partito Democratico, la protesta sulla scuola e lo sciopero generale giovedì prossimo, la mobilitazione compatta di tutte le università contro tagli e privatizzazioni. Finalmente ci si inizia a muovere, e si ha la possibilità di ricominciare a costruire consenso e combattere il sentire collettivo, l'egemonia della Destra (lo zeitgeist se volemo tedeschizza'!).