27 gennaio 2007

Diritto di successione (Gianfranco Fini come Seymour Skinner?)

Berlusconi ieri ha dichiarato, riguardo a chi verrà dopo di lui, che Fini sarebbe degno di essere suo successore [ndr: che culo!]. Sappiamo che la dichiarazione ha poi sollevato un buon numero di polemiche etc.
Mo' mettiamoci a fa' un po' di dietrologia: "ma cosa avrà voluto dire???"
Ipotesi 1: l'ha detto perché non gliene frega niente in realtà di chi continuerà la sua opera politica, che tanto per diversi anni ancora conta di restare lì dov'è; però in questa maniera conta di castrare definitivamente le velleità di indipendenza di Gianfranco Fini. Riguardo il quale però qui si è sempre dubitato molto del fatto che i coglioni ce li abbia mai avuti. Appunto Gianfranco Fini mi fa tanto direttore Skinner.
Ipotesi 2: sapendo che logica vorrebbe che Fini sia papabile, foss'anche per questioni anagrafiche, alla sua successione, Berlusconi novello Urano gli brucia con molti anni d'anticipo la candidatura, non sopportando l'idea stessa che ci sarà qualcheduno dopo di lui.

Il pensiero sorge d'un tratto: e Pierferdi, che a dicembre minacciava sfracelli? A gennaio l'avrò sentito nominare un paio di volte a dir tanto. Boh...

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