Quest'oggi siamo internazionalisti, e andiamo in America. Fini meramente divulgativi, che c'è poco da commentare.
Si scopre così esistere ancora il Partito Proibizionista,
ossia l'accolita di temperanti con un cammello per simbolo che iniziò
col voler fare chiudere i saloon nella ganzissima seconda metà
dell'Ottocento, e che in pratica raggiunse il suo scopo quando appunto
col Proibizionismo riuscì a far bandire gli alcolici. Mo', ce l'avete
presente, anni '20, Volstead Act, C'era una volta in America, i gangster, i festini, e buon ultimo il Barone Birra.
Dopo di che, vista che bella fesseria avevano fatto, il Partito Proibizionista s'è ridotto ai minimi termini. Ma resiste.
Dal loro splendido sito
(by the way, la media grafica dei siti americani è ancora questa, senza
fronzoli, Times New Roman, gif animate, tutto in colonna; c'hanno 'sto
gusto rétro che pare di essere tornati bardascetti, le prime escursioni
per internet, quando l'ISDN era l'obiettivo), apprendiamone il
programma. Contro la vendita degli alcolici, gioco d'azzardo,
omosessualità, pornografia, in difesa della sovranità degli Stati Uniti,
contro l'Onu, riforme varie di tasse giustizia diritto di voto. Chiaro e
semplice.C'è poi un link, al sito di una coppia di pastori del Tennessee
(in Arial, e redirect da Geocities, tanto per restare in tema degli
anni ruggenti di internet), in cui vengono affrontate un buon numero di
questioni spinose.Ci spiegano come il buon Gesù sicuramente non è inquadrabile nelle categorie Liberal/Conservative,
ma che se proprio è allora è sicuramente un conservatore di destra, che
odia buona parte dei poveri perché sono pigri, che Giuda era il
tesoriere e manovrava grosse somme di denaro, ce l'ha coi gay, teorizza
l'Autorità e via dicendo. Mentre invece il Jesus tratteggiato dai
liberal sarebbe un capellone pacifista, effemminato, pauperista ed
incitante alla lotta di classe. Vade retro!
Ma al di là della spiegazione del senso del cristianesimo, James e Dave
puntano all'osso del problema che attanaglia tutti noi: cosa dice la Bibbia dell'alcol?
Premesso che "The saloon ... is God's worst enemy and the devil's best friend.",
ci si pone la domanda se Gesù bevesse e se la Bibbia incita a bere. La
risposta è no, Gesù che beve vino è contrario alla sua natura divina. I
nostri due eruditi linguisti del Tennessee spiegano poi che la Bibbia
quando parla di vino parla in realtà nella grande maggioranza dei casi
di succo d'uva, grape juice,
bevanda preferita da grandi e piccini nella terra di Canaan. Ma allora
il ben noto miracolo delle nozze di Cana? Tranquilli, Gesù ha preparato
per tutti succo d'uva rinfrescante! "With this in mind, we can be sure that the
beverage Jesus made was a refreshing, nonalcoholic grape drink. To do
otherwise would have been totally incompatible with His nature.". Claro!
Qui, in tema di Gv 2,3, la si continua a pensare così.