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1 marzo 2013

Meanwhile in Italy...

Mentre siamo tutti così impegnati a continuare a cazzeggiare, i dati economici generali Istat del 2012
PIL -2,4%
consumi -3,9%
rapporto deficit/pil 3%
debito pubblico 127%
pressione fiscale 44%
disoccupazione 11,7%
Scusate l'interruzione, prego ricominciamo pure.

10 dicembre 2012

A sovranità limitata

A maggior ragione dopo la giornata odierna, ribadisco quanto detto giovedì: ad oggi, stiamo capo a piedi come l'anno scorso, a quanto pare in Italia non siamo in grado di permetterci non una crisi di governo, ma neanche il naturale e ordinato andare a elezioni. 
Non si prospetta infatti una crisi al buio, mesi di incertezza politica, la legislatura (peraltro, di fatto, già piuttosto inerte da diversi mesi) sta semplicemente avviandosi verso la naturale conclusione, e l'averla anticipata di un mese e mezzo serve proprio a scongiurare i rischi di cui sopra.
Non c'è nessuna motivazione reale che possa giustificare il casino odierno sui mercati, non certo l'improbabile ridiscesa in campo berlusconiana, del tutto irrealistica. Per contro, con questi allarmismi, sui media, si sta solo lavorando per presentare e proporre Monti  come unica alternativa a sé stesso. Siamo, di fatto, a sovranità limitata.

6 dicembre 2012

Crisi di governo, spread e democrazia

Vediamo un po' che succede in Parlamento, parrebbe impossibile che il PDL è arrivato al livello di essere capace ad aprire una crisi di governo su una frase di Passera, o sul voto a febbraio, ma tanto è.
Quello che realmente preoccupa, è che la notizia ha portato a un immediato picco di innalzamento dello spread, cui viene dato ampio risalto.
A un anno di distanza, siamo sempre lì, in Italia non siamo in grado di avere una politica che possa essere autonoma, e rimaniamo sotto il controllo/ricatto dello spread e dei mercati.
E' un problema di democrazia enorme, di assoluta emergenza. Se no, del tutto inutile continuare a giocare con elezioni e parlamenti.

13 novembre 2012

Sostegno allo sciopero generale della CGIL del 14 novembre 2012

Pieno sostegno allo sciopero generale indetto per domani dalla CGIL (pur non capendone appieno la tempistica e le motivazioni, il manifestare contro l'austerity, dopo la sostanziale acquiescenza ed inerzia purtroppo manifestata dal sindacato nell'ultimo anno, mentre il governo Monti indisturbato faceva macelleria sociale, abolendo l'articolo 18, aumentando la tassazione indiretta, tagliando i servizi e le pensioni).


Comunque, grazie anche alla segretaria Camusso, per avere scelto di partecipare alla manifestazione di Terni.

23 luglio 2012

Lunedì nero...

Punto a capo, spread come a novembre 2011, ennesimo crollo della Borsa. In un contesto generale complessivamente solo peggiorato, sensibilmente. Il tutto, ampiamente annunciato. Tutto ciò che c'è stato raccontato, tutte le misure intraprese dal Governo (e dall'UE e compagnia), ecco a cosa hanno portato, al punto di partenza (per usare un eufemismo). E si prepara un agosto di fuoco, annunciato da tutte le parti. Avevamo bisogno di questa prova, per capire che non si può cercare di uscire dalla crisi economica, e di assicurare la stabilità finanziaria, in questo particolare momento storico, solo con i tagli ripetuti e indiscriminati alla spesa pubblica e l'aumento della tassazione indiretta, con l'irraggiungibile obiettivo del pareggio di bilancio? Che insomma, con queste politiche neoliberiste, ideologiche e cieche, non si va da nessuna parte?
Frattanto, dopo che in tutti questi mesi hanno ripetuto che non si poteva andare a elezioni anticipate, che c'era bisogno di stabilità, e che il governo tecnico fino al 2013 era l'unica strada percorribile e obbligata (e che comunque eravamo ormai sulla via del migliore dei mondi possibili), adesso qualcuno, anche udite udite Eugenio Scalfari,  comincia a ventilare l'opportunità del voto. Vabbe'.

16 luglio 2012

Pori cillitti...

Pori cillitti, Monti e compagnia, stanno facendo tanto, e quegli ingrati delle agenzie di rating non capiscono i loro sforzi e declassano il rating italiano.
Vabbe'. Ci siamo accorti che, da qualche settimana, i mezzi di informazione dopo qualche incertezza nei mesi scorsi sono tornati ad un pieno acritico supporto a Monti. Però cavolo, è così difficile rendersi conto che tutte le misure degli ultimi mesi - attacchi pesanti allo stato sociale, aumento indiscriminato della pressione fiscale - non stanno migliorando di niente la grave situazione economica italiana ed europea, che non se ne scappa solo col taglio della spesa pubblica, che anzi, in questi modi e in queste condizioni, è solo controproducente, e ogni giorno più suicida? Con l'"austerità" non si va da nessuna parte (o meglio, si può finire "in Grecia"). E il neoliberismo imperante in Europa, al quale siamo scrupolosamente ligi in Italia, sta facendo solo gravi danni, senza avere una idea per rimediare.

4 maggio 2012

Tris di Maggio! 3 Canta a Maggio

Immancabilmente, per la sesta volta consecutiva dal 2007, il Concertone di Piazza San Giovanni.
Dopo una grandissima edizione nel 2011, parere personale, concerto musicalmente parlando molto deludente. Nato male, con la scaletta definitiva materialmente annunciata a meno di 24 ore dall'inizio. E ok, se si vuole, dare largo spazio alla cosiddetta musica indie, c'è chi gli piace, però porca miseria, una buona metà dei cantanti e gruppi presenti non erano assolutamente adatti a quella piazza, serve musica che scaldi, che faccia saltare. A stringere veramente su, da salvare proprio i Sud Sound System, Mannarino, Caparezza e Subsonica. E parecchi invece del tutto insufficienti. 
Edizione appunto musicalmente piuttosto moscia, con un'eccessiva attenzione, e spreco di risorse, per la televisione: palchi sempre più faraonici, ma quasi invisibili visti da sotto, 'sta benedetta orchestra sinfonica, che c'entra come i cavoli a merenda, e mentre ad ascoltarla in tv c'ha avuto quasi un senso, dalla piazza era del tutto incomprensibile, non la si riusciva proprio a sentire, pause imbarazzanti da intervalli pubblicitari, conduttori che boh, senza lode e senza infamia, e infine tutto questo battage, prima del concerto, sulle "installazioni visuali", filmati del tutto irrilevanti.
Ma soprattutto, quello che veramente stride, per un concerto che si supporrebbe essere organizzato dai sindacati, per festeggiare la festa del Primo Maggio, la festa dei lavoratori, è stata l'assoluta asetticità, politica e sociale, di gran parte di questo concerto. In un momento così grave, con il lavoro stretto a tenaglia tra la crisi economica e l'inaudito attacco ai diritti fondamentali portato avanti in questi mesi, a partire dall'art. 18, battaglia simbolo, non si può lasciare scivolare via la cosa come se nulla fosse, senza dire nulla, salvo qualche battuta idiota e un po' di retorica sulle morti sul lavoro. Rimembrando i Gang al Primo Maggio 1991 (sciopero generale!)...
Ma tanto è. E, a parte la lunga pars destruens, è stata comunque una gran bella giornata e una bella festa, passata insieme a persone cui si vuole bene. E beh, la soddisfazione di vedere almeno tre bandiere rossoverdi della Ternana in Piazza San Giovanni, e un due tre sciarpe, è stata una gran bella soddisfazione!
Viva il Primo Maggio, viva i lavoratori (e forza Fere)!

16 gennaio 2012

Il downgrade. A quando una svolta in Europa?

L'ennesima crisi degli ultimi giorni, l'aumento dello spread sempre attorno a quota 500, il downgrade da parte delle attività di rating. 
Avoja a parlare di "attacco all'Europa" al quale bisogna reagire. Vero. Ma parole già dette tante volte in questi mesi. A ciò che è seguito? Miope e testardo -e suicida- perseguimento esasperato di politiche recessive di abbattimento dei debiti pubblici, a costi sociali insostenibili, e un vertice europeo dal quale è venuta solo la proposta di modifiche dei trattati, con l'introduzione dell'obbligo di pareggio costituzionale e sanzioni automatiche nel caso di sforamento.
Ecco, magari questa è l'(ennesima) occasione per rendersi conto che così non si va da nessuna parte, che possiamo pure se vogliamo eliminare lo stato sociale e la spesa pubblica, ma tutto ciò non risolve per nulla il problema alla radice, ossia che stiamo impoverendo l'Italia e l'Europa per nulla, che continuiamo a essere, e a livello europeo nessuno pare voglia farsene carico, assolutamente in balia dei capricci, spesso anche irrazionali, della speculazione finanziaria, dei mercati azionari, delle agenzie di rating.

Stato di necessità al LIDL - Contro la crisi!

Il LIDL comprende lo stato di necessità in cui ci troviamo, e da oggi ribassa il prezzo di generi di prima necessità quali il lambrusco, la grappa, e l'alcol puro (in ordine di necessità).

12 gennaio 2012

La bozza del Decreto Liberalizzazioni: ma dove stiamo andando?

Le notizie del giorno sono chiaramente la bocciatura dei referendum sulla legge elettorale e la Camera che ha respinto la richiesta di arresto per Cosentino.
Sui referendum, e vabbe' daje, tange relativamente, francamente è alquanto improbabile pensare di cambiare la legge elettorale attraverso un referendum, i casi dell'anno scorso sono stati eccezionali, ed erano tirati da temi di ben altro seguito popolare e condivisione. Adesso punto a capo, e torniamo al nodo fondamentale, che anche all'interno dei maggiori partiti stessi non c'è condivisione su un modello elettorale, tantomeno quindi di una maggioranza in Parlamento. Se poi magari si partisse dal cercare di capire quale sarà il sistema politico italiano tra un anno, quando ormai verosimilmente si dovrà votare, e da lì cercare di capire che legge elettorale fare, potrebbe essere un approccio abbastanza costruttivo al problema.
Cosentino poche parole, brutta pagina, per il PDL, ma soprattutto per la Lega Nord e Bossi.
Nel complesso però, due notizie abbastanza prevedibili, e di rilevanza relativa.

Parliamo allora invece della bozza, diventata pubblica, del decreto legge "Liberalizzazioni" steso dal Governo Monti. Questo è il link su Repubblica.it, vale la pena dargli una letta, non è molto corposo.
Qualche notaio e farmacia in più, interventi molto poco condivisibili sulle tariffe professionali, distributori. Una grossa porcata sull'articolo 18, sospeso per le aziende che nascono dalla fusione di imprese sotto i 16 dipendenti, se nel complesso rimangono sotto i 50. Privatizzazione dei servizi pubblici locali. 
Magari tanti queste misure le condividono in toto.
Ma questa sarebbe la "Fase 2"? Queste sarebbero le misure che permetterebbero di rilanciare l'economia, l'occupazione, i consumi?
Al momento, ciò che si è visto prima con le "retate" mediatiche a Cortina, quindi con tutta la storia delle liberalizzazioni, è propaganda o poco più. A prescindere da una valutazione sulla loro efficacia, positività o negatività, sono misure che essenzialmente mirano al, e creano, consenso. Necessarie dopo le mazzate della "Fase 1".
E' politica, ci sta. Poi, stiamo in fedele esecuzione delle direttive europee. Ma allora, deve far riflettere, e fa impensierire, che dall'Europa, in questi anni, non è arrivato e non arriva nient'altro. Rigore e risanamento finanziario da un lato, liberalizzazioni dall'altro. Questo è preciso quello che stiamo facendo, la linea guida di Monti e del suo governo.
Ma pensiamo davvero che ne riusciamo a scappare fuori dalla crisi in questo modo?

30 novembre 2011

NovemberFest 2011, misure anticrisi

Leggi le notizie odierne sulle misure economiche che si vengono preparando per l'Italia, e ti piglia lo sconforto, ma ti ci incazzi anche, che basta fare il titolo che ci dice come è stata innalzata l'età per percepire il vitalizio da parlamentare a 65 anni per coloro che hanno fatto un solo mandato, e 60 anni per i pluri-mandato, e tutti stanno felici e soddisfatti, per fortuna è arrivato il governo Monti il nemico della casta.
Bah.
E dire che si era pure ben disposti in questi giorni, che sabato sera a Perugia s'era organizzata la "NovemberFest", col fine precipuo di puntare a risolvere la questione dello spread, recuperando la credibilità internazionale persa per non avere celebrato l'Oktoberfest nel 2010 e nel 2011. Sempre più perfido e dannato Olli Rehn, che mica s'è degnato di venire.

7 novembre 2011

Rivoluzione d'Ottobre, e la fine del regime italiano

7 Novembre 1917-2011: viva la Rivoluzione d'Ottobre!

Se domani, come abbastanza probabile, andrà a cadere il governo, è abbastanza sconfortante che i "Lenin" della situazione saranno Casini, la BCE, transfughi dell'ultima ora, vecchi e nuovi riciclati e reazionari.
Andiamo per ordine, cercando di analizzare brevemente la situazione. Come evidente, Berlusconi e il governo sono ormai agli sgoccioli. E' l'esito ineluttabile della crisi politica apertasi ormai da un anno, con l'uscita di Fini e di FLI, ma sinora quasi occultata, grazie ai vari Responsabili e a un'Italia fondamentalmente assopita. Un mese e mezzo fa si commentava come vivessimo in una situazione di stallo, in attesa di qualcosa che rompesse l'equilibrio. Il "quid", a ripensare agli ultimi avvenimenti, è arrivato con la bocciatura della legge di bilancio, l'ennesimo voto parlamentare sempre più striminzito e lo sfiorato colpaccio del mancato numero legale: di lì, a stretto giro, l'ennesima ondata di speculazione sull'Italia, l'Europa che ha messo alle strette l'Italia, lo strappo palese con Tremonti, la mancata promulgazione del "decreto sviluppo". E quindi, nel volgere di una settimana, il palesarsi del malcontento anche tra storici esponenti forzisti, estremisti berlusconiani come la Bertolini, Stracquadanio, e quindi l'inizio delle defezioni, sempre più numerose, dal PDL verso le sponde centriste, per arrivare infine agli appelli dei vertici stessi di Lega Nord e PDL affinché Berlusconi si dimetta. Stiamo con tutta probabilità alla vigilia di un momento di rilievo storico.
In Italia ci piace spesso richiamare momenti drammatici della storia nazionale, in modo spesso del tutto improbabile. Ma quello che stiamo vivendo in questi giorni, per quanto possa essere scontato, veramente richiama alla mente la fine di altri regimi, il suo repentino disfarsi, le velleità del resistere fino alla fine trascinando tutti con sé, gli intrighi, i fedelissimi che si trasformano in voltagabbana dell'ultima ora, lo squallore e la meschinità di questo epilogo. Se c'è un qualcosa per cui assolutamente il berlusconismo sta palesando una sua natura profonda di regime, è proprio adesso, nella sua fine. Nel fatto per cui  le dimissioni di un presidente del consiglio, e le successive elezioni, diventino un momento palingenetico. L'attaccamento insensato e irresponsabile alla carica, contro tutto e  tutti.
Dimissioni, il prima possibile, speriamo domani. Quindi voltare pagina. Con molte incertezze. Siamo in una situazione economica gravissima, a un passo dal baratro. L'unica strada che ci viene prospettata è quella, drammatica e inaccettabile, propostaci dalle istituzioni neoliberiste europee e internazionali, che rischiano di portarci sempre più a fondo, devastando lo stato sociale, con costi umani insostenibili, senza che si riesca a uscire dalla morsa della speculazione e della crisi. Non vi sono soggetti con la forza di sostenere, da subito, una via, un modello e delle idee differenti (se ve ne sono). La cosa più probabile è un esecutivo di transizione, con il compito precipuo di dare atto alle richieste suicide che ci arrivano da mesi. E sarà un governo con la volontà politica e la forza di poterlo fare. Il futuro appare buio. La sinistra plurale italiana ha perciò la necessità storica di darsi una ragione d'essere.

A domani. Come regalino, se siete arrivati a leggere fin qui, il wallpaper hd (beh!) in 16:9 della vecchia targa della sezione del PCI di Terni "7 Novembre", una delle primissime istituite nel dopoguerra, in via Eugenio Chiesa.

14 luglio 2011

La necessità di un'alternativa economica reale a quella della manovra di Tremonti

Nel silenzio generale (solo ieri si è avuta notizia di un comunicato della CGIL sul tema) già la settimana scorsa nella manovra finanziaria straordinaria sono stati disposti sensibili aumenti generalizzati del contributo unificato, nonché l'eliminazione della sua esenzione per le cause di lavoro e per i procedimenti di separazione e divorzio (più una serie di penali e trabocchetti per la redazione degli atti), ossia è stata innalzata o del tutto introdotta la tassa da versare per potere esercitare il diritto, previsto dall'art. 24 della Costituzione, secondo cui "Tutti possono agire in giudizio per la tutela dei propri diritti e interessi legittimi". L'ingiustezza di tale provvedimento è palese, come se si dovesse pagare per sporgere una denuncia, e, con la mediazione civile obbligatoria, nel giro di pochi mesi si è reso sensibilmente più oneroso il diritto del cittadino di agire in giudizio.
Questo è un esempio, tra i tanti, di come si sta muovendo il Governo, nell'elaborare la manovra. Oppure i ticket, l'aumento delle accise sui carburanti.
Adesso tutta la retorica dell'unità nazionale, bisogna essere responsabili, siamo a rischio speculazione etc etc.
Ma come si fa a dare fiducia a Tremonti e a questo governo? Come si può pensare di superare la crisi con l'ennesima manovra recessiva, fatta di tagli e tassazione indiretta, che pagheranno i ceti medio-bassi? Mica si dice, ok, non ci sono soldi, alziamo, con onestà, le aliquote IRPEF in modo progressivo, tipo 0%-0,5%-1%-1,5%-2%, no, a parola le tasse non le alzano, e poi rincarano tutto in maniera indiscriminata (e si chiacchiera di assurde riforme fiscali). 
Una manovra di destra classica, liberista, che non porta da nessuna parte. E da vigilare attentamente, che è stata data carta bianca, e rischiano di metterci dentro di tutto e di più, come le pseudo riforme degli ordini professionali, a unico vantaggio di Confindustria, banche e assicurazioni, o la riforma delle commissioni tributarie, messe in mano a non si sa chi.
Con l'alibi della responsabilità, ci si sta scavando la fossa. Non si può essere complici. Bisogna smettere di rincorrere questi modelli economici, e proporre un modello economico radicalmente alternativo a quello di questi anni.

10 maggio 2011

So' probblemi!

Il Cantamaggio ha visto sfilare solo 5 carri.
Il Comune è a un passo dal commissariamento.
La ThyssenKrupp potrebbe mettere in vendita il grosso delle Acciaierie ternane.
Potrebbe essere dichiarato il fallimento della Meraklon, e il destino dell'intero polo chimico ex Polymer è appeso a un filo.
L'inchiesta Porcacchia può far saltare non pochi equilibri.
La Ternana lotta, o cerca di farlo, per non retrocedere.
Il PD ternano è allo sbando.

E da due giorni la vita politica ternana, nonostante scuse col cappello in mano di Sindaco, Assessore, organizzatori, Responsabile Nazionale dell'ArciRagazzi gira intorno alle polemiche su una dichiarazione estemporanea dell'Osteria Popolare Berica, che sabato sera, nel corso di un concerto organizzato nell'ambito del Festival dei Giovani, hanno attaccato il vescovo, Mons. Vincenzo Paglia.

Quasi quasi verrebbe da dargli ragione, che il nostro problema principale sia proprio Paglia (o meglio ancora, una massa di politici "più realisti del re", pronti a tutti pur di qualche cenno dalla Curia)...

30 luglio 2010

Grande è la confusione sotto il cielo

E alla fine, la rottura tra Fini e Berlusconi finalmente è arrivata, dopo mesi e mesi di tensioni.
E' stato stilato un documento praticamente equivalente a un'espulsione, e i finiani si sono costituiti gruppo autonomo alle Camere.
E adesso...
Grande è la confusione sotto il cielo.
La crisi che ha travolto il Pdl è politica, grave e profonda. A un livello di conflitto che neanche nei giorni peggiori del centrosinistra. E rappresenta il completo fallimento del progetto del centrodestra italiano, ridotto (se mai se ne poteva dubitare) a una mera combinazione tra interessi personali di Berlusconi e la spalla territoriale della Lega Nord.
Le prospettive che si aprono sono incertissime. In casi come questi, essendo entrata in crisi la maggioranza, sarebbe d'obbligo aprire la crisi di governo, e vedere se esso gode ancora della fiducia delle Camere. Se ciò succederà, è tutto da vedere. Non si sa fino a che punto si spingeranno i finiani, né quanto durerà ancora questo governo. Certo, al 2013 pare improbabile ormai che ci riesca ad arrivare.

Considerazioni sparse:
  • peso dover ancora una volta dover arrivare ad avere stima di Fini; questo è solo un altro segno della gravità della situazione
  • in tutto ciò il centrosinistra che riesce a fare? nulla. siamo nell'angolo, la polemica è tutta interna alla destra, non si riesce minimamente a entrare nel dibattito, a imporre la discussione
  • ancora una volta, la rottura è arrivata per l'incapacità personale di Berlusconi di riuscire a tollerare, concepire e gestire il dissenso; con un minimo di elasticità in più, e veramentesarebbe in grado di rimanere saldo al suo posto vita natural durante
  • tutta 'sta cagnara, e alla fine praticamente neanche ci si è accorti dell'approvazione della manovra finanziaria. nel 2006 Prodi venne crocifisso per mesi per la Finanziaria; questa, di impatto sociale ben più pesante, sono riusciti alla fine a farla passare sotto silenzio, come se non ci fosse...

3 giugno 2010

Note varie: Gaza, manovra, 2 Giugno

Note sparse sulle questioni di questi giorni.

L'assalto israeliano alle navi dirette a Gaza. Già si è detto che atto barbaro, inutile, insensato e controproducente per gli interessi stessi di Israele sia stato. Degna di nota invece la reazione del governo italiano: il primo giorno, quando addirittura si parlava di 19 vittime civili, Frattini s'è limitato a "deplorare" l'accadimento. E dopo aver votato contro la mozione di richiesta di una commissione di inchiesta internazionale, poiché l'esercito israeliano è tanto bravo a farsela da solo l'inchiesta (come quella nostra parlamentare sul G8), abbiamo pure ringraziato il governo israeliano, che è stato così gentile da liberare i cittadini italiani sequestrati e malmenati a bordo delle navi. Ci si associa. Grazie!

Manovra ed evasione. Brutta storia.  Immancabile esito dopo due anni sprecati a dire che la crisi non c'era o che era già passata, e non prendere misure di conseguenza. Manovra sconclusionata, affrettata, e che peserà soprattutto su chi già ne risente ogni giorno della crisi. Tagli agli enti locali, nuovi pedaggi etc; però nessuna nuova tassa eh?! Piacevole il passaggio sulla reintroduzione della tracciabilità dei pagamenti, spauracchio dello stato di polizia tributaria vischiana evocato per anni dal centrodestra: previsti 10 miliardi di euro per l'anno a venire, come dire ammettere che in questi due anni è stata permessa l'evasione fiscale di 20 miliardi di euro. Notevole la faccia da culo di Berlusconi, a smentire le svariate affermazioni e atti quantomeno di corrività con l'evasione fiscale.

L'assenza dei ministri leghisti, tra cui il titolare degli Interni Maroni, dalle celebrazioni della Festa della Repubblica. Non è una novità. Però.... BAH.

18 maggio 2010

Congiuntura di maggio

Congiuntura.
Crisi economica pesante, ancora ben lungi -checché ne chiacchierasse il Governo- dall'essere finita, tant'è che è stato deciso di varare da un giorno all'altro una manovra correttiva da 24 miliardi di euro, quella che sarebbe normalmente una finanziaria pesante. E che si preannuncia fatta da una sfilza di misure antipopolari.
Scandali e malcostume che stanno investendo in pieno il Governo, che hanno già portato alle dimissioni di Scajola, e probabilmente in breve a quelle di Bertolaso.
In tutto ciò, il centrosinistra pensa bene di riaprire le ostilità interne, con Area Democratica che invece di contribuire a rilanciare l'opposizione e la lotta, a Cortona settimana scorsa si è lanciata in attacchi politici pesanti contro la segreteria Bersani.
Della serie, non solo tempo di merda.

6 marzo 2010

Lyonell-Basell di Terni in lotta

Solidarietà ai lavoratori della Lyonell-Basell di Terni.
Nonostante gli ottimi risultati economici prodotti, e pur essendo lo stabilimento il primo anello della catena degli impianti chimici della ex Polymer a Terni, la proprietà ha annunciato l'intenzione di chiudere entro l'anno l'intero stabilimento. Ciò rischierebbe di portare rapidamente alla crisi delle altre aziende del Polo chimico ternano, strettamente integrate alla Basell, e mettendo a repentaglio oltre 1200 posti di lavoro e l'indotto commerciale della zona.
L'ennesimo caso di multinazionale che viene, lucra, e poi se ne va, senza rispetto per il territorio e per i lavoratori. Sei anni fa il Magnetico alla Tk-Ast, oggi al Polo chimico.
E come sei anni fa, la città intera deve lottare per il suo futuro.
Oggi c'è stata una prima manifestazione, piuttosto riuscita. Ma bisogna andare avanti, e se negli incontri della settimana prossima non si troverà una soluzione, tutti uniti a lottare, fino ad arrivare allo sciopero generale cittadino.


"Caro dottore, rifiuto l'offerta, e vado avanti!"

9 ottobre 2009

Basta complessi

L'altro giorno, dopo che finalmente anche da noi degli operai hanno sequestrato alla Alstom di Colleferro tre manager, finalmente è venuta meno la causa di un certo senso di inferiorità verso i francesi.

21 maggio 2009

Politica a maggio...

Si sarà notato ultimamente un diradarsi su questo blog degli interventi a sfondo politico.
Il punto rega' è che la situazione attuale fa assolutamente cascare le braccia. Da un mese a questa parte il centro del dibattito politico sono le frequentazioni misteriose di Berlusconi e le derivate difficoltà coniugali. Roba probabilmente molto discutibile, ma che all'atto pratico non può che ridursi a illazioni che sortiscono l'effetto di andare a sviare l'attenzione pubblica da altre notizie. Come la recessione al -5,9% nel primo trimestre, e la crisi occupazionale, tutto ridotto a una questione di "disfattismo" dell'opinione pubblica. O l'altro giorno la condanna per corruzione di Mills a opera sempre del Presidente del Consiglio, che scivolerà nell'indifferenza di larga parte del Paese e sarà usata per l'ennesimo attacco alla Magistratura.
C'è poi lo sconcio del "Pacchetto sicurezza", che ha reintrodotto alla Camera molte delle misure più barbare stralciate in precedenti passaggi parlamentari, e la disumanità del respingimento in mare di centinaia di disgraziati. Anche qui ormai è entrato nel sentire comune l'idea per cui chi, per tante ragioni, non è riuscito a emigrare nel rispetto delle ristrette quote previste dalla legge, diviene automaticamente un soggetto pericoloso, un probabile criminale, da allontanare senza fare valutazioni.
Ma anche poi tocca sorbirsi il ministro Sacconi, tra gli ideatori della riforma contrattuale di febbraio che si tradurrà in ulteriori politiche di moderazione salariale, pontificare sul tema accusando la "sinistra" e presentandosi come "il partito dei lavoratori".
Le elezioni alle porte dal probabile ennesimo brutto risultato. Beppe Grillo "comico, non politico" che presenta le proprie liste alle Amministrative. La doppiezza e la retorica di Di Pietro, a parole l'unico implacabile oppositore del centrodestra, nelle Camere spesso e volentieri pronto invece a votarne molti dei peggiori provvedimenti, e in politica pronto a cambiare posizione da un giorno all'altro sentendo come tira il vento.

Bah. Di cose ne stanno a succedere parecchie. Ma pare di doversi sempre stare a ripetere, e che tutto continui a cadere nell'indifferenza generale.