Il bambino capriccioso
C'era
una volta un bambino capriccioso che non faceva mai quello che voleva
la mamma. Per questo il buon Dio ne era scontento e lo fece ammalare,
tanto che nessun medico poté salvarlo e presto egli giacque sul letto
di morte. Quando fu adagiato nella fossa e coperto di terra, d'un
tratto spuntò fuori il suo braccino e si tese in alto; lo misero dentro
e tornarono a coprirlo di terra fresca, ma era inutile: il braccino
continuava a tornare fuori. Allora la madre stessa dovette andare alla
tomba, e batterlo sul braccino con una verga; quando l'ebbe fatto il
braccino si ritrasse e il bimbo ebbe finalmente pace sotto terra.
FINE
Fratelli Grimm bardasci cari. Che a quanto pare hanno molto di più da offrire di quanto generalmente si pensi.
A
un primo frettoloso esame di qualche fiaba random, si hanno due sorelle
invidiose che una si annega e l'altra si impicca, un bambino che dorme
(stavolta pacifico) nel suo "lettino sotto terra", una storia in cui si
l'antagonista è un ebreo, il quale alla fine, infame, viene impiccato
(tanto per capire da dove esce fuori l'antisemitismo).
Ciò lo si è appreso in questi giorni, a Firenze.
Ci
sono state cose pese (ascoltare, con il cuore che si sfragne, "Ma il
cielo è sempre più blu" nel fatale Mandela Forum), cose belle (il Forum
MGS, ossia la ragione per cui si era là), cose culturali.
Qui, more solito, si è deciso di privilegiare e soffermarsi sul culturale.