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3 luglio 2013

Serviva l'intervento della Corte Costituzionale per riaffermare la democrazia sui luoghi di lavoro?

Ben venga la sentenza della Corte Costituzionale che, accogliendo i ricorsi della FIOM, ha dichiarato incostituzionale il permettere la rappresentanza aziendale solo ai sindacati che hanno firmato i contratti aziendali.
Ma serviva l'intervento della Corte Costituzionale per riaffermare i principi democratici sui luoghi di lavoro?

18 maggio 2013

La FIOM in piazza, il 18.05.2013

Oggi sarebbe stato da esserci a Roma, in piazza alla manifestazione indetta dalla FIOM.
Che personalmente, non è che sia nato politicamente con chissà che vena sindacaleggiante, ma tocca dare atto pienamente, ed esserne riconoscenti, del ruolo spesso quasi di supplenza della sinistra e del profondo impegno speso dalla FIOM in questi ultimi anni.

15 dicembre 2011

Fumo negli occhi

Ok, per carità, tutto giusto, una serie di agevolazioni e privilegi per la Chiesa sono spesso del tutto ingiustificabili, altresì stipendi benefits vitalizi e quant'altro per i parlamentari, le province sono indubbiamente in numero eccessivo, le licenze dei taxi da liberalizzare e via dicendo. Ma insospettisce non poco, anzi proprio puzza, e dovrebbe far riflettere, come l'attenzione mediatica, informazione "progressista" con Repubblica in testa, di questi giorni sia focalizzata quasi esclusivamente su questi temi. Che alla fine sono niente di più che una cortina fumogena, così che mentre perdiamo tempo a discuterne, distogliamo l'attenzione dai numeri, dalla realtà della manovra in via di approvazione, così che quasi ci propinano come grandi risultati l'indicizzazione per un paio d'anni delle pensioni fino a 1400 €, o della miseria percentuale di prelievo su beni di grande lusso (anzi, notizia dell'ultima ora, alleggerita la "tassa sul lusso", compensata da un aumento sulle sigarette), per poi commentare soddisfatti che "ora c'è più equità". Mmh equità. E tutti attentissimi a riempirsi la bocca con la Costituzione, e nessuno a preoccuparsi invece se, un po' per dolo, un po' per sciatteria, si decreta spesso al di fuori dei minimi limiti formali (vedasi province e riduzione stipendi parlamentari), tanto, già abbiamo acclamato l'arrivo dei "tecnici" a salvarci dai "politici" incompetenti e fannulloni, che ci importa più che tanto delle istituzioni rappresentative. O ancora sugli stipendi parlamentari e dei consigli provinciali, cercare di fare un'analisi sui costi della pletora di enti agenzie organismi nazionali ma soprattutto locali?
E poi doversi sorbire gli opinionisti "trenta/quarantenni" che attaccano "il sindacato", reo sulle pensioni di difendere diritti di una ristretta platea di privilegiati (già, quei privilegiati che magari dopo avere iniziato a lavorare neanche ventenni, dopo 40 anni di lavoro, una vita, pensavano di potere andare impunemente in pensione), senza capire che si sta spianando la strada per eliminarlo proprio il sistema pensionistico di qui ai prossimi vent'anni.
In tema di sindacati, l'anno scorso tutti a giurare e spergiurare che Pomigliano era un caso isolato, irripetibile, cattiva FIOM che ti opponi. Eccoci serviti. Da ieri, in tutti gli stabilimenti FIAT italiani, è legge che un sindacato che non abbia firmato un contratto capestro, imposto sotto minaccia di chiusura, anche se fosse maggioranza assoluta tra i lavoratori non ha diritto di rappresentanza sindacale interna.

16 gennaio 2011

Che duciiii Berlusconi innamorato!

Volevasi scrivere qualche commento da vetero-comunista rancoroso, su come è stata una brutta sconfitta quelle di Mirafiori, perché non si può cedere ogni volta ai ricatti, che se no l'asticella dei diritti verrà posta ancora più in basso nell'occasione successiva.
Oppure da pseudo giurista-giustizialista, sull'equilibrio della sentenza della Corte Costituzionale dell'altro giorno (o meglio, tipica sentenza cerchiobottista della Suprema Corte).
Ma niente da fare, non si può pensare a queste cose, mentre l'animo è pieno solo della letizia di sapere che il Presidente del Consiglio ha una relazione stabile con una persona da che si è separato.
Che duciiiii Berlusconi innamorato!

24 dicembre 2010

Il regalo di Marchionne a Mirafiori

Il regalo della Fiat e di Marchionne a migliaia di lavoratori di Mirafiori, con la complicità del Governo, e la connivenza di diverse sigle sindacali.
L'accordo firmato ieri, posto come condizione necessaria da parte dell'azienda per gli investimenti necessari per il rilancio dello stabilimento, prevede anzitutto gli ormai classici appesantimenti dei turni e dei ritmi di lavoro, e quindi la chicca: basta con le elezioni dei rappresentanti sindacali tra i lavoratori, rappresentanza sindacale solo per le sigle che firmano l'accordo. Ovverosia, la FIOM, sindacato di maggioranza tra i lavoratori di Mirafiori, non firmando l'accordo si ritroverà senza rappresentanze sindacali interne. Con totale e palese disprezzo della democrazia interna e del ruolo del sindacato, a cui viene concesso di esistere, ma solo se d'accordo col padrone, e con l'ennesimo ricatto ai lavoratori, costretti a barattare il proprio posto di lavoro e il futuro degli impianti con i diritti sindacali.
Il tutto approvato giusto giusto per Natale, così che già gli operai di per loro di notizia ne fanno poca, ma così siamo sicuri che la cosa passi proprio sotto silenzio, solo con le sirene di Sacconi e compagnia.
E tanti auguri.

16 ottobre 2010

SI' AI DIRITTI NO AI RICATTI. IL LAVORO E' UN BENE COMUNE. Con la FIOM, 16 ottobre 2010.

Pieno sostegno alla manifestazione indetta oggi dalla FIOM-CGIL a Roma.
Per manifestare con forza contro i gravi attacchi portati ai lavoratori, col ricatto tra il lavoro e i propri diritti, con Pomigliano come paradigma, con lo smantellamento della contrattazione nazionale, il tutto con l'inerzia se non anche l'appoggio di CISL e UIL.
In reazione ai tentativi di criminalizzazione del movimento di questi giorni, i titoli in prima pagina per qualche scritta sui muri, gli annunci del ministro degli Interni Maroni finalizzati solo a innalzare la tensione.
E perché, infine, la manifestazione odierna è un tassello fondamentale nel lungo processo di opposizione e di difesa della democrazia, attraverso il quale cercare di ricostruire una cultura di sinistra in Italia, e riuscire a voltare pagina a questi anni.



SI' AI DIRITTI NO AI RICATTI.
IL LAVORO E' UN BENE COMUNE.
Con la FIOM, 16 ottobre 2010.

15 ottobre 2010

Impossibilità ontologiche del PD

La polemica sulla mancata adesione del PD alla manifestazione della Fiom, purtroppo, è piuttosto inutile.
Non si può pretendere che vi aderisse, quando una buona metà del partito tra la FIOM e Marchionne si schiererebbe con Marchionne, e vede non solo la FIOM, ma la CGIL stessa, come un soggetto terzo dal quale tenere delle distanze.
Certo, con la non-posizione della partecipazione a titolo personale il PD continua a non affrontare le questioni, a non darsi un'identità precisa.
Ma il punto è che proprio ontologicamente, per come è, è stato pensato ed è nato che non può avercela una sua posizione chiara e univoca, possibilmente di sinistra.

23 giugno 2010

Due conti a Pomigliano

Due conti sul risultato del referendum/ricatto di Pomigliano: il no di chi ha avuto il coraggio di opporsi, e di sfidare le minacce della Fiat, è stato del 36 % degli operai. Approssimando, 1700 voti, a fronte dei soli 600 iscritti della Fiom (quarta sigla a Pomigliano, al 17 %, su un 63 % di sindacalizzati.
Una riflessione dovrebbero farsela gli altri sindacati, che dopo averlo approvato si sono sperticati le mani sulla bontà dell'accordo.
Marchionne e la Fiat? Continuano a minacciare, "lavoreremo solo con chi ha firmato". Vedremo.
La lotta sarà dura.

16 giugno 2010

Beneficenza a Pomigliano

La cosa scandalosa su questa vicenda di Pomigliano è che a sentire tutti pare quasi che la Fiat stia  facendo beneficenza ai lavoratori, e ingrata è la  Fiom che si oppone.
Beneficenza derogare al contratto nazionale, beneficenza imporre gli straordinari e aumentare i ritmi di lavoro, beneficenza sanzionare il diritto di sciopero, beneficenza ricattare i lavoratori, minacciando lo spostamento in Polonia e la chiusura dello stabilimento.
E' grave ciò che la Fiat ha proposto (e otterrà, in virtù appunto del ricatto fatto ai lavoratori e ai sindacati), soprattutto per il metodo che rischia di inaugurare. Per questo bene ha fatto la Fiom a opporsi, e a fare quello che qualsiasi altro sindacato avrebbe dovuto fare.
Gli altri sindacati appunto. Anche loro hanno avuto molti dubbi. Magari poi ha prevalso la rassegnazione, e forse il realismo. Legittimo. Evitassero però almeno l'esaltazione delle magnifiche sorti e progressive di tale accordo.
E grave è anche l'atteggiamento ondivago di gran parte dell'opposizione, e anche della stampa di area, che nel complesso si sta salomonicamente tenendo fuori della faccenda. Tanto tocca discutere di massoneria e Opus Dei, intercettazioni al massimo, e poi iniziano i Mondiali... Scherzi a parte, non è una novità la vicinanza di larghi settori del centrosinistra a Marchionne...