Ok, per carità, tutto giusto, una serie di agevolazioni e privilegi per la Chiesa sono spesso del tutto ingiustificabili, altresì stipendi benefits vitalizi e quant'altro per i parlamentari, le province sono indubbiamente in numero eccessivo, le licenze dei taxi da liberalizzare e via dicendo. Ma insospettisce non poco, anzi proprio puzza, e dovrebbe far riflettere, come l'attenzione mediatica, informazione "progressista" con Repubblica in testa, di questi giorni sia focalizzata quasi esclusivamente su questi temi. Che alla fine sono niente di più che una cortina fumogena, così che mentre perdiamo tempo a discuterne, distogliamo l'attenzione dai numeri, dalla realtà della manovra in via di approvazione, così che quasi ci propinano come grandi risultati l'indicizzazione per un paio d'anni delle pensioni fino a 1400 €, o della miseria percentuale di prelievo su beni di grande lusso (anzi, notizia dell'ultima ora, alleggerita la "tassa sul lusso", compensata da un aumento sulle sigarette), per poi commentare soddisfatti che "ora c'è più equità". Mmh equità. E tutti attentissimi a riempirsi la bocca con la Costituzione, e nessuno a preoccuparsi invece se, un po' per dolo, un po' per sciatteria, si decreta spesso al di fuori dei minimi limiti formali (vedasi province e riduzione stipendi parlamentari), tanto, già abbiamo acclamato l'arrivo dei "tecnici" a salvarci dai "politici" incompetenti e fannulloni, che ci importa più che tanto delle istituzioni rappresentative. O ancora sugli stipendi parlamentari e dei consigli provinciali, cercare di fare un'analisi sui costi della pletora di enti agenzie organismi nazionali ma soprattutto locali?
E poi doversi sorbire gli opinionisti "trenta/quarantenni" che attaccano "il sindacato", reo sulle pensioni di difendere diritti di una ristretta platea di privilegiati (già, quei privilegiati che magari dopo avere iniziato a lavorare neanche ventenni, dopo 40 anni di lavoro, una vita, pensavano di potere andare impunemente in pensione), senza capire che si sta spianando la strada per eliminarlo proprio il sistema pensionistico di qui ai prossimi vent'anni.
In tema di sindacati, l'anno scorso tutti a giurare e spergiurare che Pomigliano era un caso isolato, irripetibile, cattiva FIOM che ti opponi. Eccoci serviti. Da ieri, in tutti gli stabilimenti FIAT italiani, è legge che un sindacato che non abbia firmato un contratto capestro, imposto sotto minaccia di chiusura, anche se fosse maggioranza assoluta tra i lavoratori non ha diritto di rappresentanza sindacale interna.