L'altro giorno, chiacchierando amabilmente in un bel pomeriggio estivo all'Arci di Sant'Erminio, dopo il calciomercato e i ricordi di quanto fossero zozzoni i frequentatori delle prime edizioni di Umbria Jazz, il discorso è caduto sull'interessante tema dell'ammazzamento degli animali da cortile. L'argomento pare più che degno di essere riportato, così dal divulgare quanto possibile tali conoscenze.
CAVALLO - (oh cavallo nun arzassi la criniera) dice che non so' scemi, e quando vengono condotti alla trappola nel mattatoio, lo capiscono che sta per succedere, e si impuntano
MAIALE - ah l'arte dello scannamento! Mentre uno tiene la testa del porco tra le gambe, un altro dietro gli tira le zampe posteriori, così che il gustoso suino espone bene la gola al coltello dello scannatore che lo sovrasta. A 'sto punto, il maiale attacca a strilla', e di casino ne fa parecchio. Un terzo è pronto con una bacinella a raccogliere il sangue dal taglio. Si sgozza il maiale perché tocca dissanguarlo. Appena muore, si versa sulla carcassa acqua bollente, per togliere le setole del pelo, e lo si appicca per le zampe anteriori, per procedere al taglio longitudinale per sventrarlo e deviscerarlo. Infine, raccomandazione che del maiale non si butta via niente. [aneddoto del maiale vinto alla sagra a Sant'Erminio, e scannato -male- in loco, con la bestia che correva strillando e fiottando sangue per tutto il piazzale]
GALLINA - vabbe' si sa. Tiri il collo e giri di 90°.
OCA - questa fa schifo. Il collo non lo tiri perché è già lungo di suo. Si afferra la testa, la si gira, e si caccia un coltello all'altezza dell'orecchio dell'oca. Quindi si sà un mezzo giro, così, nel cervello.
CAPRA - altra bestia sgozzata. E che, con quei belatini e quella pupilla a spacco, pare de ammazza' un cristiano.
UCCELLETTI - pigli e li sbatti per testa, spezzandogli la colonna vertebrale.
Dopodiché, tutti a farsi un giro di birra e gazzosa.