Tale Domenico Mazzilli, divenuto recentemente direttore dell'Osservatorio del Viminale sulla sicurezza delle manifestazioni sportive, e solerte mastro di chiavi delle partite di calcio italiane (e ben pronto a proibire le trasferte al pubblico secondo criteri a dir poco arbitrari - vedasi il derby Ternana-Perugia in programmma settimana prossima), non trova in fin dei conti niente di particolarmente riprovevole le esibizioni fasciste di Sofia durante la partita Bulgaria-Italia: se per i bulgari non è reato, nema problema anche per noi. Che bruciare bandiere e inneggiare alla dittatura in fondo è solo un problema di maleducazione, e anche i bulgari sono stati maleducati perché hanno fischiato l'inno di Mameli...
Testuale: "I cori 'Duce-Duce' e il braccio teso durante l'inno di Mameli? In Bulgaria non è reato... Io non faccio il sociologo - aggiunge - i reati vanno attribuiti nel Paese in cui avvengono. Fino adesso questo gruppo era rimasto in riga, ora vedremo bene cosa è successo e valuteremo per il futuro. Ma parliamo anche dei fischi all'inno di Mameli: anche quelli non sono reato, ma se mi permettete non sono educazione...".
Testuale: "I cori 'Duce-Duce' e il braccio teso durante l'inno di Mameli? In Bulgaria non è reato... Io non faccio il sociologo - aggiunge - i reati vanno attribuiti nel Paese in cui avvengono. Fino adesso questo gruppo era rimasto in riga, ora vedremo bene cosa è successo e valuteremo per il futuro. Ma parliamo anche dei fischi all'inno di Mameli: anche quelli non sono reato, ma se mi permettete non sono educazione...".