"Natale con il Maiale", a Bastia Umbra. Si ringrazia UmbriaLeft per la segnalazione dell'iniziativa, che oltre a segnare un punto per la cupa landa capannonica di Bastia, ci pare pienamente in linea con la voglia di riscoprire -ancor più sotto Natale- le radici più autentiche e profonde della nostra cultura.
Non si può non sostenere Porchettiamo, degnissima manifestazione sulla
amica compagna sorella porchetta, in corso di svolgimento a San
Terenziano. Momento di meditazione sulla porchetta. E spunto, nel
corso del tradizionale servizio di approfondimento del TGR del Venerdì,
di battute quali "Insomma, paese che vai, porchetta che trovi". Grande
Paolino Raffaelli! [servizio viziato però nel finale dal taglio all'intervista di un Biondini, quelli di "Mario di Grutti porchetta per tutti]
Mabinogion. Belina la mitologia gallese. Piena di teste mozzate animate e di avventurieri che vanno a rubare i maiali, dono agli uomini delle divinità dell'oltretomba.
Ritornati a Terni, non si può che commentare che - la Efes in effetti il ricordo era giusto, è un'ottima birra - la picchia turca per contro lascia un po' a desiderare - non per fare lo scontro di civiltà, però insomma del maiale si sente la mancanza.
Ciò detto, il rientro è coinciso come da tradizione con un giro alla Passeggiata, a quella che era l'amata Festa de l'Unità. Tanto per deprimersi un po'. Stesso discorso dell'anno passato. Solo ormai digerito un po' meglio. E per giunta, sgatto, che hanno deciso di ricacciare qualche soldino per gli spettacoli, ma gli è presa qua a Terni la fissa per l'indie-rock. Bah.
Ecco, una cosa che veramente toccherebbe imparare a fare sarebbe la porchetta. Uh fioli che gusto fa' 'l porchettaro. Vai in giro per le fiere, per le sagre, sempre a spasso, e con la possibilità di mangiare porchetta ogni volta che ti va. Tipo venerdì 31 sarebbe da andare a Gualdo Cattaneo. Oltre a essere un paese in cui non ho mai messo piede, nel pomeriggio vi si terrà la rassegna "Porchettiamo", dedicata a tutte le porchette d'Italia. Beh pare chiaramente un evento imperdibile.
Mi sa che sono un alfiere della retorica del pane, vino, carne di maiale e pecorino. Beh sono un redneck.
[comunque il Berlusconi odierno, secondo cui per combattere gli stupri "servirebbero tanti soldati quante sono le belle ragazze", è più imbarazzante del solito]
Correva notizia di un'infezione suina in un paese umbro, con conseguenti tremila maiali da abbattere subito. Sarebbe un'ottima notizia. Ma poiché non è confermata, beh vabbe' togliamo i riferimenti...
Capace che la difficoltà nel capire il concetto di "copywriting" sia dovuto a una concezione economica che fatica ad assimilare la terziarizzazione: di base, il modello economico mentale di riferimento è strutturato in coltivazioni agricole e allevamenti suini per il primario, acciaieria per il secondario e norcinerie e fruttivendoli (anzi famo un supermercato che si risparmia) come terziario (l'acciaio per fare i carrelli).
Ultimissime su Magdi Allam e la sua discussa conversione: pare che l'abbia fatto per poter finalemente mangiare anche lui pizza al formaggio con capocollo e un paio di bicchieri di vino... Effettivamente da questo punto di vista anche le più controverse affermazioni sul male insito nell'Islam potrebbero trovare una giustificazione.
Infrango la norma di buon senso che suggerirebbero anche solo di non commentare l'iniziativa di Calderoli di profanare con un maiale lo spazio destinato alla costruzione di una moschea a Bologna. Però ciò stimola una riflessione sull'integrazione tra l'italiano medio e un musulmano. Oggettivamente lu porcu è alle radici della nostra cultura. Non è mica fuori luogo parlare dei valori del maiale! Altro che radici cristiano-giudaiche e illuministiche!