31 agosto 2008

Prima di campionato

Al termine della prima giornata di campionato della Prima Divisione Girone B della Lega Pro (???), la Ternana ha vinto per 2 a 1 sulla Real Marcianise.
E secondo il Televideo Rai, sarebbe addirittura prima in classifica. Wow.
Sperando che possa essere di buon auspicio, salviamo un po' quest'immagine...

Forza Fere!


[ah un altra cosa. capisco che la divisione della serie C della Lega Calcio sia stata determinata da quattrini. o meglio dalla loro assenza. ma non mi pare che ciò giustifichi l'assoluto ignorare delle categorie minori da parte dei mezzi di informazione, gazzetta.it in primis]

Eritema

Di sicuro sarà anche il periodo di forte sintonia con etica ed estetica redneck. Però essere redneck pure di fatto riuscendo per l'ennesima volta a scottarsi il collo (al Gran Sasso e perdipiù a fine agosto) mi sa un po' eccessivo.

28 agosto 2008

Obamismo

Va da sé che qui si appoggia senza esitazioni Barack Obama come futuro presidente degli Stati Uniti, che non c'ho proprio voglia di ripassare una notte come questa. E lo si preferiva fin dalle Primarie, che grande fan del marito, ma Hillary Clinton fosse solo per un discorso di ricambio familiare non convinceva.
Un unico dubbio: il fatto che Obama sia così popolare qui tra noi Europei forse potrebbe essere un segno che non sarà il candidato scelto per gli Americani....
Famo tutti gli scongiuri per favore.

Non è per cattiveria

Ma come si può avere stima e fiducia della classe imprenditoriale industriale italiana, che dopo anni di silenzio, esce fuori al completo solo per spartirsi le spoglie di ciò che rimarrà dell'Alitalia dopo il "piano di risanamento" in via di approvazione in questi giorni?
Ci sono tutti, i Benetton, i Colaninno (di pretese idee progressiste...), Marcegaglia (attuale presidente di Confindustria), Tronchetti Provera e la Pirelli, Riva, Intesa-Sanpaolo (Agnelli alla lontana), Ligresti, Caltagirone tra gli altri.
Tutti pronti, dopo aver scaricato per l'ennesima volta le passività e i costi allo Stato, a spartirsi senza rischi e per poco i resti di un'Alitalia con 7mila dipendenti in meno, una flotta e rotte estremamente ridotte, senza più alcun hub. E dopo averci fatto l'utile, magari rivendere il tutto in Germania fra un paio d'anni.

E così sulle spalle dei lavoratori e dello Stato si scaricherà il peso di anni di politiche sbagliate, di ignavia imprenditoriale, e soprattutto la disgraziata e strumentale lotta fatta da Berlusconi contro l'accordo con Air France.

Al compagno Pietro Farini

[Che sarebbe uno dei primi dirigenti socialisti e comunisti umbri.
Questo è il testo della lapide, a lui dedicata, posta nell'atrio del vecchio palazzo comunale e attuale biblioteca comunale di Terni.
Un piccolo capolavoro del sovietismo anni '50, e la speranza di un mondo migliore a portata di mano.]


PIETRO FARINI

EBBE


DALLA NATIA ROMAGNA


L'AUDACIA E LA FORZA DEL COMBATTENTE STRENUO


L'AMORE PER LA LIBERTA' E LA GIUSTIZIA


LA CERTEZZA DI REDENZIONE DI TUTTI GLI SFRUTTATI


PERSEGUITATO


COSTRETTO ALL'ESILIO DAI NEMICI DELLA CLASSE OPERAIA


SOFFRI' PER IL FORZATO DISTACCO DAI LAVORATORI TERNANI


CHE TANTO AMAVA



I LIBERI POPOLI DELL'U.R.S.S.


CHE LO ACCOLSERO ESULE


SEPPERO LENIRE LE SUE SOFFERENZE


CIRCONDANDOLO DI IMMENSO AFFETTO


E DI


AMOREVOLI CURE


QUIVI


SERENAMENTE SI SPENSE


SALUTANDO PER L'ULTIMA VOLTA


IL SOCIALISMO VITTORIOSO


I LAVORATORI DI TERNI


CHE LO EBBERO COMPAGNO E CAPO AMATISSIMO


CHE LO ELESSERO LORO RAPPRESENTANTE


AL PARLAMENTO E AI CONSIGLI COMUNALE E PROVINCIALE


POSERO


A RICORDO PERENNE DI UNA VITA SPESA INTERAMENTE


PER IL TRIONFO DELLE COMUNI ASPIRAZIONI



RUSSI DI ROMAGNA 1861 - MOSCA 1939

26 agosto 2008

Per Concita De Gregorio

Alla guida de l'Unità, giornale fondato ad Antonio Gramsci, è ieri arrivata Concita De Gregorio.
Sebbene il cambio di direzione non sia stato del tutto chiaro e comprensibile, si ha molta fiducia in lei, alla guida del più importante giornale della sinistra italiana, in un momento appunto in cui di sinistra c'è ben poco nel Paese.
Se c'è un augurio che si può fare, è che l'Unità possa continuare a essere e accentui il ruolo di punto di confronto e di elaborazione di tutto il pensiero progressista italiano.

Detto ciò, riporto un paragrafo che ho apprezzato particolarmente del primo editoriale del nuovo direttore.

"Non è irrimediabile, però. È venuto il momento di restituire ciò che ci è stato dato. Prima di tutto la mia generazione, che è stata l’ultima di un tempo che aveva un futuro e la prima di quello che non ne ha più.
Torniamo a casa, torniamo a scuola, torniamo in battaglia: coltivare i pomodori dietro casa non è una buona idea, metterci la musica in cuffia è un esilio in patria. Lamentarsi che “tanto, ormai” è un inganno e un rifugio, una resa che pagheranno i bambini di dieci anni, regalargli per Natale la
playstation non è l’alternativa a una speranza.
“Istruitevi perché abbiamo bisogno di tutta la vostra intelligenza”, diceva l’uomo che ha fondato questo giornale. Leggete, pensate, imparate, capite e la vita sarà vostra. Nelle vostre mani il destino. 

Sarete voi la giustizia. Ricominciamo da qui. Prendiamo in mano il testimone dei padri e portiamolo, navigando nella complessità di questo tempo, nelle mani dei figli. Nulla avrà senso se non potremo dirci di averci provato."

Saremo noi la Giustizia.

In morte di Antonio Gava

La morte di un potente e discusso vecchio notabile democristiano francamente non è una cosa che mi tange più tanto.
Degno di nota casomai è il celebrante delle esequie fiunebri, nientepopodimeno della nostra gloria locale, il vescovo di Terni Vincenzo Paglia (che, a spezzargli una lancia, negli ultimi anni tra una telefonata a Cuba, la comunità di Sant'Egidio, Andreotti Prodi commissioni vaticane interviste e prefazioni, sta trovando anche abbastanza spesso il tempo per cresimare).

Caucasica

Buonasera a tutti voi.

Non me la sento di entrare precisamente nel merito della guerra in corso tra la Russia e la Georgia, che ancora non ho avuto modo di riguardarmi bene la faccenda dall'inizio.
Giusto un'osservazione: il voler pretendere, da parte dei paesi occidentali, Usa in testa, che la Russia non riconosca l'indipendenza dei territori secessionisti di Abkhazia e Ossezia, in nome del diritto internazionale e del principio di integrità territoriale, è piuttosto bizzarro, essendo quegli stessi Stati che per primi a febbraio hanno contribuito a superare tale principio avallando la secessione del Kosovo dalla Serbia.
Con quale faccia si può pretendere che i territori secessionisti della Georgia, e tanti altri nel mondo, non seguano la strada che siamo stati noi i primi a indicare?
L'Occidente è stato e rimane zitto per la guerra russa in Cecenia; ha avallato la violazione del diritto internazionale in Kosovo; è ipocrita che adesso sconfessi i suoi comportamenti solo se si tratta della Georgia, il più importante stato filoamericano nella zona.