Si aveva il timore che potessero risolversi in una cosa pochissimo seria. Col passare del tempo, pare confermarsi tutto ciò e la faccenda diventa veramente deprimente.
La caduta definitiva di serietà, al di là dell'aspetto politico, si era avuta prima con la candidatura di Marco Pannella, e poi di Antonio Di Pietro che assicura di non farlo e poi lo fa. E il comitato promotore centrale le cassa. Si autocassa quindi Colombo, causa problemi di certificazione delle firme e un certo burocratismo, e addio quindi a un progetto che, sebbene un po' squilibrato, aveva degli elementi interessanti.
Restano in corsa alla fine il giovanilista (Adinolfi), candidato dei blogger, e due economisti sintetizziamoli come liberali.
Dopodiché Rosy Bindi: la candidatura più coerente con l'idea del "partito nuovo", che però incarna anche alcuni di quegli elementi post-partitici cui qui non si ha certo intenzione di aderire. Enrico Letta; taglio economicista, e forse ci starebbe anche. Ma come si fa però a votare uno che annuncia la candidatura su YouTube? Infine Veltroni, di cui già si è detto riguardo al sincretismo delle posizioni e degli interessi che lo sostengono.
A rendere la cosa più deprimente, l'area di riferimento nel Partito parrebbe intenzionata ad appoggiare Veltroni.
Tra le tante cose positive di quando si sta via è l'evitarsi certe notizie.
La caduta definitiva di serietà, al di là dell'aspetto politico, si era avuta prima con la candidatura di Marco Pannella, e poi di Antonio Di Pietro che assicura di non farlo e poi lo fa. E il comitato promotore centrale le cassa. Si autocassa quindi Colombo, causa problemi di certificazione delle firme e un certo burocratismo, e addio quindi a un progetto che, sebbene un po' squilibrato, aveva degli elementi interessanti.
Restano in corsa alla fine il giovanilista (Adinolfi), candidato dei blogger, e due economisti sintetizziamoli come liberali.
Dopodiché Rosy Bindi: la candidatura più coerente con l'idea del "partito nuovo", che però incarna anche alcuni di quegli elementi post-partitici cui qui non si ha certo intenzione di aderire. Enrico Letta; taglio economicista, e forse ci starebbe anche. Ma come si fa però a votare uno che annuncia la candidatura su YouTube? Infine Veltroni, di cui già si è detto riguardo al sincretismo delle posizioni e degli interessi che lo sostengono.
A rendere la cosa più deprimente, l'area di riferimento nel Partito parrebbe intenzionata ad appoggiare Veltroni.
Tra le tante cose positive di quando si sta via è l'evitarsi certe notizie.