Che dire sul governo Letta e i suoi ministri, in questo momento in Parlamento?
Alla guida uno dei più montiani tra i dirigenti democratici, senza una rappresentanza concreta non dico dell'ala sinistra del PD (per ciò che vale), ma neanche di quella maggioritaria più moderata e bersaniana, quindi una pletora mista e improponibile di renziani, centristi, berlusconiani.
Spero con tutto il cuore di sbagliare, ma ben poco di positivo c'è da aspettarsi.
Molti ringraziamenti, congiuntamente, a tutta quella parte del Partito Democratico che ha sempre lavorato in questa direzione, quelli della piena continuità con Monti, delle convergenze a destra e delle chiusure alle sinistre, e a Grillo e al Movimento 5 Stelle, che hanno scientemente buttato, con diverse motivazioni (il mero calcolo elettorale, miopia politica, estremismo integralista), la possibilità di un governo, necessariamente a termine, che potesse però essere di cambiamento. Primi responsabili del ritrovarci ancora la destra berlusconiana di nuovo ben salda al potere e padrona dei giochi, un per svariati versi discutibile Napolitano riconfermato alla presidenza, e una situazione che non pare destinata a mutare nel breve e medio termine, che questo governo è nato con l'intento e la possibilità di durare a lungo.