Vabbe' che è in corso, ma meglio tardi che mai.
Fin dall'inizio, diversi sono stati gli elementi di scetticismo su un No Berlusconi Day.
Anzitutto il ricordo di come 3 anni fa, il 02/12/06, la Casa delle Libertà organizzò una manifestazione piuttosto simile, in cui si chiedevano le dimissioni di Prodi e di un governo con fiducia parlamentare. La criticammo duramente, per la totale assenza di una piattaforma politica, ridotta a un no a Prodi uomo delle tasse.
Mo', solo perché al posto di Prodi c'è Berlusconi delinquente non è che si possa cambiare del tutto l'opinione su un tale tipo di non proposta politica. Non si può ridurre il lavoro di opposizione die di costruzione di un'alternativa a un generico "No a Berlusconi"; anche questo è necessario, ma da solo è riduttivo, e senza proposta politica l'antiberlusconismo non è che abbia mai portato a granché, anzi.
In più ci si metta una certa diffidenza verso lo spontaneismo politico, e il ricordo della cagnara di Piazza Navona a luglio dell'anno scorso.
Col passare delle settimane il giudizio si è modificato, e si è presa seriamente in considerazione l'idea di andarci. La manifestazione della Cdl venne organizzata appunto da un'alleanza politica, oggi non è così. La piattaforma politica carente, ma che comunque è stata parzialemente arricchita, è assai più giustificabile. Ciò presuppone che sia seriamente apartitica. E perciò è corretta la scelta del Pd di non sabotare, ma neanche aderire ufficialmente. Che appunto il valore aggiunto della manifestazione è quello di poter essere aiuto autonomo alla causa comune, e le adesioni di partiti denotano in primis scarsa autorevolezza politica, e poi voglia o di facile visibilità o di polemiche egoistiche.