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20 gennaio 2013

Pantarma canti e salsicce in Appennino, per il sempre mitico Sant'Antonio

Grandi momenti, in giro tra Umbria e Lazio, per i festeggiamenti di Sant'Antonio Abate! Pasquarelle e ballo della Pantarma, società di santesi e salsicce e vino e polenta. Menzione speciale ancora una volta per Poggio Bustone.
Momenti del ballo della Pantarma (pantasima) a Poggio Bustone, insieme a uno spezzone del Canto di Sant'Antonio, e breve medley di pasquarellari di Cascia, della Sabina, di Pietralunga e di Avendita.

12 giugno 2012

Alla riscoperta dei rifugi antiaerei di Terni

Ha fatto proprio piacere vedere come l'altro giorno, sabato 9 giugno, sia riuscita bene l'iniziativa "Terni 1944 - Storie di guerra, Resistenza, Liberazione", promossa dai Pipistrelli del CAI di Terni, Blob Lgc, l'ISUC e altri soggetti, alla riscoperta del passato prossimo di Terni, con la visita di due rifugi antiaerei della Seconda Guerra Mondiale, nella rupe sotto Voc. S. Maria Maddalena e sotto Palazzo Carrara.
Stante il successo di pubblico, per chi è interessato ecco l'articolo comparso qualche anno fa su Ingenium, la rivista dell'Ordine degli Ingegneri di Terni, che riproduce le circolari amministrative e l'elenco e le posizioni dei rifugi antiaerei di Terni.
E un'altra curiosità: su una delle due torrette della Fabbrica d'Armi, è ancora ben visibile e posizionata in loco una delle sirene antiaeree dell'epoca.

7 maggio 2012

Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione... sulle tracce dei partigiani della Gramsci reload!

A circa un annetto di distanza, si è ritornati sui monti tra Piediluco e Buonacquisto, sede delle prime basi dei partigiani della Brigata Garibaldina "Antonio Gramsci", per terminare la ricognizione.
Dettaglio dei luoghi, storia e come raggiungerli.
Località "Pozzanghere" o "Pozzacchie" - Le Pozzacchie, sul Monte Castiglioni, fu la prima base stabile del nucleo di partigiani, provenienti da Terni, Papigno e Arrone, costituitosi immediatamente dopo l'armistizio dell'8 Settembre, guidati da Alfredo Filipponi, Pietro l'Albanese, Comunardo Tobia, Dante Bartolini e altri. E' una radura sul Monte Castiglioni, che domina le valli laterali della Valnerina di Castiglioni di Arrone e di Castiglioni, collegata agevolmente al crinale che dalla Forca di Arrone sale verso la Pelosa e Polino. Sul diario di Alfredo Filipponi la località è denominata "Pozzanghere", probabile "ripulitura" del toponimo "Pozzacchie", con cui è indicato sulle carte IGM.

 

Per raggiungere la località, in bicicletta o mezzo 4x4 si può prendere la stradina bianca che sale dalla Forca di Arrone sulla sinistra, guardando il Lago di Piediluco. In alternativa, a piedi, conviene partire da poco prima della frazione di Buonacquisto. Le strade sono due. Poco prima del curvone prima del paese, si sale per una traccia di sentiero che costeggia una recinzione, fino a raggiungere una grande sterrata, creata da poco. C'è un incrocio a vista, e si prende la strada che sale abbastanza decisamente verso sinistra, fino a una selletta, vicino a un boschetto di pini, dove si incrocia la strada che sale dalla Forca di Arrone. Per evitare di allungare, si prende verso destra, lungo una sterrata più piccola che segue il crinale, fino a scendere a un'altra sella. A questo punto si raggiunge la strada principale, attraverso tracce di sentiero, a vista a 200 m di distanza sotto la sella. Si prosegue a questo punto lungo la strada principale, che si restringe lievemente, mentre corre lungo il crinale del Monte Castiglioni. Dopo 300 metri circa si raggiunge Pozzacchie, un'ampia radura, circondata da un muretto a secco, con ruderi di un casolare, adibita oggi per la caccia agli uccelli. In tutto, poco più di un'ora di cammino.
Sulla via del ritorno, è più agevole ritrovare l'altra via. Tornati alla selletta, anziché tornare dalla sterrata si trovano le tracce, abbastanza confuse, del sentiero che sale da Buonacquisto. Scende abbastanza rapidamente fino a un fontanile, Fonte Santa Cristina, e da lì a una sterrata che attraversa un campo: o lo si costeggia, arrivando al curvone di partenza, o si prosegue la stradina, che arriva, passati alcuni ruderi, una ventina di metri prima della chiesetta di San Venanzio, punto di partenza dell'altra escursione.
Località "Parcherecce" o "Porcherecce" - La località Parcherecce fu la base del secondo nucleo inziale di partigiani della Gramsci, con Vero Zagaglioni e Luigino Bonanni, provenienti perlopiù da Marmore e Piediluco. La località, posta sopra i Casali di Mèlaci, importante punto di appoggio, domina la sottostante valle del Fuscello, dove corre la strada che da Morro Reatino porta a Leonessa. Anche in questo caso, probabile "ripulitura" del termine "Porcherecce" da parte di Filipponi, nel proprio diario.


Oltrepassata Buonacquisto, sulla strada che sale verso Polino e Colle Bertone, dopo poche centinaia di metri si trova la chiesetta di San Venanzio, con annesso cimitero. Tralasciando la strada bianca che costeggia la chiesa (che conduce invece alla vecchia miniera di lignite), dieci metri oltre si prende la stradina che, a destra, costeggia la strada per Polino. Basta seguire per una mezz'oretta l'ampia strada bianca, fino ad arrivare ad un cancello, sul limitare dell'ampia zona di pascolo dei Casali di Mèlaci (secolare oggetto di contesa tra Buonacquisto e Polino). L'area, oggi abbandonata, mostra ancora i segni di un lungo insediamento, a partire dalle rovine di due grandi casali. Attraversato il pascolo, si sale seguendo le tracce, attraversando poi il bosco, fino a raggiungere il crinale, dove si trovano dei ruderi di un casolare e arriva un'altra sterrata, proveniente dalla strada per Polino, più a monte.


17 gennaio 2012

Ramblin' Rieti... e viva Sant'Antonio!

Giro per la Conca Reatina l'altro giorno sotto il poco innevato Terminillo, per santuari francescani, memorie delle battaglie resistenziali a Cepparo e Poggio Bustone, cippi di confine tra Stato Pontificio e Regno delle Due Sicilie, ville ciceroniane e la bella strada provinciale Contigliano-Cottanello, valico tra il pieno Appennino e le piane del Lazio.
Si cercava la festa di Sant'Antonio a Poggio Bustone, che però si svolgerà domenica 22. In cambio però, la bella sorpresa di incontrare in giro per il paese squadre che cantavano canti tradizionali di questua in onore del santo.
Ed essendo ab illo tempore "così devoti a Sant'Antonio", come direbbe il parroco di Poggio Bustone, ecco il video, e viva Sant'Antonio Abate!


"Meditate che dice il Vangelo!
Meditate che dice il Demonio!
Buona caccia (?!?) ci fa Sant'Antonio!
Buona caccia ci fa Sant'Antonio!"

 
La Conca Reatina, o Valle Santa, dal Convento di San Giacomo, con Poggio Bustone in primo piano
 
 
Canti in onore di Sant'Antonio Abate
 
 
Lapide a ricordo della Battaglia di Poggio Bustone, 10 Marzo 1944

 
Cippo di confine tra Stato Pontificio e Regno delle Due Sicilie n. 412, tra Vazia e Castelfranco
 
Cottanello, con la piana laziale e il Soratte sullo sfondo

29 maggio 2011

Almanacco meteorologico: Arco circumzenitale a Terni! e panoramiche

A scopo statistico, pur essendo passata una settimana (ma magari qualcuno è rimasto incuriosito), si segnala che sabato 21 maggio 2011, verso le 18.30, sopra Terni si poteva vedere un arco circumzenitale!
Ovverosia una sorta di piccolo arcobaleno rovesciato, situato in mezzo al cielo, sopra il sole, quasi allo zenith, che si verifica non so perché/consultare Wikipedia.


E sempre per fare un po' di almanacco, nella bellissima giornata odierna dalla Forcella del Fargno, sopra Ussita, la vista spaziava dai Monti Cimini sopra Viterbo, all'Amiata in Toscana, al Monte Nerone, al Conero e tutte le Marche fino alla costiera e alla Montagna dei Fiori nel Teramano.

9 maggio 2011

Sulle tracce dei partigiani della Gramsci, a Melaci e Parcherecce

Partigiani della Gramsci ai Casali di Melaci

Escursione sulle tracce dei partigiani della Brigata Gramsci, con partenza da Buonacquisto; si ricercavano le località sedi dei sue primi nuclei della Brigata, alle Parcherecce e a Pozzanghere.
Dalla chiesetta di San Venanzio, subito sopra Buonacquisto, la strada per i Casali di Melaci è semplice: poco di più di venti minuti di cammino, ed è strana l'impressione dei pascoli e dei casali, ormai completamente deserti e abbandonati, dove sai che i partigiani avevano basi sicure, e si vedono le tracce di un insediamento umano consistente e duraturo. Arrampicarsi fino alla zona delle Parcherecce, sul crinale che sale verso la Pelosa, a cavallo con la valle del Fuscello e la statale per Leonessa, è invece complesso, e tocca avanzare su tracce di sentieri e mulattiere semiabbandonate tra le frasche.
Pozzanghere invece, sede del distaccamento di Alfredo Filipponi (nota sul compagno "Pasquale": benissimo ha fatto, e finalmente, l'amministrazione comunale di Terni ha dedicargli almeno una rotonda, in occasione dell'ultimo 25 aprile, che Alfredo Filipponi, esponente storico dell'antifascismo ternano, militante comunista fin dal Congresso di Livorno, animatore e figura di primissimo piano della Resistenza umbra, fondatore e commissario politico della Brigata Garibaldina Antonio Gramsci, è meritevolissimo di memoria storica, e anzi stupisce che si siano dovuti attendere così tanti anni), collocata sul Monte Castiglioni, a dominare l'entroterra arronese, non ce la si è fatta ad arrivarci, con il sentiero da Buonacquisto che si è perso dopo poco nel bosco, ci si riproverà.

NB: AGGIORNAMENTO versione "riveduta, ampliata e corretta" di questo post, un anno dopo!




15 novembre 2010

Monte Maggiore in Valnerina

Fresca fresca di ieri.
Il Monte Maggiore è tra le cime più alte (se non la più alta) del versante ovest della Valnerina, 1428 m s.l.m. A metà altezza, all'altezza di Piedipaterno. Escursione simpatica, tranquilla, poco più di un paio d'ore a salire, un po' meno a scendere, largamente assolata.
Il punto forte è il panorama. Anzitutto per tutta la gita si ha una bella visuale sui costoni occidentali della Valnerina, che dalla strada rimangono coperti. In cima poi si spazia, con un punto di vista piuttosto atipico. Il Monte Maggiore si trova infatti in un punto chiave, tra la Valnerina, la valle che porta verso Sellano e la Valle Umbra, con il Monte Serano e lo Spoletino. Da sud verso est si domina e si apprezza tutta l'orografia della media valle del Nera, dalle zone a nord presso Visso, a scendere fino a Ferentillo, con gli innesti delle valli del Tissino (verso Monteleone di Spoleto) e del Corno (verso Norcia), mentre l'orizzonte è chiuso dal Terminillo, dal Gran Sasso, dalla Laga, fino ad arrivare all'arco dei Sibillini, perfettamente visibili. Verso nord, c'è la vista sulla valle che da Cerreto porta a Sellano, e da lì i monti e gli altipiani fino a Colfiorito. Infine, vicino verso ovest, il monte Serano (la montagna sopra Campello e Trevi) e gli scorci sulla Valle Umbra e lo Spoletino. Insomma, mezza Umbria, e pezzi di Lazio Abruzzo e Marche.
Da Terni, si segue la Valnerina fino a Castel San Felice. Si prende il bivio sulla sinistra, che porta alla strada di mezza costa che da Forca di Cerro domina la valle per andare verso Sellano, e si seguono le indicazioni per il paese di Meggiano, 796 m s.l.m. Una volta arrivati (8 km dal fondovalle), a piedi si sale per la carrabile che inizia subito prima del paese, risalendo fino a una sella tra le querce (50 min). Si seguono lungo la cresta delle tracce di strada in direzione nord, fino al valico di Passo Cattivo (altri 40 minuti). Da lì la strada torna ampia, e sale lungo il costone della montagna fino a un piccolo rifugio (25 minuti). Si sale ancora un po' tra i pascoli verso la cima, che si raggiunge in breve tempo (25 minuti), e che appare spianata (un antico castelliere?). In alternativa, da Passo Cattivo c'è un'altra strada bianca, che scende fino a Colle Vento, circa 1 km oltre Meggiano.

28 luglio 2010

Della compagna Foille, del chili con carne e altre storie

Come diceva lu poro Brecht, "beato il popolo che non ha bisogno di Foille".
Ma il popolo ha bisogno di Foille, che quindi diventa la compagna Foille. A seguito della scoperta dell'esistenza della pratica e taumaturgica crema (antisettica, anti-scottature, anti-punture, anche piacevolmente profumata) addirittura in formato spray, si potrebbe arrivare a parlare addirittura di compagna segretaria Foille.

La compagna Foille s'è rivelata preziosa in questi giorni, ricchi di stanze di vita quotidiana, in specie a seguito della gita domenicale con la mia Agnese al Terminillo (e che Terminillo! con vista che spaziava dal Parco d'Abruzzo all'appennino tosco-emiliano, passando per il Tirreno, il lago di Bracciano, il Tezio).
Che altro?
Starebbeci anche una puntata marittima oratoriana, e una gran serata chili e cerveza!
Parlamo de Chili.
Soffriggere un paio di cipolle, peperoncino in quantità e un po' d'aglio. Rosolarsi una kilata mista di spezzatino tagliato fine e macinato. Aggiungere un peperone tritato e un po' di pomodori, e un po' d'acqua. Cuocere a lungo lasciando stringere pian piano il tutto. A parte cucinare dei fagioli. Prenderne un po', schiacciarli per benino, aggiungerli al chili. Far finire di cuocere. Ay!

4 aprile 2010

Traversando la Conca Ternana

"I pioppi che a Narni alti e schietti
van lungo il Nera in duplice filar..."

...o qualcosa del genere. Rigurgiti carducciani a parte, già s'è scritto di come sia bello il Nera, e di come noi ternani lo si viva molto poco.
Opzione molto piacevole è quella del "Parco dei Laghi", costituita nella campagna della Conca tra Terni, Narni, il fiume e la Via Narnese. In pratica dal ponte che collega Maratta e Sabbione, iniziano alcune belle stradine segnate.
Piene di cose balorde.
Nell'ordine (dopo aver passato la Polymer e il tiro al volo)
1 sorta di zoo, con bestie varie, struzzi, uccelli etc, all'altezza dell'Inceneritore
2 l'aria militare dismessa vicino il carcere di Sabbione, con aspetto simil-lager, dove volevano fare il CPT
3 il rifugio faunistico "Donna Giuliana", ossia una roulotte, una ex porcilaia e una casa abitati solo da cani e gatti
4 una pista da aeromodellismo
5 un grande lago di pesca sportiva
6 l'impianto per il gioco del Ruzzolone!

24 novembre 2009

Rendemoce conto

Rendemoce conto.
A Perugia, il Cai s'è ridotto a venire a fare l'escursione a Terni.
Con tanto di pastarella da Pazzaglia.

6 ottobre 2009

Memorialistica

Ottobre è un mese che stimola la memorialistica.
Specie quest'anno, cinque anni fa l'inizio dell'università, dieci anni fa della scuola superiore, etc. Rivedere Perugia piena di matricole ignare. O alle 18.30 in Via delle Cantine uno strafatto che barcolla e sbraita a torso nudo contro dei freghini. Ahhh, Perugia!
[e come ogni anno, un salto a Pretola all'alba per cercare fiaschi di canaiola, ma stavolta niente, solo una sveglia alle 6 di mattina, e "si alza sempre lenta come un tempo l'alba magica in collina". Bello eh, però avere alle 8 di mattina già sulle spalle manco 4 ore di sonno e 2 di camminata è peso]

10 giugno 2009

Monte Tezio, il ritorno

Ah, oggi dopo quattro anni s'è tornati sulla vetta del Monte Tezio, alla conquista di Perugia Nord (e raggiungendo anche la cima vera e propria stavolta)! Della serie, chi non vuole chinare la testa con noi prenda la strada dei monti.
Lunghi giri, ore di cammino, e un ringraziamento alla casa di riposo di Migiana di Monte Tezio, che per la seconda volta ha regalato una bottiglia d'acqua all'assetato sottoscritto.

4 ottobre 2008

Sputi (perché sprechi la saliva)

Se qualcuno s'era preoccupato che quest'anno non fossi riuscito a fare il raccolto del tabacco, si liberi il cuore!
Giovedì la ridente Villa Pitignano (abitata, tocca dirlo, da abitanti di sesso femminile particolarmente inconsapevoli dei posti in cui vivono e vagamente ottuseggianti) ha fornito anche per quest'anno il necessario per altri 12 mesi di masticature e denti macchiati.

25 febbraio 2008

Mountaineering!

Prima uscita di montagna invernale dell'inverno 2007/2008!
Giro dell'anfiteatro del Bove, sui Sibillini. Giornata splendida, caldo primaverile, ancora abbastanza neve per poter camminare, vista che spaziava dall'appenino Tosco-Emiliano, all'Umbro-Marchigiano, al Gran Sasso, al Velino-Sirente, Terminillo e Reatini, Amiata, Valle Umbra e Subasio.
In più ci si è riusciti a scottare la fronte, e a perdere 5 volte i ramponi. Sarà il caso di cambiarli, che non si può sempre sculare come quella ben famosa volta.
Toccherebbe andarci più spesso in montagna in 'sto periodo.
E invece fra un po', invece che sul Crinale Sud il terrore correrà all'ex macello di Via Pascoli, tra i vari Rizzo e i redivivi Giglio e Tonelli. All'ora di pranzo? Ma qui so' 'mpaciti!

4 ottobre 2007

La Via chiama

Sveglia alle 6 stamane per l'escursione di inizio autunno.
Centrati tutti gli obiettivi prepositisi, i fiaschi a Pretola, il tabacco a Villa Pitignano, il luppolo sul Tevere.
In più, il caffè da 0,60 € alla Casa del Popolo di Ponte Valleceppi, il ponte distrutto dai tedeschi e ricostruito ma pericolante a Villa Pitignano, il cimitero misterioso di San Lorenzo Montenero, il caseggiato multietnico di Cenerente, il percorso attrezzato a Ponte Felcino, animali spiaccicati vari, la sezione di San Marco. Vabbe' in pratica 37 km di strada e nove ore in giro, Perugia Pretola Ponte Valleceppi Ponte Felcino Villa Pitignano Ponte Pattoli Cenerente San Marco Perugia.

25 giugno 2007

Emergenza neve

Ieri bella escursione sul Vettore, l'anello da Forca di Presta a Casale Ghezzi passando dai Laghi di Pilato. Ha colpito la scarsezza di acqua dei laghetti, già separati, e la totale assenza di neve nei dintorni. Rispetto alla -splendida!- foto qui sotto, boh almeno un metro e mezzo d'acqua in meno, con solo circa  tre settimane di differenza.

28 gennaio 2007

Addio ai monti

Burph oggi sarebbe stato ideale per fare una capatina sul Terminillo finalmente innevato, ma niente, che dovevo (cercare di) studiare...

Per i poco pratici, il monte Terminillo (2217 m) è il monte principale della catena che separa la conca di Rieti a sud col comprensorio Leonessa-Cascia-Norcia, a est della Valnerina, nonché sede per belle escursioni.

Rimando ad altra occasione l'epico racconto di "La Morte corre sul crinale sud"!

Intanto, eccolo il Terminillo, visto dalla Sella di Leonessa (non so chi siano coloro che stanno in foto)