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5 giugno 2013

Annamo con questo giugno!

Tornato dal primo viaggio come coordinatore, superato lo scritto dell'esame di avvocato e con la birra che gorgoglia alla grande nel fermentatore.
Annamo con questo giugno!

7 agosto 2011

Dice che a nord che a est la strada è aperta possibile dall'Adriatico al mar Giallo

E prima del principio

era vanto dei Mongoli

che una vergine sola

sopra un carico d'oro

traversasse indenne

i domini del Khan.

20 giugno 2011

Viaggio a Vasto (J'Abruzzu)

Il viaggio da Terni a Vasto è bello.

So' sajitu a ju Gran Sassu,
so' remastu ammutulitu,
me parea che passu passu
se sajesse a j'infinitu!

Che turchinu, quantu mare,
che silenziu, che bellezza!
pure Roma e j'atru mare
se vedea da quell'ardezza!
Prima un assaggio di Statale 17, quindi l'Aquila, che è sempre un colpo al cuore, ma è da andarci e cercare di capire, quindi il Gran Sasso da entrambi i lati.

Po' so' jtu a la marina,
e le vele colorate,
co' ju sole, la mmatina,
se so' tutte 'lluminate!
Nel giro di tre ore e rotte sei a Vasto, e già ti pare di essere al Meridione, paese su un promontorio sopra il mare, con tanto di trabucco tipo Gargano per la pesca, piazza con alberi lastricata con grandi pietroni bianchi, vecchi palazzi dall'aria un po' decadente, locali gente e animazione per strada.


Po' so' jtu a la Majella,
la montagna tutta in fiore,
quant'è bella, quant'è bella,
pare fatta pe' l'amore!

Quantu sole, quanta pace!
che malia la ciaramella!
Ju pastore veglia e tace
pare ju Diu della Majella!
Poi via per il ritorno, la Maiella e Sulmona, la conca del Fucino, il Velino-Sirente, quindi la valle del Salto.



Se recanta la passione
ju pastore alla montagna,
je responne na canzone,
da ju mare a la campagna!

15 aprile 2011

Mentre splendidi cavalieri appaiono lontano su cavalli che nitriscono al canto dei pastori


"Mentre splendidi cavalieri appaiono lontano
su cavalli che nitriscono al canto dei pastori"

26 ottobre 2009

Mugello rosso

Girare per il Mugello, tra memorie della Resistenza, paesi gemellati con città dell'Unione Sovietica, viali intitolati ad Hanoi e Case del Popolo... ahhh!

4 settembre 2009

"...innalzarsi al di sopra di ogni considerazione terrena, partire perscalare da solo la montagna più alta del mondo..."

"Quest'impresa non aveva nulla a che vedere con l'alpinismo, eppure è stata magnifica. Chiamatela folle, chiamatela come volete, ma non c'è anche un elemento di grandezza nel pensiero che questo giovane, infiammato forse dall'idealismo, abbia cercato di realizzare il desiderio di esprimersi, espandere la coscienza, sfuggire alle catene della carne, innalzarsi al di sopra di ogni considerazione terrena, partire per scalare da solo la montagna più alta del mondo...?"
Frank Smythe
 


Si parla di Maurice Wilson, morto di freddo nel 1934 in un coraggioso e avventato tentativo di scalare in solitaria il Monte Everest.
Ed esprime forse il senso più profondo dell'andare in montagna.
[il passo si trova riprodotto in "Alla conquista di Lhasa", di Peter Hopkirk, interessante libro sull'esplorazione del Tibet nella seconda metà dell'800]

  

30 agosto 2009

Amarezze da rientro

Ritornati a Terni, non si può che commentare che
- la Efes in effetti il ricordo era giusto, è un'ottima birra
- la picchia turca per contro lascia un po' a desiderare
- non per fare lo scontro di civiltà, però insomma del maiale si sente la mancanza.

Ciò detto, il rientro è coinciso come da tradizione con un giro alla Passeggiata, a quella che era l'amata Festa de l'Unità.
Tanto per deprimersi un po'. Stesso discorso dell'anno passato. Solo ormai digerito un po' meglio.
E per giunta, sgatto, che hanno deciso di ricacciare qualche soldino per gli spettacoli, ma gli è presa qua a Terni la fissa per l'indie-rock. Bah.

13 aprile 2009

Cosa dicon di me in Francia [o anche il contrario]

Di ritorno dalla terra al di là delle Alpi, dopo molti anni di assenza da quello che è il primo "estero" che qua ci si ricordi.
Un lungo anello tra Savoia, Borgogna, Champagne, Lorena, Alsazia e Franca Contea, salterellando allegramente gli spartiacque (sta diventando una fissa preoccupante quella di eccitarsi per uno spartiacque; però rega' è il top pensare che poche centinaia di metri determinino se sarà Senna, e quindi Atlantico, o Rodano, e quindi Mediterraneo; il massimo però in tal senso si raggiunge in Val Pusteria, nei pressi di Dobbiaco, dove passa lo spartiacque tra gli affluenti dell'Adige, quindi Adriatico, e Drava, quindi Danubio e Mar Nero: uhhhh!).
Di tutto un po': le Alpi nella versione letteraria del termine, bellissime campagne, cattedrali gotiche a ogni cantone, vigneti altisonanti, l'amico Vauban e i campi di battaglia di Verdun. Insomma, non ci si è fatti mancare nulla e tutto è stato estremamente piacevole.
Unica nota, la picchia: ecco, diciamo forse un po' sotto le aspettative. Con la rimarchevole eccezione però di Strasburgo. Sarà stato che era caldo, sarà l'influsso tedesco. Fatto sta che non sono stati mica stupidi gli europarlamentari a scegliersi Strasburgo.

7 agosto 2007

Highlights di 10 giorni turchi

28/07/07, Stazione di Terni. "Il treno arriva puntualissimo, anzi anche in anticipo!" Mmh, scì propriu.
28/07/07, Sirkeci. Adana kebap, il top!
29/07/07, Tophane. Fanculo ai dervisci rotanti, gimo a sfumacchiare a Tophane! Wireless e accolli.
29/07/07, Taksim. Il Ciurlaz turco.
29/07/07, Galata. Fioli io non mi reggo in piedi (in pratica).
30/07/07, Sultanhamet. L'ippodromo, Santa Sofia e la Moschea Blu di notte.
31/07/07, Fatih. Sudati, sconocchiati e strigliati al Sofular Hammam.
31/07/07, Bazar. Sfiorata rissa e acquisto narghilè.
31/07/07, Istiklal Caddesi. Efes con musica dal vivo, Bella Ciao turca e alla ricerca dell'Hard Rock fittizio.
01/08/07, Antalya. Il terrore serpeggia a Konyaalti! Secondo la guida, sassi, assolata e zona industriale. In effetti noi si starebbe in fondo presso il porto. Si aggiunga mare che sprofonda a 3 metri da riva, "spiaggia" profonda 5 metri, afa e umidità!
02/08/07, costa presso Antalya. L'idillio amoroso di una coppietta tedesca.
02/08/07, Beach Park. Alla ricerca della picchia del dolmus myffriend!
03/08/07, Aspendos. Appiedati in mezzo alla campagna turca alle 14.30.
03/08/07, Perge. Passaggio in pick-up, listellologia, api giganti assassine "Oddio fioli che schifo" e tartaruga.
03/08/07, Otogar di Antalya. Autisti di dolmus equivoci e un'ora in giro per i quartieri residenziali di collina, cazziati se cantiamo.
04/08/07, Kemer (succursale del Mar Nero). Quindi esistono le "russian girls".
04/08/07, Beach Park e Konyaalti. 50 cl di Raki, doppio bagno notturno, fondo di Johnny Walker Red Label.
05/08/07, Kemer. Esistono anche le norvegian girls. E accollu del dolmus ritrovato.
06/08/07, Aeroporto di Istanbul. Strizza per il visto.

Noi eravamo i turchi di ieri!

Che ieri sera si è tornati a Terni. E prende un po' strano il pensiero che 24 ore fa si girellava ancora sui dolmus, e nella stessa giornata rivedere i profili delle colline e delle montagne appenniniche.
E' stato un bel viaggetto, che ha lasciato forse l'appetito causa i pochi giorni.
Le profezie de lu poro Vomito non si sono avverate, si è sperimentato più o meno buona parte di ciò che si aveva in mente, tra cui la tripletta rakihammamnarghilè, i turchi europeggianti che hanno attaccato bottone c'hanno riempito di contatti msn (accolli!), si è scoperto come l'argomento di conversazione jolly sono le russian girls, si è apprezzata la Efes, l'emozione dell'Ippodromo con Santa Sofia e la Moschea Blu (SultanHamet Camii!) di notte, il porto industriale di Antalya (mmh), Bella Ciao, il Demokrat Parti (depressione), l'efficienza dei servizi pubblici turchi.
Vabbe', rimandiamo agli Highlights.

28 luglio 2007

Noi siamo i turchi di domani!

Bisanzio

Anche questa sera la luna è sorta

affogata in un colore troppo rosso e vago,

Vespero non si vede, si è offuscata,

la punta dello stilo si è spezzata.

Che oroscopo puoi trarre questa sera, Mago?


Io Filemazio, protomedico, matematico, astronomo, forse saggio,

ridotto come un cieco a brancicare attorno,

non ho la conoscenza od il coraggio

per fare quest'oroscopo, per divinar responso,

e resto qui a aspettare che ritorni giorno


e devo dire, devo dire, che sono forse troppo vecchio per capire,

che ho perso la mia mente in chissà quale abuso, od ozio,

ma stan mutando gli astri nelle notti d'equinozio.

O forse io, forse io, ho sottovalutato questo nuovo dio.

Lo leggo in me e nei segni che qualcosa sta cambiando,

ma è un debole presagio che non dice come e quando...


Me ne andavo l' altra sera, quasi inconsciamente,

giù al porto a Bosphoreion là dove si perde

la terra dentro al mare fino quasi al niente

e poi ritorna terra e non è più occidente:

che importa a questo mare essere azzurro o verde?


Sentivo i canti osceni degli avvinazzati,

di gente dallo sguardo pitturato e vuoto...

ippodromo, bordello e nordici soldati,

Romani e Greci urlate dove siete andati...

Sentivo bestemmiare in Alamanno e in Goto...


Città assurda, città strana di questo imperatore sposo di puttana,

di plebi smisurate, labirinti ed empietà,

di barbari che forse sanno già la verità,

di filosofi e di eteree, sospesa tra due mondi, e tra due ere...

Fortuna e età han deciso per un giorno non lontano,

o il fato chiederebbe che scegliesse la mia mano, ma...


Bisanzio è forse solo un simbolo insondabile,

segreto e ambiguo come questa vita,

Bisanzio è un mito che non mi è consueto,

Bisanzio è un sogno che si fa incompleto,

Bisanzio forse non è mai esistita

e ancora ignoro e un'altra notte è andata,

Lucifero è già sorto, e si alza un po' di vento,

c'è freddo sulla torre o è l' età mia malata,

confondo vita e morte e non so chi è passata...

mi copro col mantello il capo e più non sento,

e mi addormento, mi addormento, mi addormento...






(Francesco Guccini)

Bene, domattina si parte per la Turchia, in compagnia dei bravi Lorenzo AO, Luca F e Lorenzo G.
Prima tappa, Istanbul. Bisanzio, Costantinopoli, Istanbul. E' uno dei centri di questo mondo. Già solo il nome ha un fascino che meriterebbe il viaggio da solo.
Dopodiché al sud, sulla costa mediterranea, ad Antalya, col mare e le rovine greco-romane.
La voglia di partire c'è. Parecchia.
Con qualcuno si scherzava che si passerà il tempo tra hammam, sfumacchiata di narghilè e bicchierino di raki. Beh, adesso vedremo!
Cari amici, conoscenti, compagni e passanti, a presto!

17 aprile 2007

Appunti di un viaggiatore nelle terre del socialismo reale

Più prosaicamente, "Picchia settentrionale". Vabbe' anche un po' più vasto.


Berlino città interessante. In quella che era la parte centrale, oltre a risentire -città già giovane, settecentesca- dei danni della guerra, c'è ancora il peso del muro che la traversava. Adesso è in pieno fervore architettonico, e roba fatta come di deve, ma ancora al Mitte gli manca un po' l'anima. Musei impressionanti, e cultura a livello popolare, non da conto corrente come da noi (per capirsi, il biglietto da tre giorni valido per una cinquantina di musei, con l'esclusione solo di uno di quelli importanti, ridotto al 50% come studento universitario a 7,5 €). Nella Berlino Est, cavolo stanno a fare piazza pulita delle rimanenze appunto realsocialiste. A parte un mosaicone in Alexanderplatz e una statua di Marx ed Engels (per di più sorridenti invece che burberi) non c'è quasi un cavolo. Anche al monumento ai caduti del Soviet, notevole, con due T-34, non c'è nessuno.


Dal punto di vista alimentare a Berlino è oggettivamente difficile mangiare tedesco, quindi allegramente ripiegati sul turco. Tedesco nel resto della Germania. Come sopra, più a buon mercato che da noi. Gran classe specie al sud, in Baviera, le Weissebier! Trovata pure una hefeweisse scura. De tutto de più, e noi che andamo avanti co' le lager.


Picchia: da tenere in considerazione. Spesso alta. Poi c'ha quel fascino esotico nordico. Il top però da 'sto punto di vista Bolzano. Sempre detto che toccherebbe campa' in Alto Adige, coi monti sopra di te! Che comunque sono mezze tedesche, e appena gli ha fatto un po' di caldo tutte scosciate mezze nude! Il top il top. A Milano pure gran concentrazione, di quella un po' de classe.


Porettella la Germania che s'è sputtanata a morte dal '33 al '45. E comunque era il paese di Marx, della Spd, di Rosa Luxemburg, poi di Brandt etc. In bocca al lupo.


[cmq a gira' su, tra autostrade a 4 corsie gratuite e città linde e pinte e gradevoli ti dà l'impressione che campiamo nel terzo mondo!]