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3 maggio 2007

Evoluzioni della mozione

Post un po' tecnico. La mozione che qui si è appoggiata, "Per un partito nuovo, democratico e socialista", ha perso subito dopo il congresso i compagni Angius e Nigra, che hanno deciso di lasciare il Partito dopo le scarse (o nulle) aperture riportate a Firenze.
In Umbria l'opinione prevalente, che si condivide, è di attenersi comunque a ciò che si diceva in mozione: fino alla fase costituente del Pd ci stiamo e partecipiamo. Gli spazi politici paiono piuttosto stretti, però provare fino all'ultimo non costa nulla, finché c'è un filo di speranza manteniamola viva. Senza contare che ogni alternativa ha come pregiudiziale l'evoluzione del Pd, finché esso non si chiarisce definitivamente, non si può decidere definitivamente.

1 febbraio 2007

ERRATA CORRIGE

Devo correggere alcuni post:
1 il compagno Nigra non è candidato alla segreteria, non ho capito bene come facciamo, ma lui sarà solo portavoce nazionale (come terza mozione non presenteremo nessun candidato alla segreteria)
2 Fini come successore è stato scaricato l'indomani, quindi era solo per prenderlo per il sedere
3 colui che m'ha tramandato la tradizione su Dustin Hoffman smentisce; sono in corso trattative con l'attore per farci avere la foto che testimonierebbe come il mio informatore abbia sperimentato di persona l'affermazione che adesso smentisce (in allegato il sig. Checco C. -parola di C. è parola di verità!- consegnerà pure il famoso video del 17/03/04 sul Parigi-Roma -qualcuno sa di che si sta parlando-)

24 gennaio 2007

Auguri al compagno Nigra!

Pare che Alberto Nigra sarà il candidato alla segreteria collegato alla terza mozione al quarto congresso dei Democratici di Sinistra (mozione che io sostengo).
Anche se all'atto pratico è un completo sconosciuto, i miei migliori auguri!
In sintesi, la posizione della terza mozione (Angius e Caldarola tra gli altri promotori) nei riguardi del progetto di cd. "Partito democratico" è abbastanza di scetticismo. Non si rifiuta a priori la possibilità di confluenza in una nuova formazione politica, ma bisogna valutare bene, e in anticipo, i contenuti.
L'attuale proposta del Partito Democratico, così come emersa a Orvieto a inizio di ottobre (un fine settimana tra l'altro abbastanza sfigato per il sottoscritto, causa sempre qualcuno dal nome iniziante con M -nomen omen!-) mi convince assai poco. Da parte della Margherita troppo spesso non c'è ancora il riconoscimento della dignità della nostra tradizione (mentre, come s'è visto al congresso del Pse di Oporto, la disponibilità da parte nostra all'allargamento delle prospettive c'è stata), e si corre il fortissimo rischio di gettare la titolarità dell'intera tradizione della sinistra italiana ai partiti della cosiddetta "sinistra radicale". Tutta l'amicizia nei loro confronti, ma francamente mi sa un po' riduttivo...
Un partito non si può costruire senza una storia condivisa (se non anche una tradizione comune, ma vabbe' pare di chiedere troppo...) e una piena condivisione degli obiettivi per il futuro: per moltissime cose, il campo chiamiamolo amministrativo, la comunanza di obiettivi c'è; ma per molti altri temi più spiccatamente ideologici affatto. Come posso considerare morto il principio di uguaglianza? E non ce la si può cavare come propone Rutelli con un partito plurale: entro un certo limite è fisiologica la pluralità, ma se si scende sotto undeterminato livello non si fa un partito, si fa un comitato elettorale.
E la passione, la politica, la partecipazione? La picchia, il panpepato? (tanto per restare in tema di "p").
Bah.
Allo stato attuale delle cose, l'obiettivo ha da essere una federazione, il più stretto possibile, e che non si limiti a Ds e Margherita. Ciò è sterile. Rilanciare pienamente l'idea ulivista, e allargarsi a tutti i progressisti italiani, da Di Pietro a Rifondazione, cooperando sinceramente, rinunciando ai settarismi e migliorandosi a vicenda, per il futuro di sto benedetto Paese.
E poi ne riparleremo...

[che picchiu il compagno Nigra!]