28 febbraio 2009

Amarezze rugbistiche

A 'sto punto non c'è più neanche la scusa della casa di Mari, la nazionale italiana di rugby è oggettivamente carente.
Le possibilità per far bene ci sarebbero anche, che poi né l'Inghilterra, né l'Irlanda, né tantomeno oggi la Scozia hanno giocato partite mostruose, ma arrivati al dunque, in tre partite siamo riusciti a fare solo una meta (tra l'altro contro l'Inghilterra, nella gara complessivamente peggiore tra quelle giocate quest'anno). E' lì che tocca fare punti porca miseria. E invece, quando c'è da essere veloci ci si pianta andando a cozzare contro le difese, i buchi non riusciamo a trovarli e insistiamo sempre in attacchi fisici frontali, facciamo errori di sbadataggine grossolani in difesa. Bah. Mo' risperare nel miracolo bolognese il 14 come l'anno scorso è francamente improbabile (tanto più che l'anno scorso la partita vinta fu appunto contro la Scozia, non contro il Galles come fra due settimane), ma non è che ci sia tanto altro a cui attaccarsi.

27 febbraio 2009

Vado di fretta

Scusate rega', che ci sarebbero anche un paio di cose da scrivere, ma fra poco c'è una doppia festa di laurea.
Nunc est bibendum!

25 febbraio 2009

Eggizzi!

"Snefru" fa ride!

24 febbraio 2009

Franceschini: "Alla fine vinceremo"

La dichiarazione di domenica del nuovo segretario del Pd Franceschini: "Alla fine vinceremo", ricorda abbastanza una scritta fatta anni or sono sul davanzale del Galilei: "Bandiera rossa prima o poi dovrà pur trionfare". Visto l'andazzo, mi sa che se la giocano su quale delle due succederà per prima...
[potrebbe essere una stronzata, ma il secondo assunto dovrebbe essere stato ideato per la prima volta l'8 giugno 2002, nell'incazzatura seguita alla sconfitta contro la Croazia nei disgraziati Mondiali 2002]

Psicanalizziamoci!

Altro sogno, di stanotte.
A una cena, pe' fa colpo su la fica (tra l'altro, una realmente esistita e per cui veramente ci fu interesse), si ricorre agli Altoforno. Con la canzone "Permanente" precisamente. Niente, solo che nel sogno non mi veniva la seconda strofa, e mi bloccavo agli immortali versi "con un rotto te faccio la permanente t'arriccio li capelli come un negro e non me devi da di' gnente", perché il seguito della canzone me lo confondevo con Globus Tenda. Alla fine del sogno poi m'è tornata in mente la seconda strofa, ma per la picchia oramai era troppo tardi. E caso strano, non si è riusciti a combinarci nulla con quista. Ancora più strano, anche nella realtà fu così. Però gli Altoforno non glieli ho cantati mai.
Mo' me sa che quasi quasi ce riprovo.

23 febbraio 2009

Quesito ferrarese

Andando a controllare la caldaia (che il ritorno a Terni in genere significa acqua fredda), mi sono limitato a guardare quello che pareva il riverbero rossastro della fiamma guida. Vabbe', non era la fiamma guida, ma la spia che indicava anzi che la fiamma era spenta, ma tale vista, il bagliore della caldaia, m'ha improvvisamente rimandato a quindici anni fa, o giù di lì, quando a Ferrara, a casa dei nonni osservavo la fiammella della caldaia in cucina. Sopra al presepe.
Così pure l'altro giorno l'odore di un colluttorio m'ha rimandato il ricordo olfattivo del bagno della casa di cui sopra.

La domanda ora è: questo post è un'inutile esternazione di ricordi d'infanzia e altra robaccia intimisticheggiante, o una subdola e velata piaggeria verso il nuovo segretario del Pd, il ferrarese Dario Franceschini?
[o anche persino una citazione omaggio al mezzo ferrarese Giorgio Bassani e tutta la solfa dei ricordi che lo caratterizza???]

21 febbraio 2009

Avanti!

Visto che il primo e probabilmente ultimo 30 in cinque anni di università è stato ieri all'improbabile esame di Informatica Giuridica, e ciò pare confermare le tendenze all'ingegneriaggine, si pensa di rilanciare, e provare a vedere un po' questo Ubuntu...

19 febbraio 2009

Evoluzionismo bis

Evidentemente, l'uomo ha due mani perché con una regge il bicchiere, mentre con l'altra dirige la minzione.
Per le donne boh non saprei.

18 febbraio 2009

Sempre sulle dimissioni di Veltroni

Grande è la confusione

sopra e sotto il cielo


osare l'impossibile osare


osare perdere


grande è l'impossibile


osare la confusione


il cielo sopra e sotto


ci si può solo perdere


CI SI PUÒ SOLO PERDERE


Tornando sulle dimissioni di Walter Veltroni. Non nascondo che ho provato una certa soddisfazione nell'apprenderle. E' che il mio giudizio probabilmente è viziato da quella che anche un'avversione di tipo personale.
Comunque, il momento scelto per le dimissioni è piuttosto intempestivo. Oh, per quel che mi riguarda, Veltroni avrebbe potuto e dovuto dimettersi da parecchi mesi. O meglio, avrebbe dovuto indire il congresso per ben prima dell'ottobre 2009, lasciando che si trascinassero troppe questioni, contrasti, e un'opinabile gestione del partito. Francamente non vedo nel risultato delle elezioni sarde, per quanto brutto, un elemento di rottura tale con la situazione preesistente da giustificare le dimissioni immediate. Senso di responsabilità vorrebbe il non lasciare il Partito Democratico così, appiccato, con le Europee già abbondantemente compromesse ormai alle porte e senza la chiarezza sul che fare, congresso, direttorio, primarie.
Che fare adesso? Convocare un congresso anticipato è difficile, per il problema degli iscritti in primis. E' comunque una strada da tentare. Tanto appunto, le Europee sono già abbondantemente compromesse, e arrivare al congresso a ottobre, fra 8 mesi, con una leadership e una linea provvisoria, è un suicidio.
Qualcuno ipotizza addirittura il ritorno allo status precedente, un ritorno a Ds e Margherita. Per quanto l'idea mi potrebbe piacere, è ormai troppo tardi, ed è un'idea infattibile. E' quindi interesse di tutti che il progetto del Pd vada avanti, e vada avanti bene.

Conca sanremese

Luca era gay, Lollo lo è ancora, io ci sto a pensa'.

17 febbraio 2009

Le dimissioni di Veltroni

Quistu manco è stato bono a dimettese come si deve, quando si deve.

Arretrati: legge elettorale per le Europee, sicurezza, Bersani eSardegna

Scrivo adesso alcune note politiche che in realtà avrei dovuto scrivere due settimane, ma che per il sovrapporsi degli eventi ma anche e soprattutto per pigrizia si erano tralasciati.

La riforma della legge elettorale delle Europee. Quale cavolo è la necessità di una riforma? La legge attuale, proporzionale pura, garantisce perfettamente la necessità di rappresentatività che è la funzione propria delle elezioni per il Parlamento Europeo: unico organo con legittimazione democratica nell'Unione, non ha veri compiti legislativi, ed è quindi assolutamente pretestuosa la scusa della governabilità che viene addotta come scusa per introdurre lo sbarramento al 4%. Siamo chiari, la non frammentazione può essere un valore, e di una soglia di sbarramento del 4% si può anche parlare. Ma non con l'attuale sistema politico. La maggioranza non può pretendere di cambiare il sistema politico imponendolo con una legge elettorale. Non sono briciole i partiti sotto il 4%. Cinque anni fa per essi votò il 20% dell'elettorato. Nelle attuali condizioni della politica italiana, milioni di elettori vengono privati potenzialmente e probabilmente del diritto di eleggere ed essere rappresentati. Questo è assolutamente antidemocratico. Quello che più fa rabbia poi è stato l'atteggiamento del Partito Democratico. Cosa sperano di ricavarne ammazzando sul nascere ogni progetto alternativo di ricostruzione della Sinistra? Per una manciata di voti sperano di replicare il giochetto del voto utile? Qual è il senso nel guastare definitivamente i rapporti con tutta la parte politica della quale comunque ha bisogno per poter governare a livello locale, e di cui avrà bisogno per poter ambire a tornare al governo nazionale?

C'è stato poi il decreto sicurezza. Legalizzazione delle ronde di partito, possibilità dei medici di denunciare i pazienti irregolari che vengono a farsi curare, aumento della tassa per il permesso di soggiorno. E poi tutte queste anime belle a ergersi a difensori della vita sul caso Englaro. Si diceva una volta socialismo o barbarie. Qui di certo non siamo al socialismo.

Unica nota positiva, la candidatura di Bersani alla segreteria del Partito Democratico. Finalmente qualcuno che ha il coraggio di mettere le cose in campo, che riconosce l'errore nei Ds di schierarsi compatti al completo nel 2007 dietro Veltroni, con liste piuttosto in contrasto tra loro (errore anche mio di appoggiarlo, un progetto come "A sinistra per Veltroni"; ragione aveva il compagno Brunori a sostenere che era una contraddizione in termini), legato veramente alla tradizione della sinistra italiana, e non a una personalizzazione a base di americanismo e buoni sentimenti, con una reale idea e concezione di quella che deve essere la struttura e il funzionamento di un partito. 


Saltando a quest'oggi, l'assoluto disastro delle elezioni regionali in Sardegna. Un monito, per chi se ne stesse scordando, che l'Italia è diventata un paese profondamente di destra, e che di lavoro e lotta ce ne sarà da fare moltissima nel futuro.

Fiction notturne

Non guardando mai le fiction a tema storico di produzione italiane, non ha troppo senso mettersi a guardare -come sto facendo- quelle di produzione francese.
Fanno altamente sgatta' entrambe. Però almeno quelle francesi parlano di personaggi della Resistenza, come Jean Moulin.

16 febbraio 2009

Esperienze sensoriali

Scaldare a fiamma alta una padella, e versarci una bicchierata di aceto sopra.
Quindi dare una sniffatina agli effluvi. Ah!
[magari, già che ci si sta, usare il tutto per fare il sempre gradito radicchio saltato all'aceto]

Se qualche benpensante non trova la cosa troppo intelligente, provi anche a far scoppiare il sale grosso tenendolo con delle pinzette sulla fiamma viva, o a versare una goccia d'acqua su un pentolino incandescente per guardarla girare come una trottola.

15 febbraio 2009

Armonie

Apecchio insegna. L'armonica è divertente, ma -se c'era bisogno di ribadirlo- la fisarmonica è un altro passo.
Mmh.
Magari un organetto.

12 febbraio 2009

Fermentazioni 2009, primo atto!

Qualcuno si mette a fare yoga.
Qui si fa yogurt!

85 anni de l'Unità

Il 12 febbraio del 1924, 85 anni fa, Antonio Gramsci fondava l'Unità.
Auguri quindi al quotidiano storico della sinistra italiana, che nonostante questi 85 anni passati tra dittature, speranze, fallimenti e attuali piddiosaggine e scomodi formati tabloid non ha mancato mai di far sentire la sua voce per la libertà, la pace, l'uguaglianza e la giustizia. E che possa continuare a farla sentire ancora a lungo.

E per l'occasione, un paio di pensieri gramsciani sull'impegno.

"Si osserva da alcuni con compiacimento, da altri con sfiducia e pessimismo, che il popolo italiano è «individualista»: alcuni dicono «dannosamente», altri «fortunatamente». Questo «individualismo», per essere valutato esattamente, dovrebbe essere analizzato, poiché esistono forme diverse di «individualismo», più progressive, meno progressive, corrispondenti a diversi tipi di civiltà e di vita culturale. Individualismo arretrato, corrispondente a una forma di «apoliticismo» che corrisponde oggi all’antico «anazionalismo»: si diceva una volta «Venga Francia, venga Spagna, purché se magna», come oggi si è indifferenti alla vita statale, alla vita politica dei partiti.

Ma questo «individualismo» è proprio tale? Non partecipare attivamente alla vita collettiva, cioè alla vita statale (e ciò significa solo non partecipare a questa vita attraverso l’adesione ai partiti politici «regolari») significa forse non essere «partigiani», non appartenere a nessun gruppo costituito? Significa lo «splendido isolamento» del singolo individuo, che conta solo su se stesso per creare la sua vita economica e morale? Niente affatto. Significa che al partito politico e al sindacato economico «moderni», come cioè sono stati elaborati dallo sviluppo delle forze produttive più progressive, si «preferiscono» forme organizzative di altro tipo, e precisamente del tipo «malavita», quindi le cricche, le camorre, le mafie, sia popolari, sia legate alle classi alte."

"Odio gli indifferenti anche per ciò che mi dà noia il loro piagnisteo di eterni innocenti. Domando conto ad ognuno di essi del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime. Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze virili della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano nel sacrifizio; e colui che sta alla finestra, in agguato, voglia usufruire del poco bene che l’attività di pochi procura e sfoghi la sua delusione vituperando il sacrificato, lo svenato perché non è riuscito nel suo intento.

Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti."



11 febbraio 2009

Sempre sulle elezioni israeliane

Ecco rega', questo è il rischio che si corre a non aver più un partito di sinistra che fa il partito di sinistra -il Labour israeliano in questo caso, scivolato al quarto posto dopo centrodestra, destra ed estrema destra-. Finaccia a cui pure qua da noi si sta facendo di tutto per arrivare.

MILFicaggine

Jennifer Aniston compie 40 anni; toccherà cominciare ad abituarsi a considerarla una Milf.
Oh sì.



Elezioni israeliane

Destra o estrema destra: che culo.

10 febbraio 2009

La Giornata del Ricordo?

Si chiacchiera tanto del "Ricordo". Ma allora vogliamo ricordarcela davvero tutta la Storia, o è solo un pretesto per farne uso strumentale?
La vogliamo ricordare e riconoscere anche l'aggressione italiana e tedesca alla Jugoslavia? La sua occupazione, i ripetuti crimini di guerra commessi dall'Esercito Italiano, il milione e mezzo di morti civili jugoslavi?
Oppure vogliamo continuare a usare le Foibe per continuare a raccontarci la favoletta degli "italiani brava gente", e per farne un uso politico di parte?

Uz Maršala Tita. Na juriš, o-hej, partizan, pred tabo svobode je dan!

La morte di Eluana

Tristezza, e vicinanza al signor Englaro.

9 febbraio 2009

Tra l'A16 e il West - Sincretismo

Tra l'A16 e il West. O tra la Route 89 e la Murgia. Vabbe'. Motocicletta e tarantella!
Musica rega'!

If you want to be a bird pe' putere libera vulare e 'nguacchiare 'sti divise a tutt' 'e piemuntise!

8 febbraio 2009

AutoPDerotica

Secondo fonti ben informate, il segretario del Partito Democratico Walter Veltroni starebbe indulgendo in ripetute pratiche di autoerotismo a causa del messaggio di ringraziamento inviatogli dal presidente Obama per la lettera di congratulazioni  per l'insediamento.

Tutti al cinematografo; ep. 18

Karate Kid, il quarto film per la precisione.
Volendosi limitare a considerazioni di estetica, che gran tette c'aveva Julie-san, ovverosia la giovane Hilary Swank???

7 febbraio 2009

No alla strumentalizzazione del caso Englaro, in difesa della democrazia

La cosa grave e preoccupante, è che il caso Englaro è semplicemente diventato per Berlusconi un mero pretesto per poter affermare la sua pretesa di poter governare senza limiti e senza controlli, in maniera assoluta, sciolta ossia da ogni vincolo costituzionale.
Invito tutti coloro che rifiutano la fine delle cure per Eluana di non lasciarsi strumentalizzare, e di guardare oltre il caso umano in questione per vedere che giochi ci sono dietro.
Rischiamo di essere di fronte a un bivio fondamentale della democrazia italiana.

6 febbraio 2009

Su Eluana Englaro, Napolitano e il Governo

Visto che è stato sollecitato, scriviamo.
Non ha alcun senso ostinarsi a mantenere in vita il corpo di Eluana Englaro, dopo 17 anni di coma irreversibile. Questa è una cosa contro natura. E un'anima caritatevole che l'attuasse davvero una eutanasia, evitando di lasciar morire Eluana di fame e sete, farebbe solo un atto di carità.
Dopodiché, sul conflitto tra Napolitano e il Governo sul decreto legge: se si vuole approvare una legge che assicuri la nutrizione in qualsiasi condizione, si faccia pure. Ma mancano completamente i presupposti costituzionali (che vorrei ricordare sono la base della nostra democrazia) di straordinaria necessità e urgenza che possono giustificare un decreto legge (articolo 77 comma 2). Atto con cui -è bene ricordarlo- il Governo si assume la funzione legislativa, che costituzionalmente spetta al Parlamento, unico organo col necessario mandato popolare per esercitarla. Quindi assolutamente corretto e giusto l'operato del Presidente della Repubblica, il compagno Giorgio Napolitano, che si rifiuta di emanare il decreto vagheggiato dal Governo.

Fase

Fase. Giorni balordi. Pioggia, caldo, sonno. Unico svago andare a fare la spesa. Previsione: non nevicherà questo fine settimana.
17 febbraio esame di Procedura Civile 2. Si va verso un esito molto improbabile.
Torneo 6 Nazioni. Il 7 l'Italia esordisce contro l'Inghilterra. Cucchiaio di legno: possibile. Intanto si è comprata la birra.
La caffettiera domestica è una maiala, e si dà allo squirting. Previsione: vittoria del centrosinistra alle elezioni di primavera. Non di quest'anno però.

[non so se è comprensibile, ma la forma è un po' un omaggio a Paul Beathens, alias compagno Paolo]

4 febbraio 2009

Inaugurazione anno accademico alla Stranieri 2009

Il tempo passa, Frattini non è D'Alema, e anche il buffet risente dell'austerità da crisi. Ma l'inaugurazione dell'anno accademico all'Università per Stranieri di Perugia è sempre una bella cosa.
"E' grappa eh." Ma dai, non me ne ero accorto. Bah!

3 febbraio 2009

Di Pietro sullo sbarramento

Ma quale cavolo è la credibilità politica di uno, Antonio Di Pietro, che ieri sera ha dichiarato apertamente di sostenere lo sbarramento al 4% per le Europee, e che "[l'Italia dei Valori] non si oppone allo sbarramento al 4% per le elezioni europee. (...) Il nostro sarà un voto a viso aperto, perché vogliamo mettere limiti alla frammentazione politica", e stamani dichiara invece che lui non c'entra niente, che "Io vorrei che non ci fosse questo sbarramento ma questa e' la scelta di Pdl e Pd.E quando i due partiti maggiori decidono (...) puoi urlare ma loro se ne fregano."???
Già la situazione è grave, ci manca solo che Di Pietro provi ipocritamente a mettere il cappello sulla protesta.

[ok, avrete capito che qua ormai si è in ostilità piena con Di Pietro]

2 febbraio 2009

Down in the ground where the dead men go!

Il testo di Down in the ground where the dead men go dei Pogues.
Completamante allucinata.
Così come il video creato sulla canzone.



Hello boys I've been away                              Salve ragazzi sono stato via
On a bit of a holiday                                      Per una piccola vacanza
To the land where the rivers freely flow             Nella terra dove i fiumi scorrono liberamente
And the cattle roam on the wild callagh             E il bestiame vagabonda su pascoli selvaggi
Walking home three parts pissed                     Tornando a casa pisciato da tre parti
I fell and rolled in the morning mist                 Sono caduto e rotolato nella nebbia del mattino
I fell and tumbled in the hungry grass              Sono caduto e ruzzolato nell'erba affamata
That tells the tale of a terrible past                  Che racconta la storia di un terribile passato
I screamed and rolled and dreamt I fell            Ho gridato e rotolato e sognato di cadere
Down in the depths of a freezing hell                Giù nelle profondità di un gelido inferno
With a man coming up with the bugs inside       Con un uomo che appariva con scarafaggi dentro
Bouncing tooth in a skull that died                    Dente che rimbalzava nel teschio che morì
We laughed to old times and the bad old days   Abbiamo riso ai vecchi tempi e ai vecchi giorni brutti

Gonna wrap me up and takin' me away              Per poi avvilupparmi e portarmi via
Four million people starved to death                  Quattro milioni di persone morivano di fame
Could smell the curse on their dying breath        Potevi sentire la sciagura nel loro respiro morente
Where no one ever wants to go                         Dove nessuno mai vuole andare

Down in the ground where the dead men go          Giù nella terra dove vanno gli uomini morti
Down in the ground where the dead men go          Giù nella terra dove vanno gli uomini morti

Down in the ground where the dead men go          Giù nella terra dove vanno gli uomini morti

Down in the ground where the dead men go          Giù nella terra dove vanno gli uomini morti

To Hell which is circular all around                    All'Inferno che è in cerchio tutto intorno
Down in the belly of the big cold ground           Giù nel ventre del grande terreno freddo
The moving shadows were everywhere              Le ombre che si muovevano erano ovunque
The very trees seemed to bend and stare         Gli stessi alberi sembravano piegarsi e guardarti fisso
I remembered the dunes on a Sligo shore        Mi ricordavano le dune sulla spiaggia di Sligo
Ran and screamed 'til I could run no more        Ho corso e strillato fino a che non poter correre più
Over the hill and across the moor                    Sopra la collina e attraverso la brughiera
I ran in the house and slammed the door        Sono corso in casa e ho sbattuto la porta
Just what the hell's that over there                  Solo che diavolo è quella cosa là
A putrefying corpse sitting in that chair             Un corpo in putrefazione a sedere su quella sedia
One place I don't want to go                           Un posto dove non voglio andare

Down in the ground where the dead men go            Giù nella terra dove vanno gli uomini morti
Down in the ground where the dead men go            Giù nella terra dove vanno gli uomini morti
Down in the ground where the dead men go            Giù nella terra dove vanno gli uomini morti

Down in the ground where the dead men go            Giù nella terra dove vanno gli uomini morti

Been drunk as a skunk since I've been home     Ubriaco come una canaglia da quando sono stato a casa
From bar to bar like a ghost I roamed                Ho girovagato di bar in bar come un fantasma
I can't forget those things I saw                         Non posso scordare quelle cose che ho visto
Been down with the devil in the Dalling Road       Stando giù col diavolo in Dalling Road
One place I don't want to go                             Un posto dove non voglio andare

Down in the ground where the dead men go            Giù nella terra dove vanno gli uomini morti

Down in the ground where the dead men go            Giù nella terra dove vanno gli uomini morti

Down in the ground where the dead men go            Giù nella terra dove vanno gli uomini morti

Down in the ground where the dead men go            Giù nella terra dove vanno gli uomini morti

Down in the ground where the dead men go            Giù nella terra dove vanno gli uomini morti

Down in the ground where the dead men go            Giù nella terra dove vanno gli uomini morti

Down in the ground where the dead men go            Giù nella terra dove vanno gli uomini morti

Down in the ground where the dead men go            Giù nella terra dove vanno gli uomini morti

Down in the ground where the dead men go            Giù nella terra dove vanno gli uomini morti

Down in the ground where the dead men go            Giù nella terra dove vanno gli uomini morti







Ultimatum meteorologico

Ahò, qua io me so' rotto.
Non è possibile che da dicembre il Nord Italia è almeno già alla quarta serie di nevicate abbondanti e generalizzate, mentre qua al Centro alle quote medio-basse ancora non s'è visto un fiocco degno di questo nome.
A' perturbazioni, io ve lo dico, c'avete mo' un mese per far nevicare anche da noi, e mettetelo a frutto il tempo ancora a disposizione.
Irritazione questa da mancanza di neve pari solo a quella sulla riforma elettorale per le Europee, di cui si parlerà a breve.