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1 giugno 2012

Il Giro all'arrivo! - Ed. 2012

Sinceramente, questo del 2012 non è stato "un gran bel Giro". Ha appassionato poco, molti pochi spunti interessanti. E in pratica s'è dovuto arrivare agli ultimi tre giorni per vedere veramente un po' di movimento.
Il percorso in sé non sarebbe stato malaccio, non il migliore dei Giri, salite globalmente non mostruose, ma per chi aveva gambe e voglia di fare la differenza le possibilità ci sarebbero state senza problemi. Ecco, quella che è mancata forse è stata la cronoscalata, che con la corsa di quest'anno avrebbe obbligato i corridori di punta a scoprirsi di più. Era bella la tappa marchigiana, tutta saliscendi, anche se non è stata in alcun modo sfruttata. E, paesaggisticamente parlando, l'attraversamento del Ternano/Amerino. Ma soprattutto però, il maggiore difetto del percorso è stato quello di concentrare eccessivamente le giornate con le salite più impegnative negli ultimissimi giorni, mentre la settimana intermedia è stata globalmente quella più noiosa, praticamente di mero trasferimento. E ciò si  è visto nella gestione della corsa da parte dei corridori di classifica, tutti a controllarsi a vicenda, tutti raccolti fino alla fine nell'arco di nemmeno due minuti, tutti sempre in gruppo fino a 500 m dal traguardo.
I corridori cosiddetti big non si può dire, appunto, abbiano entusiasmato. Hesjedal per carità, complimenti, specie per la tenacia nei momenti chiave, ma ha fatto la differenza nelle cronometro iniziali e finali, all'attacco praticamente mai. Rodriguez forse, per media di gara, poteva meritare maggiormente la vittoria finale, ma anche lui la maglia rosa era riuscita a conquistarsela quasi unicamente con gli abbuoni , con gli scatti all'ultimo km: comunque gli si rende merito, i suoi cambi di ritmo (molto bella la rimonta sullo Stelvio) sono stati praticamente gli unici. E contento che abbia soffiato la maglia della classifica a punti a Cavendish. Ecco invece, De Gendt, scoperto alla penultima tappa, tra il Mortirolo e lo Stelvio, avrebbe dato gusto se fosse riuscito nell'impresa di vincere il Giro. Terzo posto pienamente meritato. La sua azione, di corridore che si reputava fuori classifica, con l'attacco sullo Stelvio, è stata l'unica vera, bella azione, realmente emozionante, di questo Giro d'Italia, dopo giorni passati tra gli altri corridori, anche sui passi più impegnativi, in scattini, test, volate solo sul traguardo.
Gli italiani hanno deluso. Scarponi boh, mai convinto più che tanto, e Cunego non lo si capisce, da anni: volendo ha fatto un discreto Giro, ma il senso della sua corsa è stato abbastanza misteriosa. Dispiace per Ivan Basso: l'impressione è che, purtroppo, ormai l'età cominci a farsi sentire, le gambe non sono più quelle anche di due anni fa. Comunque, estremamente dignitoso, quello che poteva fare l'ha fatto, anche se, col senno del poi, il controllo totale della corsa da parte della Liquigas per tutto il Giro non è stata la migliore delle idee, tenendo bloccata la gara e finendo per avvantaggiare corridori con squadre più deboli. Vediamo che fa al Tour Nibali, e come cresceranno i vari Rabottini, Caruso, Pozzovivo: al momento però, l'Italia non pare proprio in grado di offrire ciclisti ai massimi livelli.
Altre cose sparse: il Processo alla Tappa non è piaciuto, Alessandra De Stefano tira molto poco. Non si capisce il perché dell'esilio dagli orari caldi di Gigi Sgarbozza, così come l'avere eliminato le ricognizioni di Cassani, sostituite in modo molto indegno.
All'anno prossimo.

22 maggio 2012

Una volta di più, il Diavolo al Giro d'Italia! Falzes! (e sul Giau!)

E daje! Il Diavolo sulle strade del Giro, una volta di più, all'arrivo a Falzes/Pflazen della 16esima tappa del Giro d'Italia!
[fortuna che je dà lui un po' de pepe a 'sto giro... e domani lo vogliamo rivedere sul Giau, come 5 anni fa!

AGGIORNAMENTO DEL 23/05/12: E infatti rieccolo il Diavolo, sugli ultimi tornanti verso il Passo Giau, con Basso e Rodriguez!

 

13 marzo 2011

Domenica sportiva

Del bello della professione forense.
Al Garden per un convegno sulla non contestazione ex art. 115 c.p.c., incrociare Ivan Basso, ricevere anche un mezzo sorriso da parte sua, e rendersi conto troppo tardi di chi fosse. Godersi però i meccanici della Liquigas e della Cervélo, squadre alloggiate all'albergo ternano per la tappa Narni/Chieti della Tirreno/Adriatico, al lavoro sulle bici.

Sport bis: torniamo dopo tanto tempo, tante delusioni e tante partite non viste, che erano li tempi a casa dell'amica Mari, a fare un cenno di rugby, per la grandissima vittoria 22 a 21 di ieri dell'Italia sulla Francia, al Flaminio!

[in foto, il grande Vincenzino Nibali]

11 maggio 2010

Giro 2010 - Alla partenza

Cerchiamo di sollevarci, sempre in tema sportivo, parlando del Giro d'Italia, mentre che, finita la 3 giorni inaugurale in Olanda, stanno tornando in territorio italiano.
Come tracciato finalmente quest'anno pare serio, con belle montagne: Zoncolan, cronoscalata del Plan de Corones, Aprica, Tonale, Gavia e svariate altre. E poi la chicca, domenica, col Giro che dopo tanti anni ripassa per Terni, con Gran Premio della Montagna a Marmore (fa ride!) e arrivo al Terminillo.
Vediamo un po' i corridori, se saranno all'altezza. Tanti nomi o sono vecchi e si sono ritirati (Simoni, Savoldelli), o sono usciti per doping e affini (Riccò, e poi con un certo beneficio del dubbio Di Luca e Pellizzotti), o non partecipano (alcuni stranieri). Rimane piuttosto aperto quindi, con molte incognite, tra cui i due Liquigas Nibali e come al solito Ivan Basso...
Non si piange per la perdita alla cronaca di Auro Bulbarelli, e si attende speranzosi il grande Gigi Sgarbozza.
Dai che è un gran bel Giro!

12 maggio 2009

Giro d'Italia 2009 - Partenza!

Mentre si scrive, è in corso la quarta tappa del 92° Giro d'Italia, l'edizione del Centenario.
Sarà un gran bel giro? Le premesse ci sono tutte. Un tragitto innovativo, le tappe di montagna serie che iniziano subito, oggi, alla quarta tappa con l'arrivo a San Martino di Castrozza, e finalmente una bella serie di tappe appeniniche. E grande è l'attesa di capire che in questi anni si abbia riposto fondatamente speranza in Ivan Basso, al ritorno dopo la squalifica. E speriamo che quest'anno i corridori di punta ce l'abbiano la voglia di attaccare e rischiare.
Vedemo un po' rega'. Sta per iniziare la prima salita seria della corsa.
Buon Giro d'Italia a tutti!

8 maggio 2007

Basso Ivan

Delusione perché pareva veramente di aver trovato il più grande ciclista del mondo. Però tanto di cappello per un uomo che comunque ha avuto per primo i coglioni di parlare. Che è nell'aria, ce lu si sa che certe cose sono generalizzate, fin dai bassi livelli.
Sabato ricomincia il Giro d'Italia. Che sia un gran bel giro! [che tanto il grande Gigi Sgarbozza ormai non lo tocca più nessuno!]