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5 febbraio 2013

Tutti al cinematografo; ep. 32

Facciamo una recensione quasi seria dellu "Django" tarantiniano.
Film caruccio e godibile, molto gradevole e particolare. Magari un po' sopravvalutato, che il western (con o senza spaghetti) è un'altra cosa, ma senza dubbio ben sopra Bastardi senza gloria. Che è un po' troppo sbilanciato e poco legato tra la componente western e quella "negra" del film, se il Quentin si applicava maggiormente sul versante western, allora sì, il film sarebbe potuto essere proprio notevole. Come si appresta a essere il Dead in Tombstone con Danny Trejo. Impara Taranti', e magna de meno (mmh, togliamoci qualche pietruzza)!
Degnissima di menzione, nell'immancabile gioco citazionista, Samuel "Black Mamba" Jackson che scruta la dotazione jamiefoxxiana, rimandando all'immortale Snakes on a plane e al simpatico (sempre lì, eccàlla...) Black Snake Moan.

12 settembre 2012

Pizzichi di vipere a Città di Castello, boa e pitoni a Terni... Serpente Regolo, 12 settembre: attacco all'Umbria!

Oddio l'ho nominato e mo' che me succederà...
12 settembre 2011, Via San Nicandro, Terni: avvistamento di un regolo da parte del sottoscritto.
12 settembre 2012, Lungonera Savoia, Terni: cattura del presunto " boa", già avvistato a fine luglio a bordo fiume.
12 settembre 2012, Città di Castello: terzo caso in pochi giorni di persona pizzicata da una "vipera".

I dati parlano da soli. Il 12 settembre evidentemente deve essere una data mistica, in cui il Serpente Regolo esce dalle sue tane, e porta morte terrore e distruzione tra le povere, ignare, ingenue e indifese popolazioni dell'Umbria.
Samuel Jackson, ancora, accorri in nostro soccorso! Lascia sta' i lamenti de lu mamba nero!

24 luglio 2012

Il Pitone a Terni!

Un pitone sul Nera, tra gli sterpi sotto Carletti!
Giranno pe' Terni, si' quante ne vedi...
[oppure, cosa più probabile, è un Regolo???]
- Ma quello co' li sandali ce va giù?? E se lu mozzica??
- 'Na vorda co' un mozzico m'ha ammazzato un cane!
- Tocca sparaje! Ma mo' co' 'sto casino, s'è nascosto chi lo 'cchiappa più?
PS Ah, dice che non sono riusciti più a trovarlo e catturarlo. E' libero! Ed è pericoloso (beh!).
E solo Samuel Jackson ormai può salvarci (lui e il suo ben noto mamba nero).

23 aprile 2012

Tutti al cinematografo; ep. 29

[NdA: post scritto più di quattro mesi fa... com'è che era sfuggito alla pubblicazione??]
Dopo tanto -troppo- tempo, si rimette mano all'amata seppur notoriamente veltroniana rubrica "Tutti al cinematografo", per recensire un film che, in realtà, ancora neanche s'è visto.
Ma scoprire che Samuel Jackson ha fatto un film che si intitola "Il lamento del serpente nero", Black Snake Moan, oh beh, lui, l'indiscusso eroe socialista dal mamba nero di "Snakes on a plane", e sentirlo cantare pure questo Black Snake Moan Blues, giustifica un'ammirata recensione a prescindere.

E ogni cosa è più calda giù nel Sud!
 

PS, dopo la visione: film che merita, splendida ambientazione, splendida musica, e particolare storia, pienamente southern. Videndum!

30 marzo 2008

Tutti al cinematografo; ep. 12

Al regista di "Snakes on a plane" si deve anzitutto rendere merito di essere riuscito a realizzare un film di 105 minuti sulla seguente complicata trama.
Sull'aereo che deve trasportare un testimone indispensabile per incastrare un pericoloso e palestrato boss della mafia sino-kungfu-californiana, il suddetto boss fa imbarcare centinaia di serpenti velenosi, così che dici se tanto devo ammazza' un solo testimone, già che ce so' famo fuori tutti i passeggeri. Per non lasciare nulla al caso, i serpenti oltre a essere centinaia, tutti diversi e tutti estremamente velenosi, sono anche aggressivi e feroci perché drogati. Per fortuna sull'aereo c'è il sempre ottimo Samuel Jackson, che deve scortare il teste sano e salvo in California, e in effetti alla fine c'è il lieto fine. Uno pensa, mo' che finisce il film vedremo anche lu mamba nero de Jackson, che tra l'altro aveva pure armediato una hostess non male, e invece no, con ennesimo colpo di scena il film si conclude con una incongruente surfata.
Diversi sono i livelli di lettura di tale film. Quello più palese, oltre alla sana ma mai abbastanza ripetuta verità che non tocca fasse mozzica' da li serpenti, è quella sorta di affresco di costume, quella moderna Comédie Humaine realizzata dai vari personaggi: il ragazzetto scemotto che però rimedia, i negroni obesi e rappettari, la coppietta drogata e sessualmente maniaca, la vecchia hostess simpatrica zitella e quella strafica, l'alcolizzata, il finto gay, la ricca scema col chihuahua e l'arrogante business-man, i figlietti patriottici e la madre isterico/religiosa.
Ma scavando più a fondo, sono evidenti anche le radici autenticamente marxiane che alimentano il film: può un Jumbo Jet avere solo sei membri di equipaggio (lo sfruttamento e l'alienazione cui sono sottoposti dalla ricca compagnia aerea)? Si può perpetuare il classismo della differenza tra le classi (beh!) prima, business e economic che affliggono le nostre aviazioni? La lotta dei passeggeri per fuggire dai serpenti e rifugiarsi sul piano superiore, altro non è che un'allegoria della lotta delle masse mondiali per spezzare i vincoli impostici dalla società capitalistica (i serpenti) e raggiungere alfine l'uguaglianza e il sol dell'avvenire (tutti stretti in prima classe e il proletario che salva la baracca riuscendo ad atterrare nella calda luce del sole che sorge a Oriente).