Visualizzazione post con etichetta festa democratica. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta festa democratica. Mostra tutti i post

21 giugno 2012

Manifesti romani!

Ooohh!!! Vuoi mettere un bel Cupolone vaticano come manifesto della Festa del PD di Roma di quest'anno (ndr: mi rifiuto ormai di dargli il nome de l'Unità), rispetto a quello squallido e sessista dell'anno scorso, quello con le gambe di una donna in gonna (buuu vergognia!!)?? Ora sì che ci siamo! Daje Roma che ce la fai!

2 settembre 2011

Impressioni di settembre, impressioni da Festa Democratica di Terni


Il PD ternano, lasciata ormai perdere la politica vista l'aria (o meglio, invitando tipo Fioroni, che però è andato a dire che voleva abolire l'Umbria solo l'indomani in Toscana), e visibilmente scosso dal caso Penati, si è lanciato in ardite operazioni di autofinanziamento, con l'incrollabile lotteria, un tuffo nel passato con la riffa, un balzo nel futuro con la "privatizzazione" ed esternalizzazione di buona parte dei servizi di ristorazione (ahinoi, quest'anno anche il "Bar"ack Obama è venuto a cessare, avendo i GD perso il bar, appaltato a un locale di via Fratini), e la presenza anche di alcune slot machine.
Ciò detto, qualche spettacolo interessante, più che gradevole atmosfera di festa popolare, mistero da svelare su presunto Maß, 1 litro di HB, servito a 6 € in un bar, e invariata possibilità di dedicarsi al bere vino al bicchiere a prezzo modico all'amato stand delle pizzole. Per contro, si insiste con la grave mancanza di un palco di liscio.

23 giugno 2011

Lo squallido e sessista PD romano! Buuu!

Si voleva fare qualche commento sarcastico ironico su come sia beceramente sessista il PD romano con la sua pubblicità della Festa dell'Unità che rimanda a Marilyn, mentre avrebbe dovuto mettere qualche bel donnone sovietico di una volta e che se ci fosse stata Concita certe cose non sarebbero successe; ma qui la faccenda si fa preoccupante, che qui in tanti ci credono davvero.
Per riprendere il linguaggio utilizzato dalle autrici del comunicato di condanna, quello che lascia "sbigottiti e attoniti" è che si stia a montare un caso politico di tali proporzioni su una stronzata del genere. Mi si dirà casomai che è   un - meglio, l'ennesimo caso di - manifesto pseudosimpatico piuttosto insulso e inappropriato per quella che dovrebbe essere ancora una festa politica (ma con Roma chiudiamo un occhio, che almeno continuano a mantenere il vecchio nome "dell'Unità"): e invece no, tutti a strillare, vergognIa! il manifesto incriminato è una becera mercificazione del corpo femminile! una mancanza di rispetto verso milioni e milioni di cittadine italiane! ecco vedete neanche mettono la faccia solo un corpo! Ripeto, e ci credono davvero. C'è qualcosa che non va...

3 settembre 2010

Nicola rassegnato ma costruttivo ai tempi delle Feste Democratiche

La pigrizia settembrina del blogger.
Comunque.
Superiamo i toni nostalgici del "Nicola ai tempi delle feste de l'Unità". Il lutto ormai è elaborato, le cazzate ormai fatte e non si torna indietro.
Pars costruens quindi, e analisi rigorosa della realtà della Festa Democratica ternana edizione 2010.
Programma politico scarsino, molto scarsino. Dici: annamo a balla'??? E invece no, qui c'è il disastro della Festa Democratica di quest'anno: non c'è il liscio! Terrore pianto e tragedia.
Ci si consola con i Latte e i Suoi Derivati, e col vino a 1 € al bicchiere allo stand delle pizzole.
Che come diceva lu poro Gaber, qualcuno era comunista perché beveva il vino e si commuoveva alle feste popolari.

30 agosto 2009

Amarezze da rientro

Ritornati a Terni, non si può che commentare che
- la Efes in effetti il ricordo era giusto, è un'ottima birra
- la picchia turca per contro lascia un po' a desiderare
- non per fare lo scontro di civiltà, però insomma del maiale si sente la mancanza.

Ciò detto, il rientro è coinciso come da tradizione con un giro alla Passeggiata, a quella che era l'amata Festa de l'Unità.
Tanto per deprimersi un po'. Stesso discorso dell'anno passato. Solo ormai digerito un po' meglio.
E per giunta, sgatto, che hanno deciso di ricacciare qualche soldino per gli spettacoli, ma gli è presa qua a Terni la fissa per l'indie-rock. Bah.

6 settembre 2008

Nicola ai tempi delle feste de l'Unità

Una storia in realtà cominciata relativamente tardi. Di quand'ero bambino ho i vaghi ricordi delle grandi feste dell'Italia Settentrionale, Modena, Bologna, di ritorno dalle vacanze estive.
Per poi saltare direttamente al 2002, quando finalmente la festa comunale de l'Unità di Terni venne riportata dopo parecchi anni in centro, alla Passeggiata.
Da allora divenne un appuntamento fisso dell'inizio di settembre. Ogni anno entravo per la prima volta dall'ingresso del lato Nord, passando sotto le bandiere rosse dei Democratici di  Sinistra, pieno di orgoglio, le note dell'Internazionale di sottofondo nella mente, con la consapevolezza di far parte di una Storia che, per dirla con Togliatti, veniva da lontano. E il senso di appartenenza, un luogo in cui sentirsi a casa.
Ricordo in specie il 2005, anno in cui Terni ebbe anche l'onore di ospitare la Festa Nazionale del Lavoro, nonché anno in cui si festeggiavano 60 anni di democrazia e 60 anni di feste de l'Unità.
Una festa organizzata da un partito, senza essere festa di partito, bensì un qualcosa offerto per l'incontro e la partecipazione del popolo nel senso più ampio. Senza grosse pretese, ma alla quale tra gli altri hanno partecipato negli ultimi anni Bennato, Pierò Pelù, Vecchioni, Max Gazzè, la Tresca, e tra gli eventi politici particolarmente rilevante il comizio del segretario Piero Fassino del 2002, Guglielmo Epifani, Massimo D'Alema in diverse occasioni. Poi i baracchini, i ristori, lo stand palestinese, il pub "La Tana dei Draghi" dei Runners, con birra cara, ma migliore rotazione musicale della festa, la pizzeria "A Sinistra", lo stand delle pizzole, con un bicchiere di bianco a 50 centesimi.
Fino ad arrivare allo scorso anno, il 2007 portatore di enormi trasformazioni per la sinistra italiana. Un finale col botto per Nicola alle feste de l'Unità, prima con la festa della sezione a Sant'Erminio, dal 10 al 13 maggio, e poi al pub della Sinistra Giovanile alla festa perugina di Pian di Massiano, dal primo al 6 di settembre. Bei giorni di lavoro, bevute e nuove conoscenze.
Il lunedì del 17 settembre presi l'Unità, da conservare: il giorno prima a Bologna il segretario dei Democratici di Sinistra Piero Fassino aveva tenuto l'ultimo comizio di chiusura della Festa Nazionale de l'Unità.
Il resto è storia di questi giorni: lo scioglimento del Partito, la nascita del Pd, la sconfitta elettorale, Veltroni, la scelta di cambiare il nome stesso delle feste.
E col nome, in parte è cambiata anche la sostanza.
E quando la sera vado in giro per la Passeggiata, c'è l'amarezza di aver visto troppo presto la fine delle feste de l'Unità.

4 settembre 2008

Pars costruens

Per una volta, una nota costruttiva e positiva sulla dirigenza del Partito Democratico?

Alla Festa di Terni, il Pd locale ha finalmente avuto il buon senso di inserire come ospiti gli Altoforno (sabato 6 settembre alle 21.30 alla Passeggiata).

[ma ci ritornerò sul tema feste, ah se ci ritorno...]

30 maggio 2008

Shock!

Se anche a Casa del Diavolo quest'anno la Festa de l'Unità diventa Festa Democratica, beh bardasci, la buona volontà ce la si mette, però la Causa è compromessa davvero.
Per chi non conosce i luoghi, Casa del Diavolo è il tipico borgo rurale dell'hinterland perugino, quella campagna rossa umbro-bulgara dove il Partito, a prescindere di come si chiami, fa comunque almeno il 60% dei voti da solo, e in cui giusto un anno fa si teneva un seminario della Sinistra Giovanile presso la locale Casa del Popolo, esibente ancora nel salone un mosaico di una grande falce e martello che sta lì dall'inizio degli anni '20...
Vabbe' che all'epoca in effetti l'Unità ancora neanche era stata fondata, però certi trapassi colpiscono comunque.