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17 ottobre 2012

Il ritiro di D'Alema - Basta con questa manfrina

L'augurio è che con l'annuncio di D'Alema di non ricandidarsi al Parlamento gli si dia una chiusa con tutte 'ste fregnacce. Che porca miseria, non si può stare per giorni a parlare prima di Veltroni, poi di D'Alema, cosa gli risponde Bersani, come interviene Renzi, cosa replica D'Alema. In teoria (molto in teoria) con le primarie si dovrebbero confrontare linee politiche, proposte e idee differenti, per scegliere quale dovrà candidarsi a rappresentare e guidare un futuribile governo di centrosinistra. Tutta 'sta manfrina (che va avanti da settimane) è del tutto strumentale esclusivamente alle battaglie di posizione interne al PD, inutile ai fini del senso del primarie, ma soprattutto completamente avulsa da quella che è la situazione politica, economica e sociale che stiamo vivendo, da quelle che sono le necessità del Paese.

18 giugno 2011

Complotto contro l'Unità!

Mo' a quanto pare se la De Gregorio va via da l'Unità non sarà perché vende poco, perché ha fatto un giornale di una superficialità imbarazzante e senza un'identità e una ragione di essere, perché magari il PD, che caccia comunque un bel po' di soldini, vuole un giornale che rispecchi maggiormente la sua linea politica.
No, è colpa di un complotto massonico/dalemiano/dagospiano/democratico.

6 maggio 2010

Esegesi del "farsi fottere" dalemiano

D'Alema ha mandato Sallusti, il vicedirettore del Giornale, "a farsi fottere" nel corso di una puntata di Ballarò.
Giustissimo eh per carità, e non sarebbe male se non rimanesse solo un'espressione figurata.
Però di sicuro uno scatto così da parte di D'Alema un po' ha sorpreso tutti.

Sarebbe da fare poi un po' di esegesi sull'espressione "farsi fottere". Un americanismo, "fuck you", invece dell'italiano "vaffanculo".
Un segno di togliattismo anti-azionista e società civile, per tenere le distanza da un Grillo che del "vaffanculo" ha fatto un'icona?
Oppure, soffermandosi sull'americanismo, un sotterraneo messaggio di tregua a Veltroni?

22 dicembre 2009

Dalemismo bis - inciuci

L'altro giorno, in merito alle discusse dichiarazioni di D'Alema in tema di inciucio, m'è parso il classico caso del Dalemismo, come lo si intendeva qualche tempo fa. Ossia, magari il nostro dice cose non condivisibili, però porca miseria come le dice bene, che classe sempre! Come l'altro giorno, che ritirava fuori la polemica togliattiana contro la cultura azionista. Ahhhh!

Andando poi a cercare di rileggere con un po' più di attenzione le dichiarazioni incriminate e il contesto (ci si è affidati a l'Unità che dovrebbe essere fonte abbastanza affidabile su quel che riguarda le vicende democratiche), andando oltre le sole reazioni altrui su cui si è imperniato il dibattito, ci si è fatti l'idea che c'avesse anche abbastanza ragione, e che ci si sia montato un caso su in maniera piuttosto strumentale. Di fronte alle perplessità della minoranza del Pd di fronte alla disponibilità del partito di cercare un dialogo sulle riforme (premetto subito, a me anche sa una grande fesseria ostinarsi a cercarlo, che non si caccerà mai un ragno dal buco, essendo altre le preoccupazioni del centrodestra, che periodicamente usa il tema del dialogo per cercare, riuscendoci, di mettere in difficoltà il centrosinistra, e lo si vede dalle premesse, le ipocrite richieste di un "patto democratico" che mira solo a frammentare e isolare fra loro le forze di opposizione; lieto di vedere che anche Veltroni se ne sia accorto, dopo che ha passato mesi e mesi a teorizzarlo questo famoso "dialogo"), ha risposto osservando come il compromesso in sé non è una cosa dannosa, ma spesso utile e necessaria. E come alle volte, in nome di una cultura come quella azionista che rischia di essere solo massimalismo, si rifiuti a priori ogni compromesso in nome di una presunta purezza dei principi, magari additando ogni possibilità di compromesso sprezzantemente come inciucio.

Il discorso è questo. Cose tutte piuttosto pacifiche, di buon senso. Poi si può discutere se calandoli alla situazione odierna questi principi siano in grado di essere applicati. Opinione personale, scritta sopra, è molto scettica. Però su questo è da discutere, mentre le dichiarazioni di D'Alema sono state estrapolate, trasformate in un "D'Alema elogia l'inciucio con Berlusconi sulla giustizia" in maniera estremamente strumentale, per fare bassa polemica anche all'interno dello stesso Partito Democratico.

19 novembre 2009

D'Alema quantomeno era più picchiu

Pare che i Socialisti Europei abbiano scelto come candidato alla carica di Alto rappresentante per la politica estera dell'Unione Europea tale Catherine Ashton, un'inglese. Facendo tramontare così l'ipotesi D'Alema.
Bah.
Al di là di tutte le questioni -fondate- sull'opportunità di dare quest'incarico a un inglese, la candidatura di D'Alema era ideale.
Per l'Ue che probabilmente avrebbe avuto un buon rappresentante, per D'Alema che gli dava gusto, per tutti i dalemiani che lo ritengono una persona di grandi qualità adatto a tali ruoli, e per tutti gli anti-dalemiani che se lo sciaquavano dall'Italia.
Valle a spiegare in Europa 'ste cose!

Comunque bella fica l'inglesina.

4 febbraio 2009

Inaugurazione anno accademico alla Stranieri 2009

Il tempo passa, Frattini non è D'Alema, e anche il buffet risente dell'austerità da crisi. Ma l'inaugurazione dell'anno accademico all'Università per Stranieri di Perugia è sempre una bella cosa.
"E' grappa eh." Ma dai, non me ne ero accorto. Bah!

18 gennaio 2009

Dalemismo

E' il magari non essere d'accordo con quello che dice, però porca miseria come lo dice bene.

10 maggio 2008

Esteri

L'on. Fassino dichiara a Radio Nicola_ds: "Ahahah caro Massimo, adesso che grazie a Walter sono anch'io Ministro degli Esteri non ho più il complesso di inferiorità nei tuoi confronti."