31 dicembre 2011

Strenna 2012! - La Valnerina Ternana, Rifugi anti-aerei a Terni, Le tappe della Resistenza

Periodo denso e un po' incasinato. Ultimi giorni non si è mai trovato un po' di tempo per questo blog, e sicche cose degne di essere commentate ce ne sono state, a partire da morti eccellenti e il simpatico umorismo di Monti, che a quanto pare, lui  e il suo CrescItalia, dev'essere stato qualche volta a lezione al nostrano Bar-ack Obama. 
Per perdonarmi con i ben noti amici compagni e passanti che visitano questo blog, unitamente agli auguri di un 2012 degno, sereno, e se possibile, positivamente di svolta, splendidi regali per voi tutti.
Il libretto del disco "La Valnerina Ternana"! Disco bello e interessante, registrato in Valnerina a inizio anni '70, con i testi e una miriade di informazioni. [by the way, s'è scoperto che, in un analogo disco intitolato "La Sabina. Una tipica area di transizione.", vi è una registrazione di una canzone di Dante Bartolini, "Il traditore Tanturi" (altre versioni sono "Il vile Tanturi", o Tanduri), cronaca della battaglia di Poggio Bustone, il 10 marzo 1944; la canzone è stata ripresa anche recentemente da Piero Brega , "Fuori dal Paradiso": se per caso qualcuno è in possesso di tale canzone, lo prego vivamente di contattarmi]-
Da un articolo comparso su "Ingenium", rivista dell'Ordine degli Ingegneri di Terni, un articolo con notizie sui rifugi anti-aerei pubblici di Terni, e soprattutto il loro elenco, corredato di indirizzi.
La perla infine, la scannerizzazione di un libriccino, edito per il Decennale della Liberazione a cura del Comitato di Liberazione di Terni, "Le tappe della Resistenza", con una storia sommaria, immagini e mappe dell'operato della Brigata Garibaldina Antonio Gramsci.
Ancora, un augurio di cuore di buon 2012 a tutti.

23 dicembre 2011

Catene da neve a Terni? Il testo delle ordinanze, provinciale e comunale - AGGIORNATO

AGGIORNAMENTO!!!

A ridosso delle feste, si scriveva come c'era stato ingiustificato allarmismo sull'ordinanza della Provincia di Terni, che, diversamente da Perugia, s'era limitata con ragionevolezza a imporre l'obbligo di montare le catene in caso di precipitazioni nevose. Si continui a leggere sotto per la Provincia. Destava allora un certo sconcerto l'apparire di una serie di cartelli, su strade della periferia ternana, di cartelli indicanti l'obbligo di catene a bordo. A che titolo? Facessero a pace col cervello si pensava. Invece, una settimana fa, svelato l'arcano. Dove la Provincia aveva dimostrato buonsenso, ci ha messo il carico invece il Comune di Terni, emanando un'ordinanza che impone su una serie di pericolose e nevosissime strade montane nel territorio comunale ternano (come San Liberatore a partire dall'incrocio di Prisciano) l'assolutamente idiota prescrizione di catene da neve a bordo. Fino al 15 aprile. Preparandosi frattanto, nel nome di Bencivenga il Beneamato, a inaugurare una serie di nuovi autovelox per la città. Per completezza di cronaca, anche in questo caso lo stralcio dell'ordinanza comunale n.160 del 2 gennaio 2012. 

IL  SINDACO  
...
CONSIDERATO       
che durante i periodi di formazione di ghiaccio sul piano viabile e di precipitazioni nevose  si  riscontrano  disagi  per  la  circolazione  stradale  e  che  in  tali  evenienze occorre evitare che i veicoli in difficoltà possano produrre blocchi alla circolazione, rendendo  di  conseguenza  difficoltoso  garantire  l’espletamento  dei  servizi  di emergenza, pubblica utilità, trattamenti antigelo e sgombero neve; 
ACCERTATA  
la necessità di prescrivere, a tutela della sicurezza della circolazione stradale e della pubblica  incolumità,    per  i  veicoli  transitanti  lungo  le  strade  comunali  collinari  e montane  di  seguito  elencate  e  per  il  periodo  temporale  ivi  precisato,  l’obbligo  di essere  muniti,  ovvero  di  avere  a  bordo,  mezzi  antisdrucciolevoli  o  pneumatici invernali idonei alla marcia su neve o su ghiaccio;

O  R  D  I  N  A

che,  dal  15  novembre  al  15  aprile,  sia  istituito  l’obbligo,  per  i  veicoli  transitanti  sulle  strade
comunali collinari e montane di seguito elencate e nelle loro diramazioni , di essere muniti, ovvero
di avere a bordo, mezzi antisdrucciolevoli o pneumatici invernali idonei alla marcia su neve o su
ghiaccio.
ELENCO STRADE COMUNALI:
•   via Ippocrate, tratto intersezione strada di Perticara - strada di Piefossato;
•   strada di Perticara, intera estesa; 
•   strada di Piefossato, intera estesa;
•   strada Colli di Valenza, intera estesa;
•   strada collegante la S.S. n° 79 “Ternana” con voc. Larviano;
•   strada collegante voc. Larviano con voc. Miranda;
•   strada di Rancio;
•   strada della Val di Serra, tratto Giuncano Scalo - confine con la Provincia di Perugia;
•   strada del Traversone, tratto strada della Val di Serra - confine con  la Provincia di Perugia;
•   strada del Prato, intera estesa;
•   strada dei Venti, intera estesa;
•   strada di Valle Nocchie, tratto voc. Pracchia - confine con il Comune di Acquasparta;
•   strada di Poggio Lavarino , intera estesa;
•   strada collegante la S.P. n° 67 “Valserra”  con voc. Appecano;
•   strada collegante la S.P. n° 67 “Valserra”  con voc. Acquapalombo;
•   strada la Castagna,  intera estesa;
•   strada di Battiferro,  intera estesa;
•   strada collegante la S.S. n° 3 “Flaminia”  con voc. Collelicino;
•   strada della Romita, intera estesa;
•   strada del Nocione, intera estesa;
•   via San Liberatore, intera estesa;
•   via Collestatte, intera estesa;
•   via Madonna della Strada, intera estesa;
•   strada di San Mamiliano, intera estesa  sino al confine con il Comune di Montefranco;
•   strada della Pittura, intera estesa.
***

Come noto, la Provincia di Perugia ha emesso un'ordinanza, oggettivamente idiota, che in pratica impone a chiunque circoli sul territorio provinciale l'obbligo di catene da neve a bordo, a prescindere dalla necessità, addirittura fino al 30 aprile 2012. Immaginabili conseguenze di facili e salate multe, e assalto ai negozi in tutto il territorio regionale, con immediato esaurimento scorte delle catene da neve.
In settimana, s'era sparsa la notizia che anche la Provincia di Terni (notoriamente esposta a furiose nevicate fino a primavera inoltrata) avesse emanato un'ordinanza analoga. Finalmente è stata resa pubblica tale ordinanza, e dalla sua lettura si evince chiaramente che non è così.
Con molta più ragionevolezza, si prevede semplicemente l'obbligo di catene da neve o dispositivi equipollenti montate in caso di neve o ghiaccio, non l'obbligo delle catene a bordo a prescindere. 
Certo, se magari da Monterivoso si vuole arrivare a Scheggino, o si vuole andare a mangiare a Strettura o anche solo a Molinaccio, valicando così la dogana dei malefici perugini, anche se è il 25 aprile e sono quasi trenta gradi vogliono comunque le catene.
Elenco strade soggette

Dal testo dell'ordinanza n. 69 del 16.12.2011 della Provincia di Terni.

IL DIRIGENTE DEL SETTORE

Considerato  che  nella  stagione  invernale  i  frequenti  abbassamenti  di  temperatura  ambientale, anche  repentini,  comportano  la  formazione  di  ghiaccio  con  possibile  presenza  di  neve  sulle carreggiate della strade Provinciali e Regionali;

Considerato che in tali situazioni, i veicoli in circolazione, se non provvisti di pneumatici invernali idonei  a  tali  condizioni  di  marcia,  possono  determinare  ingombro  o  blocchi  alla  circolazione, rendendo difficile la garanzia degli interventi di emergenza, di utilità pubblica, di sgombero neve e/o di spargimento sale;

Ritenuto opportuno disporre che in tali occasioni, tutti i veicoli che circolano sui tratti di Strade indicate  in  elenco  e  individuate  con  il  segnale  d’obbligo  indicato  all’art.  122  del  D.P.R.  n. 495/92 (fig.II 87), debbano obbligatoriamente essere muniti degli speciali pneumatici invernali per la marcia   su   neve   e/o   ghiaccio,   ovvero   abbiano   montate   catene   da neve   o   altri   mezzi antisdrucciolevoli omologati ed idonei ad essere prontamente utilizzati;

Richiamati gli artt. 14 – 5 c.3 - 6 c.4/e - 37 del D.Lgs. n. 285/92 e s.m.i. (C.d.S.), nonchè il D.P.R. n. 495/92 Regolamento di Esecuzione al C.d.S.;
 
Ritenuto pertanto, di procedere in tal senso;
Visto l’art. 122 comma 8  del D.P.R.  30.04.92 n° 285


O R D I N A


1) L’obbligo di circolare, in caso di neve e/o ghiaccio sui tratti di Strade indicate nell’allegato elenco e individuate con il segnale d’obbligo indicato all’art. 122 del D.P.R. n. 495/92 (fig.II 87), con pneumatici invernali (da neve) o catene da neve montate o altri mezzi antisdrucciolevoli omologati ed idonei ad essere prontamente utilizzati, dalla data di emissione della presente Ordinanza e fino al 30 aprile p.v.:

2) affinché gli speciali pneumatici invernali (da neve) indicati al punto 1) siano conformi alla Direttiva comunitaria 92/93 CE recepita dal Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti 30/03/1994 e s.m.i. o a quelle dei Regolamenti ECE - ONU vigenti in materia:

3) di provvedere, tramite il proprio personale, all’installazione della prescritta segnaletica stradale (Fig. II. 87 del Regolamento d’Esecuzione al C.d.S.) indicanti i punti  con l’obbligo di circolare con detti  pneumatici  invernali  (da  neve)  o  catene  da  neve  montate  o  altri  mezzi  antisdrucciolevoli omologati e idonei ad essere prontamente utilizzati;  
...

21 dicembre 2011

Matematica spicciola

Come la Gelmini a inizio mandato, anche la Fornero si è resa conto che magari gli stipendi in Italia sono un po' bassi, e sarebbe (badando bene a utilizzare il condizionale) da alzare. Ehhh.
Matematica spicciola.
Da una trentina d'anni uno dei pilastri della politica economica/salariale italiana è la moderazione salariale. E' un dato di fatto, pacifico, il principio per cui, nella migliore delle ipotesi, lo stipendio aumenta, col passare del tempo e il rinnovo dei contratti, solo tenendo come indice di riferimento (neanche automaticamente, che non c'è la "scala mobile") il tasso di inflazione. In altre parole, negli ultimi trent'anni in generale il lavoro dipendente ha perlopiù mantenuto invariato il proprio potere d'acquisto, la propria ricchezza. Qualcuno un po' (poco) è salito, qualcuno s'è anche impoverito (qualcuno in più, perché al netto dell'inflazione, sono nate o aumentate diverse ulteriori voci di spesa).
In questi ultimi trent'anni, però, la ricchezza globale prodotta dal paese, dalle imprese, dai servizi, è altrettanto pacificamente cresciuta. L'economia italiana del 2011 non è certo quella del 1981. Certo, singolarmente parlando, chi più, chi meno, e tanti sono andati a gambe all'aria, ma le aziende, le imprese, nel loro complesso, hanno prodotto fatturato, hanno creato profitto. 
Di questo profitto, di questo differenziale di ricchezza prodotta, il lavoro dipendente non ha goduto i frutti, essendo le retribuzioni rimaste invariate. Non vi è stata alcuna redistribuzione dei redditi, ma anzi, una loro significativa divaricazione, ampiamente certificata.
Capitolo ulteriore, come è stato utilizzato questo plusvalore? In parte, come almeno auspicabile, reinvestiti in attività produttive, creazione di nuove attività, ammodernamento. Ma la classe imprenditoriale italiana, nel suo complesso, è quello che è. E la ricchezza prodotta in questi ultimi decenni, anziché ripartirsi in maniera equa, o utilizzata per rilanciare e rendere competitivi i settori produttivi, è stata investita in speculazione, contribuendo largamente a gonfiare oltremodo l'economia "dei mercati", i cui frutti sono sotto gli occhi di tutti.

19 dicembre 2011

Fumo negli occhi bis

Tornando sulla serie "fumo negli occhi". A leggere i titoli degli ultimi giorni, pare che l'unica macchia ascrivibile al prode Monti sarebbe quella delle mancate "liberalizzazioni", vulnus da sanare il prima possibile, che "i consumatori prima di tutto", come ci tweetta fiero e baldanzoso Casini. Perché è evidente, sì, IMU, IVA, tagli ai servizi pensioni etc, ma tutto si risolverà, se aumentiamo il numero dei taxi in circolazione e permettiamo la vendita dei farmaci di fascia C anche nelle parafarmacie. Aspettando poi di vedere tornare crescita e posti di lavoro, "liberalizzando" biechi ordini  professionali come quello degli avvocati. Che sono noti gli stretti vincoli  medioevali, come possiamo permetterci di avere solo 500mila avvocati in Italia? Un articolo di tre settimane fa, a memento sul furore liberalizzatore.
Quindi; effettivamente abbastanza ridicoli i leghisti che provano a reinventarsi, proponendosi quali strenui avversari di una manovra economica frutto e sulla stessa linea di intervento di tutte quelle degli ultimi anni, di loro governo, ma anche tutti coloro che dopo avere giustamente attaccato e criticato Tremonti, ora si sentono in dovere di difendere la manovra Monti a spada tratta, beh non scherzano mica.

17 dicembre 2011

Correlazione (nevosa oggettiva)

La notte sognare di scegliersi un colbacco, e al mattino svegliarsi con la prima neve sui monti sopra Terni.
Si ritiene che sussista una correlazione tra i due eventi.

15 dicembre 2011

Terni città fallica? (Taciti Fontanae asta ammosciate)

In soldoni, giusta tragedia, che ce s'è ammosciata l'asta della Fontana di Piazza Tacito. Auguri di rapidissima riparazione, e già che ci siamo, di restauro dei mosaici, ridotti a uno stato indegno (o, comunque daje, l'idea di trasformarla in un albero di Natale non era troppo accia).
Comunque, l'accaduto ci dà spunto per riflettere che sì, le tesi su Terni città fallica mica sono insensate. 
Cominciammo coi cazzetti sulle mura sotto Cesi, e siamo arrivati all'asta della fontana di Ridolfi, alla Torre della Biblioteca, all'Obelisco di Arnaldo, e volendo, anche alla canna da pesca dello Stadio (sulla quale echeggiano i versi "e adesso nel lago io pesco con il mio bambù"). E su tutti, un ruolo speciale da riconoscersi ai Membri degli Altoforno, indubbiamente addentro a codesti misteri.
Terni città d'acciaio, Terni città fallica. Mmh mmh.

Razzismo numerale!

L'avere potuto vedere in un'unica serata American Dad, i Griffin e Corrado Guzzanti in tv ha fatto sì che si concedesse un po' di clemenza verso il dannato digitale terrestre.
E poi.
Una mesata fa, manco fossimo stati dei fortunati bifolchi vissuti a cavallo tra XI e XII secolo, tutti a parlare del mitico 11.11.11; martedì invece, nessuno s'è filato lu poro 13.12.11 (anch'esso per ovvie ragioni irripetibile per una buona secolata). Razzismo numerale, senza ombra di dubbio!

Fumo negli occhi

Ok, per carità, tutto giusto, una serie di agevolazioni e privilegi per la Chiesa sono spesso del tutto ingiustificabili, altresì stipendi benefits vitalizi e quant'altro per i parlamentari, le province sono indubbiamente in numero eccessivo, le licenze dei taxi da liberalizzare e via dicendo. Ma insospettisce non poco, anzi proprio puzza, e dovrebbe far riflettere, come l'attenzione mediatica, informazione "progressista" con Repubblica in testa, di questi giorni sia focalizzata quasi esclusivamente su questi temi. Che alla fine sono niente di più che una cortina fumogena, così che mentre perdiamo tempo a discuterne, distogliamo l'attenzione dai numeri, dalla realtà della manovra in via di approvazione, così che quasi ci propinano come grandi risultati l'indicizzazione per un paio d'anni delle pensioni fino a 1400 €, o della miseria percentuale di prelievo su beni di grande lusso (anzi, notizia dell'ultima ora, alleggerita la "tassa sul lusso", compensata da un aumento sulle sigarette), per poi commentare soddisfatti che "ora c'è più equità". Mmh equità. E tutti attentissimi a riempirsi la bocca con la Costituzione, e nessuno a preoccuparsi invece se, un po' per dolo, un po' per sciatteria, si decreta spesso al di fuori dei minimi limiti formali (vedasi province e riduzione stipendi parlamentari), tanto, già abbiamo acclamato l'arrivo dei "tecnici" a salvarci dai "politici" incompetenti e fannulloni, che ci importa più che tanto delle istituzioni rappresentative. O ancora sugli stipendi parlamentari e dei consigli provinciali, cercare di fare un'analisi sui costi della pletora di enti agenzie organismi nazionali ma soprattutto locali?
E poi doversi sorbire gli opinionisti "trenta/quarantenni" che attaccano "il sindacato", reo sulle pensioni di difendere diritti di una ristretta platea di privilegiati (già, quei privilegiati che magari dopo avere iniziato a lavorare neanche ventenni, dopo 40 anni di lavoro, una vita, pensavano di potere andare impunemente in pensione), senza capire che si sta spianando la strada per eliminarlo proprio il sistema pensionistico di qui ai prossimi vent'anni.
In tema di sindacati, l'anno scorso tutti a giurare e spergiurare che Pomigliano era un caso isolato, irripetibile, cattiva FIOM che ti opponi. Eccoci serviti. Da ieri, in tutti gli stabilimenti FIAT italiani, è legge che un sindacato che non abbia firmato un contratto capestro, imposto sotto minaccia di chiusura, anche se fosse maggioranza assoluta tra i lavoratori non ha diritto di rappresentanza sindacale interna.

13 dicembre 2011

Odio (moccian/veltroniano)

"Perché io credo che quelle colonnine  a cui si legavano i lucchetti, pensate in maniera intelligente nel periodo del sindaco Veltroni, erano la soluzione ideale per permettere ai giovani di sognare e di avere un po' di romanticismo".
Moccia che ci dà nuovi motivi per odiare Veltroni (o viceversa).

12 dicembre 2011

Tragico e cinereo epilogo

Cremato. Epilogo più tragico non poteva esserci. Anche questa volta, non posso che fare mie le parole di Davide La Rosa. E si apprezzi l'espressione sgomenta di Saragat.


10 dicembre 2011

Mitakuye Oyasin, Ned Ellis!

Lacrimuccia, e nemmeno troppo metaforica, nel leggere l'ultima tavola delle storie di Ned Ellis, Magico Vento.
  
Mitakuye Oyasin!

Un grande ringraziamento a Gianfranco Manfredi, e tutti coloro che negli anni hanno contribuito a creare questo splendido fumetto.

9 dicembre 2011

Amarezza da bara di Mike

Il ritrovamento della bara+salma di Mike Bongiorno è un evento che ci ha scosso un po' tutti, in profondità, lasciandoci un senso di vuoto e di tristezza.
Non possiamo che condividere in pieno quindi quanto espresso quest'oggi da Davide La Rosa nel suo blog: NON PUO' FINIRE COSI'.


 Tanta, tanta amarezza.

Bibblico! Una stella (di Miranda) a guidare il cammino

La Stella Cometa di Miranda, accesa anche se sono le 8.40, che mi guida di fronte a me andando a lavoro.
Quanto mi sento biblico. Anzi, propriu bibblico.

5 dicembre 2011

Soddisfazioni perugine

Tornare a Perugia e incrociare come prima persona Mauro il Profeta dà una certa soddisfazione.
Così come, venuta l'idea di riaffacciarsi dopo parecchio a Giurisprudenza, vedere accatastate in cortile contro il muro della portineria una caterva, centinaia e centinaia di tesi di laurea, a quanto pare pronte per essere portate alla Gesenu a riciclarle. Così tanto valore riconosciuto alla produzione scientifica degli ex studenti, che non la si può lasciare in qualche scaffale, ma è degna di ben altri nobili ed ecologici fini. Soddisfazioni, ma di quelle vere.
Per concludere il giro di soddisfazioni si voleva passare anche alle Segreterie e ritirare finalmente la così splendida pergamena, ma arrivati alla Pallotta ci si è ricordati che hanno pensato di trasferirle al Silvestrini, lasciamo stare, che se no troppa soddisfazione ti strozza.

"Equità"

Non è che la manovra "Salva Italia" così come è stata presentata non abbia abbastanza "equità", è solo e semplicemente del tutto iniqua. Profondamente iniqua.
Misure come quelle sull'innalzamento della soglia delle pensioni di anzianità, del blocco delle rivalutazioni, l'aumento dell'IVA, gli ennesimi tagli ai servizi e agli enti locali, e la reintroduzione dell'ICI sulla prima casa, così generalizzata, sono provvedimenti del tutto inaccettabili. Misure economiche apertamente di destra. Così come la giustificazione dell'inatteso mancato innalzamento dell'aliquota più elevata, perché se no era una misura impopolare. Mentre a scaricare invece il peso delle misure sul lavoro dipendente di ceto medio-basso, che non può fare altro che subire, non c'è nessun problema.
Tutto ciò, si ripete per l'ennesima volta, in nome dell'obiettivo quasi suicida in queste condizioni di recessione del pareggio di bilancio, senza che si faccia nulla alla radice, per favorire la crescita, mettere sotto controllo i mercati, ed evitare che speculazione e irrazionalità degli stessi continuino a creare situazioni come questa.
Frattanto, "in Europa", stanno discutendo di modificare i trattati, e di prevedere sanzioni automatiche per gli Stati che sforassero i paramentri previsti. Sa' ganzu, tipo se ci mettessero anche le sanzioni. Yes, good idea.
Vediamo che succederà. Quantomeno, dal punto di vista politico, questo sarà il momento del discernimento, dello scegliere e del prendere posizione.

2 dicembre 2011

Prima festa di Sinistra Ecologia Libertà di Terni!

Da questa sera fino a domenica 4 dicembre 2011, presso l'ottimo Circolo Arci di Prisciano (all'incrocio tra via Breda, via Vulcano e via della Romita) inizia la prima Festa Provinciale di Sinistra Ecologia Libertà di Terni!
Partecipare e diffondere!


Questo è il programma (in particolare evidenza, l'incontro sabato pomeriggio con Alfonso Gianni)

Venerdì 2 Dicembre
Ore 17.30 L’Umbria e la crisi. Il futuro dell’industria
Claudio Carnieri, Presidente AUR
Lucia Rossi, Segretaria Generale CGIL Terni
Stefano Boccioli, Segreteria Regionale SEL Umbria
ne discutono con
Catiuscia Marini, Presidente Regione Umbria
coordina Luciano Zara, segreteria Sel Terni

Ore 21.30 Presentazione della mostra “L'industria nel ternano negli anni”
Simone Guerra, assessore alla cultura Comune di Terni
Sergio Marigliani, curatore della mostra

A seguire da Colorado Cafè e Gli Sgommati
Andrea Perroni Show

Sabato 3 Dicembre
Ore 17.30 “Debito e tagli: come (NON) uscire dalla crisi
Alfonso Gianni, Comitato scientifico nazionale SEL
Fabrizio Pompei, Economista Università di Perugia
Pietro Raitano, Direttore della Rivista Altraeconomia
un rappresentante di Banca Etica
coordina: Marco Carniani segreteria Sel Terni
hanno garantito la loro presenza
Federconsumatori, Confesercenti, Arci

Ore 21,30
Matteo Sperandio & Q Artet

Domenica 4 dicembre
Ore 18.00
Aperitivo con Francesco Forgione, Ex Presidente Commissione Parlamentare Antimafia
Introduce Federica Porfidi, Segretaria provinciale SEL Terni
Interviene, Gigi Bori, Segretario regionale SEL Umbria

Ore 21,30
Tombolata

Bar tutti i giorni dalle ore 17,00
Cena con prodotti locali dalle ore 19,30

Questo il menù! 

ANTIPASTI
sinistra (classico) 6 €
ecologia (vegetariano) 5 €
LIBERTA' (fantasia) 6,5 €
PRIMI
sinistra (gnocchetti alla collescipolana) 4,5 €
ecologia (ciriole ai funghi) 4 €
LIBERTA' (crepes con carciofi e funghi) 5 €
SECONDI
sinistra (grigliata mista di carne) 6 €
ecologia (parmigiana di melanzane) 5 €
LIBERTA' (fagottino di maiale in crosta con salsa di mele) 6,5 €
CONTORNI
sinistra (insalata mista) 2 €
ecologia (cicoria ripassata in padella) 2,5 €
LIBERTA' (patate fritte) 2,5 €
DOLCI
sinistra (tozzetti e vin santo) 3,5 €
ecologia (crostata) 3 €
LIBERTA' (torta nutella e castagne) 3 €

Tutto il menu’

Menù sinistra
19 €  (anziché 22€)
Menù ecologia
18 €  (anziché 19,5)
Menù LIBERTA'
21 €  (anziché 23,5)



VINO / BIRRA

Capinere bianco IGT (0,75 l.) 4,5 €
Colle Milli Sangiovese IGT (0,75 l.) 4,5 €
BIRRA Heineken 33cl - 2,5 €
GUARANITO lattina da 33 cl - 2 €
pane, acqua (liscia o frizzante) e coperto li mettiamo noi 

Per altre informazioni, il sito di SEL Terni!

1 dicembre 2011

Pensioni "in Europa"

Premesso che a prescindere fa abbastanza schifo il concetto stesso che per raccogliere soldi si parta sempre per fare cassa dalle pensioni, e che oltre un certo limite sono proprio moralmente inaccettabili i continui innalzamenti dell'età pensionabile, delle pensioni di anzianità, addirittura del blocco dell'indicizzazione al tasso di inflazione, adesso, perché il governo Monti si ha da sostenere, tutti a parlare che "in Europa" si va in pensione più tardi, e che tocca allineare l'Italia al resto dell'Europa.
Sì, ma parliamo anche di quali sono gli stipendi "in Europa", quant'è il contributo previdenziale sugli stipendi "in Europa", quanti soldi valga una pensione "in Europa".