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10 marzo 2007

Congressato

Reduce dal congresso... Beh, la Fassino 11 delegati su 11, con 47 voti, la Mussi 2, noi 3... gimm béne! Se magari nel dibattito si fosse parlato pure di contenuti e fatti oltre che di massimi sistemi magari poteva anche andare un po' diversamente. Vabbe'. E se il compagno Picchio ce lo faceva sapere che avrebbe votato per noi e faceva un intervento anche non sarebbe stato male.
Cose positive: la cena offertaci dal circolo Arci, della serie affoghiamo i nostri dispiaceri nel cibo e nel vino (con una porchetta veramente squisita), e finito il congresso la birra offertaci dal marito della segretaria (w le pari opportunità!)...

6 marzo 2007

La patria llama...vamos con ella...

In procinto di partire per Castel del Piano, ridente (?) frazione di Perugia, all'estremo sud presso Marsciano... So come parto, non so se come e quando torno...

Il vaso di coccio!

Raggiunta Pila attraverso un paio di passaggi, via alla presentazione delle mozioni. Mi ritrovo là'mmezzo, con Mignini, Responsabile Organizzazione Umbria e segretario della Federazione Perugia-Umbria Centro,e Calistri, responsabile regionale della Mussi, naturalmente entrambi membri della direzione regionale... Diciamo che è stata dura, ho cercato di fare del mio meglio. Specie Mignini ha fatto un bellissimo intervento, ecumenico, a parer mio un po' tanto distante dalla realtà, però a spiegarlo ai compagni che è dalle mozioni che emerge che è già stato tutto deciso, era la mia parola contro la sua. Come scrivevo sotto, la patria llama!

3 marzo 2007

Sfogo

Sono tornato adesso dal confronto/presentazione che avevamo organizzato sul congresso e il Partito Democratico. Incazzatura non da poco per tutti coloro che per opportunismo, puro e semplice, scelgono la via più facile.

9 febbraio 2007

Terza mozione

Compagni siamo in ballo! Depositato il testo della terza mozione "Per un Partito nuovo, democratico e socialista". Qui il testo integrale.
Hasta siempre!

24 gennaio 2007

Auguri al compagno Nigra!

Pare che Alberto Nigra sarà il candidato alla segreteria collegato alla terza mozione al quarto congresso dei Democratici di Sinistra (mozione che io sostengo).
Anche se all'atto pratico è un completo sconosciuto, i miei migliori auguri!
In sintesi, la posizione della terza mozione (Angius e Caldarola tra gli altri promotori) nei riguardi del progetto di cd. "Partito democratico" è abbastanza di scetticismo. Non si rifiuta a priori la possibilità di confluenza in una nuova formazione politica, ma bisogna valutare bene, e in anticipo, i contenuti.
L'attuale proposta del Partito Democratico, così come emersa a Orvieto a inizio di ottobre (un fine settimana tra l'altro abbastanza sfigato per il sottoscritto, causa sempre qualcuno dal nome iniziante con M -nomen omen!-) mi convince assai poco. Da parte della Margherita troppo spesso non c'è ancora il riconoscimento della dignità della nostra tradizione (mentre, come s'è visto al congresso del Pse di Oporto, la disponibilità da parte nostra all'allargamento delle prospettive c'è stata), e si corre il fortissimo rischio di gettare la titolarità dell'intera tradizione della sinistra italiana ai partiti della cosiddetta "sinistra radicale". Tutta l'amicizia nei loro confronti, ma francamente mi sa un po' riduttivo...
Un partito non si può costruire senza una storia condivisa (se non anche una tradizione comune, ma vabbe' pare di chiedere troppo...) e una piena condivisione degli obiettivi per il futuro: per moltissime cose, il campo chiamiamolo amministrativo, la comunanza di obiettivi c'è; ma per molti altri temi più spiccatamente ideologici affatto. Come posso considerare morto il principio di uguaglianza? E non ce la si può cavare come propone Rutelli con un partito plurale: entro un certo limite è fisiologica la pluralità, ma se si scende sotto undeterminato livello non si fa un partito, si fa un comitato elettorale.
E la passione, la politica, la partecipazione? La picchia, il panpepato? (tanto per restare in tema di "p").
Bah.
Allo stato attuale delle cose, l'obiettivo ha da essere una federazione, il più stretto possibile, e che non si limiti a Ds e Margherita. Ciò è sterile. Rilanciare pienamente l'idea ulivista, e allargarsi a tutti i progressisti italiani, da Di Pietro a Rifondazione, cooperando sinceramente, rinunciando ai settarismi e migliorandosi a vicenda, per il futuro di sto benedetto Paese.
E poi ne riparleremo...

[che picchiu il compagno Nigra!]