Come affermano gl'inglesi, il budino va assaggiato per sapere com'è. Così si esprimeva Paolo Armaroli in un articolo sul numero 3/2006 di Quaderni Costituzionali, a proposito dell'elezione di Giorgio Napolitano alla Presidenza della Repubblica. Ah che perle, che gusto essere costituzionalisti!
Non se magna un cavolo, però con un po' di immaginazione può dare l'impressione di una fiera tardomedievale, con tanto di musici, ambulanti, contado venuto a farsi spennare e l'angolo dei capitani di ventura dell'Esercito Italiano che circuisce i giovani cercando di arruolarli.
Una delle più belle canzoni sulla Resistenza. Il testo è stato inviato personalmente dall'autore Alberto Cesa, gentilissimo.
C'era una volta un ponte difficile da traversare un ponte che separava l'uccidere e l'amare ma gli uomini che han conquistato di forza la sponda buona oggi son suoni inutili una musica che non funziona.
E c'era un'altra volta un tempo, un tempo meno scemo che i giovani cercavano, io non ero da meno dai vecchi di capire quello che non andava quello che tra i libri e il cuore come fuoco li divorava.
E' così che son partito un giorno come tanti con la chitarra in spalla con gli occhi aperti e attenti a ricercare i suoni e i ritmi del passato di quello che da bravi avevamo ben studiato.
Così mi trovai in montagna con un vecchio partigiano davanti a del buon vino e al ricordo, ormai lontano dei suoi anni più belli della sua grande occasione dei giorni della lotta diventati una canzone.
E il suo canto partì deciso come i canti della sua terra con voce forte e fiera come i suoi passi di guerra, E il suo canto partì deciso come i canti della sua terra con voce forte e fiera come i suoi passi di guerra.
E ogni nota era dolcezza malinconia rabbia e rancore il rancore dei vent'anni ribelli per amore gettati a muso duro nel fuoco oltre quel ponte per colorare invano di rosso l'orizzonte.
E il mio canto lo seguiva ma era timido come di un bambino mi usciva dalla gola strozzato e ballerino mentre il suo sguardo allegro a poco a poco si intristiva riattraversando il sogno che sul nascere moriva.
Ma canta con più forza non starci più a pensare con la chitarra in mano hai tanto da gridare e allora grida forte per chi non l'ha ancor capito che il partigiano ha vinto e l'Italia lo ha tradito.
Era già notte fonda e il vino ci scaldava era la prima volta che la mia voce andava decisa insieme al canto rabbioso e popolare di chi senza aver niente questo mondo provò a cambiare.
E poi dopo vent'anni musicante di mestiere lassù son ritornato e lo volli rivedere e andai all'osteria di quel giorno lontano ma c'era un bar moderno in stile americano.
E i tavoli il bancone le sedie ed i bicchieri i jeans ed i giubbotti i clienti e i camerieri le facce i tramezzini i discorsi i sorrisini erano alla moda firmati e un po' cretini.
E intorno nella valle c'era un silenzio disperato non c'era neanche l'ombra del suo grande passato e quella vecchia voce anche lei se n'era andata solo da un anno morta da mille ormai scordata.
E allora m'è scoppiato nel cuore e nel cervello il ricordo di quel canto adesso ancor più bello coi miei quattro compagni come un coro di marziani abbiam rispolverato quei versi proprio strani.
E di nuovo le montagne dopo quel colpo di mano ritornarono a scandire come nel tempo lontano dalle balze alle pendici dalle cime fino al piano il passo duro e cadenzato di quel vecchio partigiano.
E ogni nota era un fucile puntato dritto al cuore di quell'insopportabile indifferenza senza amore puntata contro il grugno dell'imbecillità rinata laccata qualunquista e telecomandata.
E il suo canto tornò deciso come i canti della sua terra con voce forte fiera come i suoi passi di guerra lo so che non serve niente ma sarà dura a morire l'eco della montagna anche per chi non vuol sentire.
E allora canta ancora non starci su a pensare con la chitarra in mano hai tanto da gridare e allora grida forte per chi non l'ha ancor capito che il partigiano ha vinto e l'Italia lo ha tradito!
[ce insisto coi titoli gucciniani] Comunque 'sto bel tempo freddo e sereno mi sta a stimola' fantasie di Europa Orientale, a base di vodka, partigiani sovietici e Istituto Smolny.
Mannaggia a 'st'alta pressione. Non potendo andare a camminare, almeno se fosse brutto tempo magari capace anche nevicherebbe. Invece freddo a stucco. Bah.
Il migliore acquisto da diversi mesi a questa parte: per soli 7.15€, una
bottiglia di Viparo risalente a prima della crisi aziendale, e prodotto
nello stabilimento storico Morganti di Via del Sersimone, dimenticata,
ritrovata e acquistata in un supermercato di Via San Galigano, Perugia!
Ma l'aggettivo di YouTube è "youtubico" o "youtubbico"? Perché se è vero che YouTube ha solo una B, la pronuncia qui fatta è "iutubb", da cui la doppia B aggettivale.
"Non smetteremo di sorprenderci negativamente per tutto ciò che in questi otto anni continua a verificarsi. Archiviazioni per negare processi che avrebbero potuto affermare, se non giustizia, almeno brandelli di verità... Assoluzioni per gli alti vertici della polizia compromessi nella vicenda Diaz e delle false prove... Nessun procedimento aperto nei confronti dei reparti speciali dei carabinieri, neppure di quelli che cantavano «faccetta nera» nell’acquartieramento genovese. E adesso una sorta di accanimento nei confronti di dieci persone, quasi che sia tutta colpa loro."
Giuliano Giuliani sulle sentenze di appello dei processi per il G8 di Genova.
Di fondo, la spiacevolissima constatazione che vengono considerati più gravi dei reati contro il patrimonio che quelli contro la persona commessi dallo Stato.
Mmh, Nobel per la Pace a Obama. Sempre il discorso sul Nobel iniziato con quello alla medicina a due donne. Boh, sarà stato un anno particolarmente pesante per la pace se non sapevano a chi darlo!
[vabbe' in effetti la lista degli Nobel degli ultimi non è che sia proprio 'sta cosa]
L'altro giorno, dopo che finalmente anche da noi degli operai hanno sequestrato alla Alstom di Colleferro tre manager, finalmente è venuta meno la causa di un certo senso di inferiorità verso i francesi.
Dirò, francamente non mi aspettavo il giudizio di incostituzionalità da parte della Corte Costituzionale. O quantomeno così, completo. Meglio così.
Dal punto di vista politico tale giudizio non avrebbe ragione di creare grosse conseguenze, s'è soltanto ristabilita una situazione che già si era presentata negli anni scorsi, con Berlusconi sotto processo mentre è presidente del consiglio. Non è certo una ragione per dimettersi, e per una sentenza definitiva ancora mancano anni.
E' per questo che a maggior ragione lascia piuttosto perplessi il nervosismo eccessivo che Berlusconi sta dimostrando in queste settimane, con esternazioni pesantissime, e una continua ricerca dello scontro politico frontale. Boh. Quasi ce comincio a crede anch'io che anche questa legislatura si concluderà anticipatamente.
Una mente di un certo calibro, studente di medicina alla Cattolica, interpellata a proposito del Nobel dato a un uomo e due donne, ha spiegato che probabilmente le due donne servivano da sexy-assistenti.
Specie quest'anno, cinque anni fa l'inizio dell'università, dieci anni fa della scuola superiore, etc. Rivedere Perugia piena di matricole ignare. O alle 18.30 in Via delle Cantine uno strafatto che barcolla e sbraita a torso nudo contro dei freghini. Ahhh, Perugia!
[e come ogni anno, un salto a Pretola all'alba per cercare fiaschi di canaiola, ma stavolta niente, solo una sveglia alle 6 di mattina, e "si alza sempre lenta come un tempo l'alba magica in collina". Bello eh, però avere alle 8 di mattina già sulle spalle manco 4 ore di sonno e 2 di camminata è peso]
Prova che la medicina non è una cosa seria, e l'amico Nobèl faceva meglio a limitarsi alla dinamite.
Non comprarci del pane hombre, compraci della dinamite!
Per contro, le Cantine ad Apecchio sono la prova che anche dalle Marche può venire qualcosa di buono. Mario Riccardi ad esempio. Oppure appunto una bella festa, piena di vino (non a caso, è apecchiese il detto secondo cui "campem d'vin cum el lepr d'paura"), canti e balli in piazza con richieste esaudite di "Casa e chiesa", scene variamente da ricordare e soprattutto una splendida panca pieghevole da sagra.
Il PASOK, Movimento Socialista Panellenico, ha vinto ampiamente le elezioni politiche greche. Così come settimana scorsa sì brutta sconfitta in Germania, ma anche vittoria in Portogallo. Quindi, andiamoci calmini a chiacchierare tanto di fine dell'idea socialista democratica in Europa.
Le affermazioni di Penati, coordinatore della mozione Bersani, secondo cui a seguito dei risultati del congresso Franceschini di fatto non deve più considerarsi segretario del PD sono effettivamente un po' eccessive. Che in effetti tocca aspettare le primarie.
Però un fondo di sostanziale verità c'è. Bersani s'è affermato nettamente ai congressi di sezione, e Franceschini farebbe bene a darsi una calmata, evitare di utilizzare la sua visibilità di segretario in maniera strumentale nel confronto congressuale (quello che si diceva sabato), e moderare i toni che certe drammatizzazioni sono inutili e in malafede.