17 febbraio 2009

Fiction notturne

Non guardando mai le fiction a tema storico di produzione italiane, non ha troppo senso mettersi a guardare -come sto facendo- quelle di produzione francese.
Fanno altamente sgatta' entrambe. Però almeno quelle francesi parlano di personaggi della Resistenza, come Jean Moulin.

16 febbraio 2009

Esperienze sensoriali

Scaldare a fiamma alta una padella, e versarci una bicchierata di aceto sopra.
Quindi dare una sniffatina agli effluvi. Ah!
[magari, già che ci si sta, usare il tutto per fare il sempre gradito radicchio saltato all'aceto]

Se qualche benpensante non trova la cosa troppo intelligente, provi anche a far scoppiare il sale grosso tenendolo con delle pinzette sulla fiamma viva, o a versare una goccia d'acqua su un pentolino incandescente per guardarla girare come una trottola.

15 febbraio 2009

Armonie

Apecchio insegna. L'armonica è divertente, ma -se c'era bisogno di ribadirlo- la fisarmonica è un altro passo.
Mmh.
Magari un organetto.

12 febbraio 2009

Fermentazioni 2009, primo atto!

Qualcuno si mette a fare yoga.
Qui si fa yogurt!

85 anni de l'Unità

Il 12 febbraio del 1924, 85 anni fa, Antonio Gramsci fondava l'Unità.
Auguri quindi al quotidiano storico della sinistra italiana, che nonostante questi 85 anni passati tra dittature, speranze, fallimenti e attuali piddiosaggine e scomodi formati tabloid non ha mancato mai di far sentire la sua voce per la libertà, la pace, l'uguaglianza e la giustizia. E che possa continuare a farla sentire ancora a lungo.

E per l'occasione, un paio di pensieri gramsciani sull'impegno.

"Si osserva da alcuni con compiacimento, da altri con sfiducia e pessimismo, che il popolo italiano è «individualista»: alcuni dicono «dannosamente», altri «fortunatamente». Questo «individualismo», per essere valutato esattamente, dovrebbe essere analizzato, poiché esistono forme diverse di «individualismo», più progressive, meno progressive, corrispondenti a diversi tipi di civiltà e di vita culturale. Individualismo arretrato, corrispondente a una forma di «apoliticismo» che corrisponde oggi all’antico «anazionalismo»: si diceva una volta «Venga Francia, venga Spagna, purché se magna», come oggi si è indifferenti alla vita statale, alla vita politica dei partiti.

Ma questo «individualismo» è proprio tale? Non partecipare attivamente alla vita collettiva, cioè alla vita statale (e ciò significa solo non partecipare a questa vita attraverso l’adesione ai partiti politici «regolari») significa forse non essere «partigiani», non appartenere a nessun gruppo costituito? Significa lo «splendido isolamento» del singolo individuo, che conta solo su se stesso per creare la sua vita economica e morale? Niente affatto. Significa che al partito politico e al sindacato economico «moderni», come cioè sono stati elaborati dallo sviluppo delle forze produttive più progressive, si «preferiscono» forme organizzative di altro tipo, e precisamente del tipo «malavita», quindi le cricche, le camorre, le mafie, sia popolari, sia legate alle classi alte."

"Odio gli indifferenti anche per ciò che mi dà noia il loro piagnisteo di eterni innocenti. Domando conto ad ognuno di essi del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime. Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze virili della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano nel sacrifizio; e colui che sta alla finestra, in agguato, voglia usufruire del poco bene che l’attività di pochi procura e sfoghi la sua delusione vituperando il sacrificato, lo svenato perché non è riuscito nel suo intento.

Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti."



11 febbraio 2009

Sempre sulle elezioni israeliane

Ecco rega', questo è il rischio che si corre a non aver più un partito di sinistra che fa il partito di sinistra -il Labour israeliano in questo caso, scivolato al quarto posto dopo centrodestra, destra ed estrema destra-. Finaccia a cui pure qua da noi si sta facendo di tutto per arrivare.

MILFicaggine

Jennifer Aniston compie 40 anni; toccherà cominciare ad abituarsi a considerarla una Milf.
Oh sì.



Elezioni israeliane

Destra o estrema destra: che culo.

10 febbraio 2009

La Giornata del Ricordo?

Si chiacchiera tanto del "Ricordo". Ma allora vogliamo ricordarcela davvero tutta la Storia, o è solo un pretesto per farne uso strumentale?
La vogliamo ricordare e riconoscere anche l'aggressione italiana e tedesca alla Jugoslavia? La sua occupazione, i ripetuti crimini di guerra commessi dall'Esercito Italiano, il milione e mezzo di morti civili jugoslavi?
Oppure vogliamo continuare a usare le Foibe per continuare a raccontarci la favoletta degli "italiani brava gente", e per farne un uso politico di parte?

Uz Maršala Tita. Na juriš, o-hej, partizan, pred tabo svobode je dan!

La morte di Eluana

Tristezza, e vicinanza al signor Englaro.

9 febbraio 2009

Tra l'A16 e il West - Sincretismo

Tra l'A16 e il West. O tra la Route 89 e la Murgia. Vabbe'. Motocicletta e tarantella!
Musica rega'!

If you want to be a bird pe' putere libera vulare e 'nguacchiare 'sti divise a tutt' 'e piemuntise!

8 febbraio 2009

AutoPDerotica

Secondo fonti ben informate, il segretario del Partito Democratico Walter Veltroni starebbe indulgendo in ripetute pratiche di autoerotismo a causa del messaggio di ringraziamento inviatogli dal presidente Obama per la lettera di congratulazioni  per l'insediamento.

Tutti al cinematografo; ep. 18

Karate Kid, il quarto film per la precisione.
Volendosi limitare a considerazioni di estetica, che gran tette c'aveva Julie-san, ovverosia la giovane Hilary Swank???

7 febbraio 2009

No alla strumentalizzazione del caso Englaro, in difesa della democrazia

La cosa grave e preoccupante, è che il caso Englaro è semplicemente diventato per Berlusconi un mero pretesto per poter affermare la sua pretesa di poter governare senza limiti e senza controlli, in maniera assoluta, sciolta ossia da ogni vincolo costituzionale.
Invito tutti coloro che rifiutano la fine delle cure per Eluana di non lasciarsi strumentalizzare, e di guardare oltre il caso umano in questione per vedere che giochi ci sono dietro.
Rischiamo di essere di fronte a un bivio fondamentale della democrazia italiana.

6 febbraio 2009

Su Eluana Englaro, Napolitano e il Governo

Visto che è stato sollecitato, scriviamo.
Non ha alcun senso ostinarsi a mantenere in vita il corpo di Eluana Englaro, dopo 17 anni di coma irreversibile. Questa è una cosa contro natura. E un'anima caritatevole che l'attuasse davvero una eutanasia, evitando di lasciar morire Eluana di fame e sete, farebbe solo un atto di carità.
Dopodiché, sul conflitto tra Napolitano e il Governo sul decreto legge: se si vuole approvare una legge che assicuri la nutrizione in qualsiasi condizione, si faccia pure. Ma mancano completamente i presupposti costituzionali (che vorrei ricordare sono la base della nostra democrazia) di straordinaria necessità e urgenza che possono giustificare un decreto legge (articolo 77 comma 2). Atto con cui -è bene ricordarlo- il Governo si assume la funzione legislativa, che costituzionalmente spetta al Parlamento, unico organo col necessario mandato popolare per esercitarla. Quindi assolutamente corretto e giusto l'operato del Presidente della Repubblica, il compagno Giorgio Napolitano, che si rifiuta di emanare il decreto vagheggiato dal Governo.

Fase

Fase. Giorni balordi. Pioggia, caldo, sonno. Unico svago andare a fare la spesa. Previsione: non nevicherà questo fine settimana.
17 febbraio esame di Procedura Civile 2. Si va verso un esito molto improbabile.
Torneo 6 Nazioni. Il 7 l'Italia esordisce contro l'Inghilterra. Cucchiaio di legno: possibile. Intanto si è comprata la birra.
La caffettiera domestica è una maiala, e si dà allo squirting. Previsione: vittoria del centrosinistra alle elezioni di primavera. Non di quest'anno però.

[non so se è comprensibile, ma la forma è un po' un omaggio a Paul Beathens, alias compagno Paolo]

4 febbraio 2009

Inaugurazione anno accademico alla Stranieri 2009

Il tempo passa, Frattini non è D'Alema, e anche il buffet risente dell'austerità da crisi. Ma l'inaugurazione dell'anno accademico all'Università per Stranieri di Perugia è sempre una bella cosa.
"E' grappa eh." Ma dai, non me ne ero accorto. Bah!

3 febbraio 2009

Di Pietro sullo sbarramento

Ma quale cavolo è la credibilità politica di uno, Antonio Di Pietro, che ieri sera ha dichiarato apertamente di sostenere lo sbarramento al 4% per le Europee, e che "[l'Italia dei Valori] non si oppone allo sbarramento al 4% per le elezioni europee. (...) Il nostro sarà un voto a viso aperto, perché vogliamo mettere limiti alla frammentazione politica", e stamani dichiara invece che lui non c'entra niente, che "Io vorrei che non ci fosse questo sbarramento ma questa e' la scelta di Pdl e Pd.E quando i due partiti maggiori decidono (...) puoi urlare ma loro se ne fregano."???
Già la situazione è grave, ci manca solo che Di Pietro provi ipocritamente a mettere il cappello sulla protesta.

[ok, avrete capito che qua ormai si è in ostilità piena con Di Pietro]

2 febbraio 2009

Down in the ground where the dead men go!

Il testo di Down in the ground where the dead men go dei Pogues.
Completamante allucinata.
Così come il video creato sulla canzone.



Hello boys I've been away                              Salve ragazzi sono stato via
On a bit of a holiday                                      Per una piccola vacanza
To the land where the rivers freely flow             Nella terra dove i fiumi scorrono liberamente
And the cattle roam on the wild callagh             E il bestiame vagabonda su pascoli selvaggi
Walking home three parts pissed                     Tornando a casa pisciato da tre parti
I fell and rolled in the morning mist                 Sono caduto e rotolato nella nebbia del mattino
I fell and tumbled in the hungry grass              Sono caduto e ruzzolato nell'erba affamata
That tells the tale of a terrible past                  Che racconta la storia di un terribile passato
I screamed and rolled and dreamt I fell            Ho gridato e rotolato e sognato di cadere
Down in the depths of a freezing hell                Giù nelle profondità di un gelido inferno
With a man coming up with the bugs inside       Con un uomo che appariva con scarafaggi dentro
Bouncing tooth in a skull that died                    Dente che rimbalzava nel teschio che morì
We laughed to old times and the bad old days   Abbiamo riso ai vecchi tempi e ai vecchi giorni brutti

Gonna wrap me up and takin' me away              Per poi avvilupparmi e portarmi via
Four million people starved to death                  Quattro milioni di persone morivano di fame
Could smell the curse on their dying breath        Potevi sentire la sciagura nel loro respiro morente
Where no one ever wants to go                         Dove nessuno mai vuole andare

Down in the ground where the dead men go          Giù nella terra dove vanno gli uomini morti
Down in the ground where the dead men go          Giù nella terra dove vanno gli uomini morti

Down in the ground where the dead men go          Giù nella terra dove vanno gli uomini morti

Down in the ground where the dead men go          Giù nella terra dove vanno gli uomini morti

To Hell which is circular all around                    All'Inferno che è in cerchio tutto intorno
Down in the belly of the big cold ground           Giù nel ventre del grande terreno freddo
The moving shadows were everywhere              Le ombre che si muovevano erano ovunque
The very trees seemed to bend and stare         Gli stessi alberi sembravano piegarsi e guardarti fisso
I remembered the dunes on a Sligo shore        Mi ricordavano le dune sulla spiaggia di Sligo
Ran and screamed 'til I could run no more        Ho corso e strillato fino a che non poter correre più
Over the hill and across the moor                    Sopra la collina e attraverso la brughiera
I ran in the house and slammed the door        Sono corso in casa e ho sbattuto la porta
Just what the hell's that over there                  Solo che diavolo è quella cosa là
A putrefying corpse sitting in that chair             Un corpo in putrefazione a sedere su quella sedia
One place I don't want to go                           Un posto dove non voglio andare

Down in the ground where the dead men go            Giù nella terra dove vanno gli uomini morti
Down in the ground where the dead men go            Giù nella terra dove vanno gli uomini morti
Down in the ground where the dead men go            Giù nella terra dove vanno gli uomini morti

Down in the ground where the dead men go            Giù nella terra dove vanno gli uomini morti

Been drunk as a skunk since I've been home     Ubriaco come una canaglia da quando sono stato a casa
From bar to bar like a ghost I roamed                Ho girovagato di bar in bar come un fantasma
I can't forget those things I saw                         Non posso scordare quelle cose che ho visto
Been down with the devil in the Dalling Road       Stando giù col diavolo in Dalling Road
One place I don't want to go                             Un posto dove non voglio andare

Down in the ground where the dead men go            Giù nella terra dove vanno gli uomini morti

Down in the ground where the dead men go            Giù nella terra dove vanno gli uomini morti

Down in the ground where the dead men go            Giù nella terra dove vanno gli uomini morti

Down in the ground where the dead men go            Giù nella terra dove vanno gli uomini morti

Down in the ground where the dead men go            Giù nella terra dove vanno gli uomini morti

Down in the ground where the dead men go            Giù nella terra dove vanno gli uomini morti

Down in the ground where the dead men go            Giù nella terra dove vanno gli uomini morti

Down in the ground where the dead men go            Giù nella terra dove vanno gli uomini morti

Down in the ground where the dead men go            Giù nella terra dove vanno gli uomini morti

Down in the ground where the dead men go            Giù nella terra dove vanno gli uomini morti







Ultimatum meteorologico

Ahò, qua io me so' rotto.
Non è possibile che da dicembre il Nord Italia è almeno già alla quarta serie di nevicate abbondanti e generalizzate, mentre qua al Centro alle quote medio-basse ancora non s'è visto un fiocco degno di questo nome.
A' perturbazioni, io ve lo dico, c'avete mo' un mese per far nevicare anche da noi, e mettetelo a frutto il tempo ancora a disposizione.
Irritazione questa da mancanza di neve pari solo a quella sulla riforma elettorale per le Europee, di cui si parlerà a breve.