8 marzo 2007

Guida perugina per autostoppisti

Ho preso con me stesso l'impegno di postare entro domani materiale della mozione a tutti (o quasi) i compagni della sezione. Ciò significa che ho ripreso a fare in questi giorni la staffetta (con risultati scusate l'autoelogio più che discreti).
Dopo essermi fatto l'indirizzario e procuratomi uno stradario, ho dedicato un'ora e mezza stamane a tutto il fianco sud-ovest di Perugia, l'Elce e Fontivegge. Oggi pomeriggio dopo Sant'Erminio giù a Ponte Rio e da lì a Montelaguardia e oltre, fino, poco oltre il bivio per Pieve San Sebastiano, sulla strada di Ponte Pattoli, alla lapide sita dove nel giugno del '44 due contadini vennero ammazzati a sangue freddo dai nazifascisti. Con tanto di piogge e abbassamento delle temperature. E ombrello che mi si è rotto. Vista la quantità di strada, il clima e il tempo a disposizione fatto ricorso a un po' di autostop, che un automobilista su 20 lo muovo a compassione.
Bello, i posti, il camminare sotto la pioggia, i passaggi, m'hanno rimandato a quasi un annetto fa e la gita elettorale a Gubbio...
Comunque, consigli per praticare l'autostop:
1 tra le auto, privilegiare le Panda: 50% di possibilità in più che ti carichino.
2 come categorie, anziani (col Pandino), lavoratori e artigiani coi mezzi da lavoro, immigrati.
Gli immigrati sono sempre più disposti a tirarti su.
A dormire che domani gran tour Via Dal Pozzo, Casaglia fin verso Ponte Valleceppi, e ritorno per i fatali luoghi di Pretola (difficile citazione) e Via Eugubina e San Giuseppe. Spero tutto prima di pranzo.
Saluti a coloro che sono tornati.

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