3 giugno 2007

Come perdere una giornata, faticare e rischiare di farsi male

Oppure, perché sono cretino.
Venerdì, a parte sciocchezzuole come studiare, si ha in programma solo, al pomeriggio, il convegno della Sg a Casa del Diavolo.
Visto che il tempo pare decente, si decide di fare un'escursione al Tezio con annessa raccolta di erbe.
Si parte alle 11.00, visita all'Isuc a cercare foto della Gramsci, al Bulagaio a mezzogiorno. Ponte Rio, San Marino, si scollina e si raggiunge la Cenerente-Ponte Pattoli. Sono le 14.30. felice e in simbiosi con la natura, mastico allegramente ogni cosa mi capiti sotto mano, ciliege, petali di rosa canina, steli d'erba per togliermi la sete, ciuffi di finocchio selvatico con gratificante sputacchione verde allegato. Si punta verso Migiana di Monte Tezio e si mangia per strada. Al paese, inizia a piovere. Ricevo assistenza a un centro anziani (!?!) e prendo una bottiglia d'acqua. Si lascia perdere il monte, puntiamo direttamente su Casa del Diavolo che sono 10 km di strada. Il tempo rimane incerto. Si fa provviste di fiori (sperando di aver trovato l'iperico) e si tira avanti. Si scatena un nubifragio. Un'anima misericordiosa mi carica su a un paio di km dal Ponte, e alle 16.40 arrivo alla Casa del Popolo di Casa del Diavolo. Completamente fradicio, sostituisco i calzini con delle fasce di scottex. In realtà il convegno è il sabato e la domenica, quindi cazzeggio fino alle 21.00 (però si è stati con la ben nota compagna picchia de Arrone!). Si magna e si beve, quindi partita di calcio della serie così oltre alla distruzione fisica mi spappolo pure i piedi ammollo. Ritorno coi compagni Daniele e Tommaso sfrecciando per l'E45 sulle note dei cartoni animati.
Alle 3 di notte, mentre ormai si è a letto, Stefano pensa bene pure di chiamarmi al telefono e suonare il campanello di casa.

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