18 giugno 2007

La Conca di notte

Stiamo scoprendo che dopo 3 anni che si vive in Via dell'Elce di Sotto in realtà non conosciamo niente della zona.

La consapevolezza, acquisita nelle lunghe giornate passate in terrazza tra le frontiste purtroppo partite e la misteriosa Angelica -che si vede solo di mattina, mentre stende i panni parlando al cellulare; si ipotizza che lavori come prostituta dalle 14.00 e come centralinista erotica al mattino-, getta inquietanti luci sulla vita occulta del quartiere.

Che la signora Argentina, col rogo della casa e i fantasmi dei gatti, diventa solo un piccolo particolare del quadro!
Si ha il misterioso gatto urlante, che squarcia i silenzi della sera. I giardinetti incolti. Le frontiste che in realtà morirono 10 anni fa, quando vennero massacrate dopo la prima festa al Rettorato da un ragazzo che avevano adescato dalle finestre (ogni tanto ricompaiono, e con esse la planimentria inverosimile del loro vecchio appartamento). La casa dalle finestre sempre chiuse, e quella dalla porta sempre aperta. L'uomo appiccato a testa in giù. Il buio Rettorato che incombe. Le luci fatue e i portoncini di Via Aurora.
Quasi si rimpiange la prosaica realtà delle copisterie ladrone.

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