Ok, si può confermare ufficialmente, Furio Colombo si è candidato, oltre a lui anche il blogger Mario Adinolfi, probabilmente anche Enrico Letta, e forse boh anche un completo outsider, un "euroburocrate".
Tutti costoro vanno ad aggiungersi a Walter Veltroni e Rosy Bindi.
Walter Veltroni già lo conosciamo, e già si è detto che, sebbene è sicuramente a tutt'oggi il politico di centrosinistra con più chances, non lo si trova adatto alla segreteria di un partito, specie nell'ottica (almeno si spera, scongiuri a parte) che alle elezioni ci si debba andare solo nel 2011. Troppi interessi attorno, la discutibile scelta di Ds e Margherita di farne il candidato designato, e una serie di contraddizioni che va a coprire. Si veda, a titolo di esempio, il fiorire di manifesti che ne appoggiano la candidatura, di cui alcuni -il "Manifesto dei Coraggiosi" di Rutelli- con punti assolutamente inaccettabili.
Rosy Bindi: alcuni dei vizi della candidatura Veltroni li risolve, è una candidatura realmente per un "partito nuovo". Solo che forse fin troppo nuovo, e una che ha dichiarato ripetutamente la necessità di liquidare il nostro passato, sezioni e feste de l'Unità incluse, beh forse è meglio andarci coi piedi di piombo!
Mario Adinolfi: gimm béne fioli, siamo alle candidature giovanilistiche (il soggetto sarebbe un noto blogger -quasi come me-, che ha deciso di portare la sfida degli under 40 per la conquista del partito, con basi ideologiche però discretamente fiacche)!
Enrico Letta ancora deve sciogliere le ultime riserve, l'euroburocrate lasciamolo perdere.
Furio Colombo, un giovincello (76 anni!), per alcuni aspetti è una candidatura di rottura. Ha di positivo la "fedeltà alla linea", alla linea dell'Unione, alla linea dell'attuazione del programma in ottica 2011 e con Prodi al governo, alla linea della corrispondenza con la volontà dell'elettorato di sinistra. Per contro pare manchi la progettualità che vada oltre l'antiberlusconismo, e un partito che ambirebbe a durare dovrebbe averla.
Un bel bestiario.
Pierluigi Bersani forse sarebbe stato il candidato ideale, persona di sinistra, concreta, con una buona base di consenso. Purtroppo ha fatto la malaugurata scelta di non candidarsi, di seguire le indicazioni del Partito per "non confondere gli elettori". Bah.
Ogni tanto ci si pensa alla soluzione che non toccherebbe pensare...
Tutti costoro vanno ad aggiungersi a Walter Veltroni e Rosy Bindi.
Walter Veltroni già lo conosciamo, e già si è detto che, sebbene è sicuramente a tutt'oggi il politico di centrosinistra con più chances, non lo si trova adatto alla segreteria di un partito, specie nell'ottica (almeno si spera, scongiuri a parte) che alle elezioni ci si debba andare solo nel 2011. Troppi interessi attorno, la discutibile scelta di Ds e Margherita di farne il candidato designato, e una serie di contraddizioni che va a coprire. Si veda, a titolo di esempio, il fiorire di manifesti che ne appoggiano la candidatura, di cui alcuni -il "Manifesto dei Coraggiosi" di Rutelli- con punti assolutamente inaccettabili.
Rosy Bindi: alcuni dei vizi della candidatura Veltroni li risolve, è una candidatura realmente per un "partito nuovo". Solo che forse fin troppo nuovo, e una che ha dichiarato ripetutamente la necessità di liquidare il nostro passato, sezioni e feste de l'Unità incluse, beh forse è meglio andarci coi piedi di piombo!
Mario Adinolfi: gimm béne fioli, siamo alle candidature giovanilistiche (il soggetto sarebbe un noto blogger -quasi come me-, che ha deciso di portare la sfida degli under 40 per la conquista del partito, con basi ideologiche però discretamente fiacche)!
Enrico Letta ancora deve sciogliere le ultime riserve, l'euroburocrate lasciamolo perdere.
Furio Colombo, un giovincello (76 anni!), per alcuni aspetti è una candidatura di rottura. Ha di positivo la "fedeltà alla linea", alla linea dell'Unione, alla linea dell'attuazione del programma in ottica 2011 e con Prodi al governo, alla linea della corrispondenza con la volontà dell'elettorato di sinistra. Per contro pare manchi la progettualità che vada oltre l'antiberlusconismo, e un partito che ambirebbe a durare dovrebbe averla.
Un bel bestiario.
Pierluigi Bersani forse sarebbe stato il candidato ideale, persona di sinistra, concreta, con una buona base di consenso. Purtroppo ha fatto la malaugurata scelta di non candidarsi, di seguire le indicazioni del Partito per "non confondere gli elettori". Bah.
Ogni tanto ci si pensa alla soluzione che non toccherebbe pensare...
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