8 settembre 2007

Democraticità - cronache umbre

Dopo esserci sorbiti ai  vari congressi una marea di chiacchiere sulla rivoluzione democratica che splendidamente il nuovo partito andrà immancabilmente a portare, dopo aver avuto la folgorazione della scoperta che abbiamo perso oltre un secolo dietro giustizia sociale, uguaglianza e libertà, e quant'è più bello, profondo e affascinante essere democratici piuttosto che socialisti, dopo che ci siamo convinti di come almeno il bello delle primarie sarebbe stato che avremmo potuto scegliere i nostri dirigenti quantomeno sul territorio (e la velata allusione alla speranza di cambiare tutto per non cambiare niente), che proprio questo era il bello dello scioglimento, del rompete le righe, e dopo che già ne abbiamo avuto subito le prove, col fassiniano "Tutti i Ds sono pronti a sostenerLo", si arriva alla resa dei conti.
Si sta discutendo della candidatura alla segreteria umbra del Partito Democratico. Naturalmente tutti grandi amici ed entusiasti della candidatura di Veltroni, beh! Logica vorrebbe che la segreteria di una regione come l'Umbria spettasse a un compagno di area diessina. E il nome che sarebbe venuto fuori sarebbe Vladimiro Boccali, giovane assessore al comune di Perugia. Ci si è discusso al congresso di Montelaguardia, lo si è ascoltato in qualche altra occasione, l'impressione non è malvagia, mo' non si saprebbe dire se sarebbe stato il migliore dei segretari, però sicuramente non un cretino.
Gli si è opposto un non possumus da parte della Margherita. Grosse tensioni, per poi finire con la decisione a Roma dello stesso Veltroni & co. che hanno di fatto imposto la Bruscolotti, esponente umbra della Margherita. Fine.
Grazie al cielo che il militante è stato tenuto abbastanza all'oscuro di tutto, che se no la settimanata di servizio sarebbe stata fatta assai meno a cuore sereno.
E ora godiamoci la democraticità della vicenda, di cui ci si è degnati di far sapere il finale alla base, e risolta molto democraticamente a Roma. Il 14 ottobre potremo così scegliere la democratica amica della Margherita come nostra segreteria.
Che viene da pensare che in fondo in fondo come umbri ce lo siamo anche meritato, noi e il nostro 85% alla Fassino.

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