9 novembre 2007

Rom, Romania, Sicurezza; note sparse

1 estremamente squallide le polemiche politiche condotte anzitutto da Gianfranco Fini, che approfittare di un tale omicidio per bassa propaganda è nel peggior stile della destra italiana.
2 nell'omicidio Reggiani, è del tutto fuori luogo anche solo immaginare responsabilità politiche, né tantomeno collettive. Uno stupro con omicidio è un terribile atto di criminalità di un singolo, purtroppo assai diffuso. Che può commettere chiunque. E che non corrisponde assolutamente alle tipologie di "reati di allarmi sociale" che possono tipicamente essere ricondotti a certe categorie sociali, come nel caso di scippi e furti per i nomadi. La Reggiani è stata violentata a morte  Nicolae Romulus Mailat così come poteva farlo il suo vicino di casa.
3 le reazioni in Italia: certi fenomeni razzisti sono tutt'altro che striscianti, e spesso con una certa approvazione sociale. Si vedano le coperture delle violenze a danni di rumeni in questi giorni. E anche certe risposte, come il decreto espulsioni del governo, alle volte possono offrirgli delle sponde. Da commentare poi l'idea, sempre finiana, che sia da espellere qualsiasi straniero che si trovi in Italia senza un lavoro?
4 simpatico infine come chi tuoni contro la Romania e i campi nomadi abusivi siano spesso e volentieri coloro che invocano l'apertura delle nostre frontiere a paesi più simili all'Italia dal punto di vista culturale e religioso, come appunto la Romania, contrapponendola all'immigrazione di cultura musulmana, e incuranti dello svilimento dell'idea politica dell'Europa unita, e che per quanto riguarda i campi nomadi nelle città sono in prima linea per evitare che ne vengano costruiti e adibiti di idonei, come è successo a Terni.

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