20 dicembre 2007

Fatalismo

I quotidiani incerti del mestiere di vivere del governo Prodi alla fine sviluppano un forte senso di fatalismo. Tipo: tanto per cambiare oggi il Senato vota una fiducia, alla Finanziaria 2008 precisamente. Stamane Dini rilascia un'intervista in cui anche se alla fine fa il bravo e non fa saltare il governo la cacchetta te la procura. E così giorno dopo giorno, sempre con quelle maggioranze sul filo sempre pronte a saltare. Ormai neanche ha più senso stare lì a preoccuparsi, a elaborare chissà che strategie. Via, il cuore oltre l'ostacolo, ragionando come se il centrosinistra non si giochi la sua esistenza politica quasi ogni giorno. Noi intanto tocca andare avanti; poi, chi vivrà vedrà...
Ora solo perché tirare in ballo le divinità pare eccessivo, però un bell'arabeggiante Insha'Allah descriverebbe alla perfezione lo stato d'animo con cui si seguono le vicende governative.
E in più aggiungiamoci che il fatalismo nell'affrontare le questioni politiche (e della vita) è uno dei peggiori mali che possano affliggere i popoli, e il quadro è completo!

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