20 gennaio 2008

Situazioni

E' da un po' che non si scrive di politica su queste pagine. Essenzialmente perché grande è la confusione sotto il cielo, e checché ne potesse pensare il compagno timoniere cinese va bene assai poco. E beh, grazie al cielo che ogni tanto si ha occasione di staccare un poco.
Andiamo per ordine cronologico.

Il Papa (ossia: come riuscire a cancellare le notizie sui rifiuti). Un invito a inaugurare l'anno accademico non ci doveva proprio stare. Che è abbastanza fuoriluogo. Detto questo, i contestatori hanno tirato un po' troppo la corda, finendo di fatto per portarsi dalla parte del torto e della censura, dando l'occasione alla Segreteria di Stato vaticana di fare sfoggio di vittimismo annullando la partecipazione. Che una contestazione non fa mai male a nessuno comunque.

Mastella. A essere sinceri, non piange certo il cuore vederlo costretto alle dimissioni per le indagini in corso in Campania sull'Udeur. Che Mastella in realtà non è certo peggio di tanti altri, forse magari un filino più odioso. Comunque non è certo bello che però sul lato politico per pragmatismo tocca rammaricarsi di queste vicende, e dover esprimere una sorta di solidarietà, che sull'Udeur e il suo appoggio esterno si fondano le sorti della maggioranza e del Governo. Né è bello dover riconoscere che buona parte delle accuse rivolte a Mastella e all'Udeur siano riguardo pratiche difatto onnipresenti e fondanti il sistema politico italiano.

Legge elettorale e sistema politico. Ogni giorno tocca sentirne una diversa e spesso peggiore di quella precedente. La leadership del Partito Democratico segue poi una linea inaccettabile. Riprendiamo le dichiarazioni di Franceschini di inizio anno: sistema elettorale e politico alla francese. A che pro tali dichiarazioni? Sul sistema elettorale lo si condivide da sempre, ma perché l'uscita sul semi-presidenzialismo? Sistema insensato per l'Italia, e dichiarazione del tutto estemporanea e non costruttiva nelle attuali circostanze. E il Veltroni di ieri a Orvieto (certi luoghi portano merda, è appurato), che a nome di tutto il Partito Democratico decide di affondare l'Unione di centrosinistra, annunciando di voler correre da soli alle elezioni. La linea che persegue è quella di un sistema politico di stampo presidenzialista e bipartitico. Sul presidenzialismo ho una contrarietà assoluta anzitutto ideologica, non è mai l'interesse del popolo la concentrazione del potere su un uomo solo. E il bipartitismo, specie se coatto per via di legge elettorale, è altrettanto degenere dell'iperframmentazione attuale, andando a ledere il principio di rappresentanza dell'oggettivo pluralismo di interessi.

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