16 settembre 2008

Ritorno a scuola

Due, anzi no tre, aspe' quattro, vabbe' parecchie sono le cose preoccupanti del ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini.

1 Anzitutto che avrebbe solo 35 anni, e ne dimostra almeno 10 di più. Ok qui non siamo sul politico.

2 E che porta lo stesso cognome di Don Pierino.

3 Non è normale che alla guida della scuola italiana venga messa una avvocatessa (esame passato a Reggio Calabria tra l'altro) che ha come uniche referenze politiche l'essere stata coordinatrice di Forza Italia in Lombardia.

4 Non è ammissibile che si sia varata una importante riforma del sistema scolastico italiano, con la reintroduzione del maestro unico e il conseguente taglio di decine e decine di migliaia di posti di lavoro e delle ore di scuola, solo per esigenze di cassa, senza alcuna reale discussione e valutazione degli aspetti educazionali e sociali dell'operazione. Approvata tra l'altro per decreto legge, senza controllo parlamentare e senza il dialogo con le parti sociali. Per il resto, retorica sulla "scuola di una volta" di voto di condotta e grembiuli e divise, nell'attesa che si concretizzi l'idea malsana di trasformare gli istituti scolastici in fondazioni, con tutte le conseguenze legali e fiscali del caso: ossia come scaricare dallo Stato una volta per tutte la responsabilità finanziaria della scuola, facendo finta che sia un'impresa come un'altra. Il 97% della spesa pubblica per l'Istruzione va per pagare gli stipendi (bassi) degli insegnanti? Invece di fare macelleria sociale sui lavoratori, aumentate una buona volta la spesa per pagare tutti meglio. Capisco che la mia formazione matematica è tarata dai terribili problemi che purtroppo per me la Gelmini non ha potuto risolvermi in meglio, ma mi parrebbe una soluzione leggermente migliore.

5 Tutto ciò considerato, è estremamente preoccupante che la Gelmini sia tra i ministri con più alto gradimento popolare.

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