29 ottobre 2008

Mobilitazione a Perugia - 1 - Cronaca

Breve resoconto sulla mobilitazione universitaria che sta attraversando anche Perugia.

La lotta, di studenti, professori, ricercatori e università tutta, è contro gli ennesimi, pesantissimi tagli all'università italiana, che spalmati nei prossimi anni rischiano di portarla al collasso finanziario, e a sicuri incrementi di tassazione, riduzione di servizi per il diritto allo studio, tagli alle strutture e ai finanziamenti per la ricerca (nota da tempo poi, la ricerca italiana, per i ricchissimi fondi di cui dispone e le miriadi di ricercatori dai lauti stipendi...). La lotta è contro il blocco del turn-over del personale, perché non è possibile bloccare ulteriormente le assunzioni di personale che necessita di ricambio, e che è caratterizzato da specializzazioni professionali che non sono compatibili con il blocco al 20 %. La lotta è infine contro la possibilità prevista di trasformazione delle università in fondazioni: una privatizzazione di fatto, che nei rari casi in cui in Italia si trovassero capitali privati disposti a investire nell'università, significherebbe legare la formazione e la ricerca agli interessi di privati, in totale contrasto con quella che è la funzione -pubblica- dell'università.

Dopo alcune settimane di preparazione, si sono susseguite per tutta la scorsa settimana una serie di assemblee informative (martedì 21 ingegneria, mercoledì 22 scienze politiche, giovedì 23 consiglio di facoltà aperto a lettere, venerdì 24 giurisprudenza), in cui si è riscontrata una partecipazione degli studenti superiore alle aspettattive, con aule gremite  da centinaia di persone. A Fisica e a Lettere sono state prese due aule per assemblee permanenti.

Dopo una prima lezione in piazza in concomitanza con Eurochocolate e altre due assemblee, ieri 28 ottobre grande manifestazione di piazza degli studenti dell'Università di Perugia. Un circa 3mila studenti, tra i quali una folta delegazione proveniente da Terni, hanno percorso le vie della città dalle 10 di mattina fino alle 18 di sera, tra lezioni in piazza, cortei e assemblee.

Mentre leggo che pochi minuti fa il Senato ha appena approvato il Decreto Gelmini, la mobilitazione va avanti, con altre lezioni in piazza, e domattina la partecipazione -speriamo massiva- allo sciopero generale della scuola, con pullman per Roma in partenza anche da Perugia.

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