4 settembre 2009

"...innalzarsi al di sopra di ogni considerazione terrena, partire perscalare da solo la montagna più alta del mondo..."

"Quest'impresa non aveva nulla a che vedere con l'alpinismo, eppure è stata magnifica. Chiamatela folle, chiamatela come volete, ma non c'è anche un elemento di grandezza nel pensiero che questo giovane, infiammato forse dall'idealismo, abbia cercato di realizzare il desiderio di esprimersi, espandere la coscienza, sfuggire alle catene della carne, innalzarsi al di sopra di ogni considerazione terrena, partire per scalare da solo la montagna più alta del mondo...?"
Frank Smythe
 


Si parla di Maurice Wilson, morto di freddo nel 1934 in un coraggioso e avventato tentativo di scalare in solitaria il Monte Everest.
Ed esprime forse il senso più profondo dell'andare in montagna.
[il passo si trova riprodotto in "Alla conquista di Lhasa", di Peter Hopkirk, interessante libro sull'esplorazione del Tibet nella seconda metà dell'800]

  

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