15 marzo 2010

Il punto a due settimane dal voto

I dati delle inchieste di Trani, sulle pressioni di Berlusconi su Agenzia delle Comunicazioni e direzione del Tg1, affinché si prendessero provvedimenti contro programmi sgraditi o si tenesse una determinata linea editoriale, magari, probabilmente, non hanno alcun risvolto penale, ma sono gli ennesimi atti di arroganza politica del centrodestra, che in difficoltà politica non nega neanche più la volontà di controllare rigidamente il sistema informativo. O anche, eliminarlo proprio, come accade nel caso dell'informazione negata in Rai con il blocco dei programmi di approfondimento sotto elezioni.
Sabato la manifestazione è andata bene, la partita per le Regionali abbastanza inaspettatamente si è riaperta, e il nervosismo di Berlusconi è evidentissimo. Una campagna elettorale -per l'ennesima volta- atipica, in cui di regioni e candidati si parla poco, e la polemica è alta al livello nazionale. A meno di due settimane dal voto la strategia di Berlusconi per uscire dall'angolo, e chiamare alla mobilitazione il proprio elettorato è chiara, gridare al complotto contro giudici e comunisti; vedemo un po', il rischio concreto è che ancora una volta riesca a portare il "dibattito" su questi temi con una campagna mediatica martellante e al sostegno dei media televisivi...

0 commenti:

Posta un commento