21 marzo 2010

Inchieste piazze e voti

Si discuteva, a una settimana dal voto, quale sarebbe potuta essere la differenza se avessero, tipo in Lazio, posticipato il voto di due settimane.
C'è l'idea che  due settimane in più di campagna elettorale sarebbero significate voti in più per il centrosinistra, specie con queste ennesime inchieste con Berlusconi indagato.
Qualche dubbio forte ce l'ho. L'inchiesta della Procura di Trani non penso sposta voti, anzi. Il problema del centrodestra sarà combattere contro l'astensionismo di un elettorato che non ha certo particolari motivi di entusiasmo: le indagini in corso hanno permesso entro un certo limite a Berlusconi di uscire dall'angolo, col solito ritornello magistrati/comunisti. In più ci si metta che oggettivamente la rilevanza penale dei fatti di cui si discute appare in effetti molto dubbia; la gravità delle pesanti pressioni su mezzi di informazione e organi di vigilanza è tutta politica, ma non certo in grado di far cambiare idea a un elettore di destra (che probabilmente sarà pienamente d'accordo col premier che certe trasmissioni siano da bloccare).

Ultima cosa, la piazza di ieri. Ognuno tira l'acqua al suo mulino giocando coi numeri delle manifestazioni, è chiaro. Ma un minimo di ritegno ci vuole. Era nell'aria che la manifestazione di ieri sarebbe stato sotto tono, non c'era bisogno di spararle grosse. E infatti, una piazza che a dire 200mila persone è tenersi larghi. Poi, basta essere stati una volta al Concertone il Primo Maggio per farsi un'idea precisa della capienza. E invece no, "1 milione"... E c'hanno pure la faccia di polemizzare con la Questura (loro, i titolari del Ministero dell'Interno)!

Sotto, Piazza San Giovanni quando di gente ce n'è veramente. Primo Maggio 2009, ore 16.

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