2 aprile 2010

Tornando sull'analisi

Ritorno un attimo sull'analisi del risultato delle Regionali.
La vulgata corrente è quella della grave sconfitta.
Ripeto, non sono d'accordo. Forse partivo con aspettative più ridotte, e quindi la delusione è stata minore. Le Regioni contendibili erano 4. Ne abbiamo vinte solo due. Il Piemonte di pochissimo lo abbiamo perso. Se lo avessimo preso, era tutta un'altra storia. Idem il Lazio, andati vicinissimo alla vittoria, partendo da condizioni, dopo le dimissioni di Marrazzo, in cui ciò pareva impossibile. Certo, alla fine conta il risultato, e seppur di poco non abbiamo vinto, ma non si può trascurare che la sconfitta è stata molto di misura.
Destano abbastanza stupore tutti quelli che adesso rinfacciano e proclamano (magari dopo neanche essersi spesi a fondo per i candidati, come per la Bonino) come sarebbe stato vincerle queste elezioni. L'aria era buona, e qualche passo avanti è stato fatto. Pensare che si potessero sovvertire anni di strapotere delle destre è assurdo.
Comunque, all'interno del Pd, a Franceschini e compagnia sarebbe solo da ricordare che i risultati conseguiti domenica e lunedì, che ora definiscono grave sconfitta, sono piuttosto analoghi a quelli delle Europee dell'anno scorso, che invece in quell'occasione furono considerati così lusinghieri da giustificare la candidatura alla segreteria del partito...

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