Ai vari scandali degli ultimi tempi si fa fatica a stare dietro. Si parla di inchieste per reato di associazione segreta, scandali e ricatti in Campania, il tutto si mischia alle varie indagini sulla "cricca" e la Protezione Civile. Tanta roba, pesante, che continua ad aumentare, e di cui un po' sfugge la portata generale e la gravità.
L'altro dato, oggettivo, è che la maggioranza è completamente allo sbando. Formata solo da due partiti, è lacerata da una tale conflittualità interna e ha un tale immobilismo che neanche ai tempi peggiori dell'ultimo governo Prodi s'erano mai visti. L'empire à la fin de la décadence, diceva cosu.
Ci sono due personaggi riguardo ai quali non si capisce assolutamente la condotta di Berlusconi. Il primo è Denis Verdini, coordinatore del Pdl. Sistematicamente, il suo nome è coinvolto in tutte le inchieste degli ultimi mesi, tutte. Non ultimo, ora è anche indagato per associazione segreta. L'altro è il coordinatore regionale del Pdl in Campania e sottosegretario all'Economia, Nicola Cosentino. Su questi pende una richiesta di custodia cautelare per concorso esterno in associazione camorristica; mancata la designazione a candidato presidente della Regione Campania, insieme alla sua corrente è accusato adesso di orchestrare un giro di ricatti e falsi dossier per screditare il compagno di partito e rivale, nonché presidente della Campania, Stefano Caldoro, accuse che intanto hanno portato alle dimissioni di un assessore regionale vicino a Cosentino.
Cosentino e Verdini. Insomma, due personaggi assolutamente impresentabili, coinvolti in gravi inchieste penali di ogni tipo, e fonte di polemiche e spaccature all'interno dello stesso Pdl. Fosse solo anche per buon senso, per questioni di immagine, sarebbe logico aspettarsi una loro rapida rimozione. E invece no, rimangono al loro posto, difesi ripetutamente da Berlusconi in persona. Poi si dice che uno pensa male...
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