Il qui presente blog fin dagli esordi ha nutrito velleità culturali. Oggi ci si riallaccia a questa tradizione parlando di Storia.
L'antichi Greci. Per un fanciullo che ha risentito dell'ancora classicheggiante clima culturale italiano, la Grecia antica e i suoi abitanti è facile eserciti del fascino. Gli opliti, le triremi, 490 a.C. Maratona Milziade, 480 a.C. Termopili Salamina Temistocle, vasi a figure nere vasi a figure rosse. Ganzo! Non parlamo poi della guerra di Troia o di Ulisse. Poi hanno inventato la democrazia dicono, tutti sinceri democratici a una certa età.
Passa qualche anno. Gli entusiasmi del fanciullo cominciano a svaporare un po'. E cambia l'immagine che uno si fa: l'antichi Greci, da una certa età, si impara che erano una massa di invertiti e mezzi pedofili. Peso fioli! Però ecco perché tutte 'ste statue di gente nuda, 'sti gonnellini che pare portassero sempre anche d'inverno, 'sti capelli lunghi e boccoluti della prima età classica. E gli Ateniesi... altro che democratici, una massa di imperialisti (invertiti).
Infine, all'entusiamo del fanciullo e all'iconoclastia del giovane, sopraggiunge la ponderazione e la gravitas della maturità (oh yes). Si comprende quindi che, come ogni cosa della vita (quanta saggezza!), anche l'antichi Greci sono da considerare a tutto tondo, nella loro complessità storica e sociale, nel mito e nella vita quotidiana (eggià!). E si rende possibile un'analisi più approfondita. Tipo. Il simposio, o festino. Anzitutto si scopre la simpatica figura del Simposiarca, ossia colui che decideva le proporzioni con le quali tagliare il vino: ok, non si capisce perché dovevano annacquarlo, però dicono era tanto forte, e un bravo simposiarca poteva anche scegliere di non tagliarlo affatto. E a ciò direttamente consegue un'analisi del cratere, il vaso dove veniva servito il vino. Si veda Wikipedia per foto. 'Ca miseria, una festa questi li facevano con vasi di vino da almeno 20 litri! Ce la sapevano l'antichi Greci.
L'antichi Greci. Per un fanciullo che ha risentito dell'ancora classicheggiante clima culturale italiano, la Grecia antica e i suoi abitanti è facile eserciti del fascino. Gli opliti, le triremi, 490 a.C. Maratona Milziade, 480 a.C. Termopili Salamina Temistocle, vasi a figure nere vasi a figure rosse. Ganzo! Non parlamo poi della guerra di Troia o di Ulisse. Poi hanno inventato la democrazia dicono, tutti sinceri democratici a una certa età.
Passa qualche anno. Gli entusiasmi del fanciullo cominciano a svaporare un po'. E cambia l'immagine che uno si fa: l'antichi Greci, da una certa età, si impara che erano una massa di invertiti e mezzi pedofili. Peso fioli! Però ecco perché tutte 'ste statue di gente nuda, 'sti gonnellini che pare portassero sempre anche d'inverno, 'sti capelli lunghi e boccoluti della prima età classica. E gli Ateniesi... altro che democratici, una massa di imperialisti (invertiti).
Infine, all'entusiamo del fanciullo e all'iconoclastia del giovane, sopraggiunge la ponderazione e la gravitas della maturità (oh yes). Si comprende quindi che, come ogni cosa della vita (quanta saggezza!), anche l'antichi Greci sono da considerare a tutto tondo, nella loro complessità storica e sociale, nel mito e nella vita quotidiana (eggià!). E si rende possibile un'analisi più approfondita. Tipo. Il simposio, o festino. Anzitutto si scopre la simpatica figura del Simposiarca, ossia colui che decideva le proporzioni con le quali tagliare il vino: ok, non si capisce perché dovevano annacquarlo, però dicono era tanto forte, e un bravo simposiarca poteva anche scegliere di non tagliarlo affatto. E a ciò direttamente consegue un'analisi del cratere, il vaso dove veniva servito il vino. Si veda Wikipedia per foto. 'Ca miseria, una festa questi li facevano con vasi di vino da almeno 20 litri! Ce la sapevano l'antichi Greci.
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