12 ottobre 2010

Scritte a Terni

"Cisl e Uil servi", una falce e martello, una confezione di uova con l'invito sarcastico a tirarsele da soli.
Fatto stanotte presso la sede della Cisl di Terni.

Questo sarebbe l'attentato alla democrazia, l'atto fascista, il "clima teso, cupo e violento" che si sarebbe creato, foriero di aggressioni terrorismo e chissà che altro.

Due cose.
Non sono certo cose belle episodi come questo e altri negli ultimi giorni. Ma tocca chiamare le cose col loro nome. Ritenere Cisl e Uil sulla base della loro condotta degli ultimi mesi come asservite al G
overno e agli imprenditori è un'opinione pienamente legittima, e anche piuttosto condivisibile. Già è un altro discorso quando si impedisce magari a un sindacalista di esprimersi, ma scriverlo su un muro non è certo chissà che cosa. Se si vuole dargli una chiusa a questa storia, smettiamola di starla a drammatizzare. Scritte sui muri, vandalismi, ci sono sempre stati. Risparmiamoci l'indignazione democratica per le occasioni che lo meritano, non per fare del vittimismo ipocrita. E a maggior ragione, solidarietà con la Cgil, la Fiom, e a tutti coloro che vengono sfruttati e ricattati ogni giorno sul posto di lavoro.
E tutti a Roma il 16.

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