2 novembre 2010

I fratelli Grimm

Il bambino capriccioso

C'era una volta un bambino capriccioso che non faceva mai quello che voleva la mamma. Per questo il buon Dio ne era scontento e lo fece ammalare, tanto che nessun medico poté salvarlo e presto egli giacque sul letto di morte. Quando fu adagiato nella fossa e coperto di terra, d'un tratto spuntò fuori il suo braccino e si tese in alto; lo misero dentro e tornarono a coprirlo di terra fresca, ma era inutile: il braccino continuava a tornare fuori. Allora la madre stessa dovette andare alla tomba, e batterlo sul braccino con una verga; quando l'ebbe fatto il braccino si ritrasse e il bimbo ebbe finalmente pace sotto terra.

FINE

Fratelli Grimm bardasci cari. Che a quanto pare hanno molto di più da offrire di quanto generalmente si pensi.
A un primo frettoloso esame di qualche fiaba random, si hanno due sorelle invidiose che una si annega e l'altra si impicca, un bambino che dorme (stavolta pacifico) nel suo "lettino sotto terra", una storia in cui si l'antagonista è un ebreo, il quale alla fine, infame, viene impiccato (tanto per capire da dove esce fuori l'antisemitismo).

Ciò lo si è appreso in questi giorni, a Firenze.
Ci sono state cose pese (ascoltare, con il cuore che si sfragne, "Ma il cielo è sempre più blu" nel fatale Mandela Forum), cose belle (il Forum MGS, ossia la ragione per cui si era là), cose culturali.
Qui, more solito, si è deciso di privilegiare e soffermarsi sul culturale.

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