Continuiamo a parlare di piccioni, in specie il piccione scelto come logo di FestArch Lab.
Secondo il collaudato copione, Perugia s'è presa la manifestazione con le "archistar" di rilevanza internazionale, a Terni ci accontentiamo della sezione "giovanile" e sperimentale, "FestArch Lab, Festa nazionale del GiArch (Giovani Architetti, claro!). Vabbe'.
Oltre che al piccione, lascia un po' sconcertati in primo luogo la struttura gialla che da qualche giorno campeggia in Piazza della Repubblica (pur non raggiungendo le vette del Faro dell'Hawaii) in secondo luogo e soprattutto diversi commenti letti per la rete, secondo cui il ruolo dell'architettura sarebbe in soldoni quello di spiazzare, provocare e sperimentare. Citando: "Terni è un laboratorio (festarchLab), cioè è il futuro quindi volti nuovi (cioè giovani), cioè aria fresca, Terzo paesaggio, terreno dove si coltiva l'imprevisto, l'inatteso, lo spontaneo, come lo sono stati Ridolfi e De Carlo a suo tempo...".
Mah mah!
Vieppiù zdanovista.
Oltre che al piccione, lascia un po' sconcertati in primo luogo la struttura gialla che da qualche giorno campeggia in Piazza della Repubblica (pur non raggiungendo le vette del Faro dell'Hawaii) in secondo luogo e soprattutto diversi commenti letti per la rete, secondo cui il ruolo dell'architettura sarebbe in soldoni quello di spiazzare, provocare e sperimentare. Citando: "Terni è un laboratorio (festarchLab), cioè è il futuro quindi volti nuovi (cioè giovani), cioè aria fresca, Terzo paesaggio, terreno dove si coltiva l'imprevisto, l'inatteso, lo spontaneo, come lo sono stati Ridolfi e De Carlo a suo tempo...".
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