7 agosto 2011

Senza alternative?

Da ciò che si pare di capire, in Italia, dopo anni di politiche economiche regressive e dannose, basate esclusivamente su tagli generalizzati e indiscriminati e tentativo di contenimento della spesa pubblica, stiamo comunque ballando sul filo del rasoio, in balia di agenzie di rating e speculatori, prossimi a un commissariamento di fatto da parte del Fondo Monetario Internazionale.
Rabbia. E profonda preoccupazione per ciò che ne rischia di venire fuori, un impoverimento generalizzato e un severo peggioramento della vita di decine di milioni di persone dal quale non si sa quando ne riusciremmo a venire fuori. E per che cosa, a che pro tutto ciò? A questo c'ha portato il mercato, le politiche neo-liberistiche.
E la sinistra? Ecco l'altro motivo di rabbia, oltre a denunciare l'iniquità, a contestare questa situazione, non siamo attualmente in grado di fare niente. Siamo entrati tutti pienamente nel gioco, e magari con gente come Padoa Schioppa, Ciampi, Prodi, lo stesso Bersani, siamo in grado di giocarlo meglio, ma quando questo si rompe non siamo capaci più di proporre alcun tipo di alternativa.

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