Bertinotti non c'ha tutti i torti a paventare il forte rischio della sinistra, a puntare al governo in questa Italia, di "vendersi l'anima", necessariamente costretta a politiche neoliberiste e a ricercare alleanze e compromessi al ribasso, come ha dichiarato in recenti interviste e interventi.
Ma non se ne può uscire con le soluzioni che propone, fosse per lui è già da due anni e mezzo, da prima delle Europee 2009, che propone di non partecipare neanche alle elezioni, e la storia dei "movimenti", entità nebulosa ed eterogenea, è ormai proprio una sua fissa storica dal 2001.
Vabbe', quantomeno fa sorridere vedere un discreto numerolo di rifondaroli che dopo anni di insulti tutti seri e composti concordano e apprezzano il ritorno del compagno Fausto dalle scelte di SEL.
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