In soldoni, giusta tragedia, che ce s'è ammosciata l'asta della Fontana di Piazza Tacito. Auguri di rapidissima riparazione, e già che ci siamo, di restauro dei mosaici, ridotti a uno stato indegno (o, comunque daje, l'idea di trasformarla in un albero di Natale non era troppo accia).
Comunque, l'accaduto ci dà spunto per riflettere che sì, le tesi su Terni città fallica mica sono insensate.
Cominciammo coi cazzetti sulle mura sotto Cesi, e siamo arrivati all'asta della fontana di Ridolfi, alla Torre della Biblioteca, all'Obelisco di Arnaldo, e volendo, anche alla canna da pesca dello Stadio (sulla quale echeggiano i versi "e adesso nel lago io pesco con il mio bambù"). E su tutti, un ruolo speciale da riconoscersi ai Membri degli Altoforno, indubbiamente addentro a codesti misteri.
Terni città d'acciaio, Terni città fallica. Mmh mmh.
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