Delusione certamente per l'esito finale delle elezioni in Grecia, per la vittoria di Nea Demokratia -paradossale, viste le pesantissime responsabilità del disastro attuale-, che consente ad una certa Unione Europea di proseguire, con molti altri paese, Italia in prima fila, sulla strada suicida che sta scientificamente perseguendo.
E rabbia per certi "condizionamenti esterni", e l'atteggiamento di larga parte dei media, anche "progressisti", che hanno contribuito a propagandare certe scelte come ineluttabili, inevitabili.
Ma c'è anche speranza, che il risultato di Syriza e delle sinistre è eccezionale, e dimostra, specie in questa specifica fase storica, che esiste ed è realizzabile l'obiettivo di una sinistra radicale realmente di alternativa, non solo a parole, o negoziando sui principi. Si può e si deve fare anche in Italia: chi vuol capire, a sinistra, capisca.
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